Impresa 4.0: tutte le agevolazioni fiscali del 2020

Ecco tutte le agevolazioni della Legge di Bilancio 2020 per rendere la propria azienda smart e tecnologicamente innovativa. Tra le grandi novità c’è la cancellazione di super e iperammortamento per fare spazio all’arrivo del credito di imposta.

La Legge di Bilancio 2020 annovera diverse agevolazioni ideate per supportare i processi di trasformazione al digitale delle imprese. Rispetto alle scelte fatte nelle manovre precedenti, la finanziaria del governo Conte rinnova il settore introducendo degli strumenti inediti come i tre crediti di imposta a scapito del super e dell’iperammortamento, che vengono definitivamente eliminati.

Tra le novità troviamo l’erogazione di nuovi bonus riservati alle attività di innovazione, design e ricerca. Riconfermato invece, seppur con alcuni cambiamenti, il bonus Formazione 4.0, sempre da utilizzare nel campo della formazione del personale ed esclusivamente in merito alle materie che concorrono alla trasformazione digitale e tecnologica dell’azienda stessa. Aria di rinnovamento c’è anche per la nuova Sabatini che prevede due novità nell’ambito dell’erogazione dei contributi: uno riguarda le operazioni di investimento per l’innovazione operati nelle regioni del meridione, l’altro invece riguarda acquisto di attrezzature, di impianti e di macchinari Green, ossia con un basso impatto ambientale.

Ma cerchiamo di capire di più sui contenuti delle agevolazioni per l’impresa del pacchetto normativo Impresa 4.0:

  • Che cos’è impresa 4.0
  • Il credito di imposta: nuova forma di super ammortamento ed iperammortamento nelle agevolazioni fiscali 2020
  • Ricerca, innovazione e design, ecco come creare le imprese del futuro
  • Bonus formazione 4.0
  • La Nuova Sabatini

Che cos’è impresa 4.0

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha spiegato che il progetto Impresa 4.0 nasce da quello che nel 2017 era definito Piano Industria 4.0. Riassumendo, si può dunque dire che le misure di questo pacchetto nascono per supportare le aziende negli investimenti e nelle azioni necessarie alla proprio digitalizzazione ed innovazione tecnologica. In breve diciamo che la normativa promuove iniziative di sostegno economico rivolto all’impresa che decide di attuare profondi miglioramenti, acquistando ad esempio macchinari automatizzati  o fruendo della consulenza degli Innovation Manager oppure formando i propri dipendenti in settori d’avanguardia.

Il credito di imposta: nuova forma di super ammortamento ed iperammortamento nelle agevolazioni fiscali 2020

Tra gli strumenti più apprezzati dalle imprese di Industria 4.0 ci sono sempre stati l’iperammortamento e il superammortamento. Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico, ha eliminato queste due misure introducendo tre differenti crediti di imposta dedicati all’acquisto di beni, beni strumentali e di beni immateriali.

L’incentivo può essere richiesto da qualunque impresa che risulti residente nel territorio dello Stato italiano . La forma giuridica ed il settore economico di appartenenza non sono requisiti rilevanti, così come la dimensione e il regime fiscale con il quale viene determinato il reddito. Rientrano tra i soggetti beneficiari anche i professionisti e gli artigiani ma esclusivamente per l’acquisto di beni materiali ordinari. A differenza del super e dell’iperammortamento,  questo “aiuto” può essere richiesto anche dai soggetti in regime forfettario e da quelli in perdita.

L’ agevolazione ottenibile è determinata in base alla tipologia di bene acquistato . Possiamo dunque distinguere così i 3 diversi crediti di imposta :

  • Beni materiali industria 4.0: divisi in due scaglioni dove il primo prevede un credito di imposta del 40% ed è riservata agli investimenti fino a 2,5 milioni; mentre il secondo prevede un credito di imposta del 20% del costo di acquisizione degli investimenti che vanno da 2,5 milioni a 10 milioni di euro.
  • Beni immateriali industria 4.0: viene riconosciuto un credito d’imposta del 15% del costo di acquisizione con un tetto massimo di 700.000 euro. Si riferisce all’acquisto di software e consulenze informatiche ecc.
  • Beni materiali strumentali nuovi ordinari:  l’aliquota del credito di imposta è del 6% con un tetto massimo di spesa ammissibile di 2 milioni di euro.

La norma specifica che i crediti di imposta, e tutte le agevolazioni in materia della Manovra 2020, sono esclusi per gli acquisti commissionati entro il 31 dicembre 2019 per i quali è stato pagato almeno il 20% del costo di acquisizione, anche se poi realizzati nel 2020.

Ricerca, innovazione e design, ecco come creare le imprese del futuro

Anche nei settori dedicati all’innovazione, al design e alla ricerca, l’agevolazione viene erogata sotto forma di credito di imposta. Possiamo dunque distinguere:

  • attività connesse alla ricerca e allo sviluppo industriale e fondamentale nonché allo sviluppo sperimentale in campo tecnologico e scientifico, agevolati con un credito di imposta del 12% fino a una spesa massima di 3 milioni di euro;
  • attività connesse all’innovazione tecnologica che abbiano come fine primo e ultimo la creazione di prodotti nuovi o di processi di produzione innovativi o fortemente migliorati. A questi è concesso un credito d’imposta del 6% delle spese sostenute con un tetto di 1,5 milioni di euro;
  • per attività che portano le imprese alla transizione ecologica o ad un rinnovamento digitale sono previsti il 10% del credito d’imposta delle spese sostenute con un platfond di 1,5 milioni di euro;
  • le attività di ideazione estetica e di design prevedono sempre un credito d’imposta del 6% delle spese con un tetto massimo di 1,5 milioni di euro.

Bonus formazione 4.0

Erogato sempre sotto forma di credito d’imposta, riguarda le spese sostenute per formare il personale in campo digitale e tecnologico. Rispetto al 2019 le novità sono sostanzialmente tre:

  1. tra i soggetti formatori compaiono anche gli Istituti Tecnici Superiori
  2. lo snellimento delle procedure per la richiesta del credito di imposta
  3. le aliquote del credito di imposta

La Nuova Sabatini

Tornano i contributi statali dedicati alle PMI che hanno stipulato finanziamenti, in leasing o bancari, per acquistare attrezzature strumentali o tecnologie digitali.  Agli storici si affiancano i seguenti contributi:

  1.  3,575% per l’acquisto di macchinari green;
  2.  5,5% alle aziende micro e piccole che in vestono nell’innovazione digitale nelle regioni del Meridione.