Come funziona una mietitrebbia

come funziona una mietitrebbia

Chi si occupa di agricoltura deve conoscere il funzionamento di una mietitrebbia e sapere come utilizzarla.

Le operazioni di raccolta e trebbiatura delle colture si sono evolute nel corso del tempo anche (e soprattutto) grazie all’introduzione di macchinari sempre più avanzati dal punto di vista tecnologico che hanno reso tali operazioni ormai meccanizzate, agevolando in maniera considerevole il lavoro degli addetti del settore. Una di queste è la mietitrebbia.

Il principio della separazione della granella dalla pianta tramite un dispositivo rotante non è nuovo bensì risale all’inizio della Rivoluzione Industriale di 250 anni fa. Nel secolo successivo, in Nord America, venne introdotta la prima combinazione tra mietitrice e trebbiatrice (la cosiddetta “raccoglitrice combinata”), ma in Europa è solo dal secondo dopoguerra che tale macchina cominciò a diffondersi e mettere radici. In tutto questo tempo si sono sviluppate costantemente nuove soluzioni sempre più all’avanguardia, che grazie a nuove tecniche di progettazione e costruzione hanno permesso di eliminare difetti e limiti, rendendo le mietitrebbie sempre più valide e affidabili.

Le proposte dei costruttori, dunque, vengono costantemente aggiornate per offrire macchinari sempre più avanzati, ed è bene che gli addetti del settore capiscano quale mietitrebbia scegliere per soddisfare le proprie esigenze e far fronte alla concorrenza sempre più agguerrita del settore. Prima dell’acquisto si deve sapere:

  • cos’è la trebbiatura
  • modelli di mietitrebbiatrice
  • struttura di una mietitrebbia
  • come funziona una mietitrebbia
  • quale mietitrebbia acquistare tra usata e nuova

Cos’è la trebbiatura

La trebbiatura rappresenta la fase conclusiva del raccolto e consiste nella separazione dei chicchi del frumento dalla paglia e dalla pula. La raccolta effettuata con la mietitrebbiatrice ha inizio quando il prodotto raggiunge il giusto grado di maturazione e le condizioni climatiche lo consentono. Infatti, è importante svolgere tale operazione nel più breve tempo possibile per evitare le perdite che possono derivare dalle intemperie o da fattori fisiologici.

Le fasi della trebbiatura si distinguono in:

  • Battitura della fascina di grano;
  • Separazione della paglia dalla granella tramite la ventilazione e scuotitura della paglia;
  • Concia del grano;
  • Raccolta del grano nel contenitore in legno posizionato nella parte anteriore bassa.

Modelli di mietitrebbiatrice

Le tipologie di mietitrebbiatrice si distinguono in semoventi (autolivellanti o normali), trainate o portate.
A seconda degli organi di propulsione, si hanno i modelli di mietitrebbia a ruote, semicingolata o a cingoli.

La mietitrebbiatrice semovente rappresenta il tipo più diffuso. Dotata di un motore proprio di varia potenza, è omologato per circolare su strada. Per favorirne l’utilizzo in terreni con rilevanti acclività, può essere previsto l’inserimento di un impianto autolivellante. In tal caso la barra di taglio opera parallelamente al terreno per ottenere una mietitura uniforme, e in presenza di pendenze del terreno eccessive un segnalatore acustico e visivo avverte l’operatore che vagli e scuotipaglia non lavorano in condizioni ottimali e potrebbero verificarsi perdite del prodotto. I sistemi di autolivellamento sono fondamentali perché consentono di lavorare trasversalmente con pendenze di circa il 40%, in salita con pendenze del 30% o in discesa con pendenze del 10%. La mietitrebbiatrice autolivellante, frutto di un brevetto italiano, è oggi una soluzione diffusa in tutto il mondo!

La mietitrebbiatrice trainata è un modello oggi abbandonato, di piccole dimensioni, usato generalmente in alta collina o nelle zone montane, per piccoli appezzamenti. A differenza della mietitrebbiatrice semovente, la trasmissione del moto avviene tramite la presa di forza della trattrice. Questo tipo di mietitrebbiatrice non è dotata di serbatoio e l’operatore deve insaccare manualmente il prodotto ponendosi su una piattaforma posta lateralmente alla macchina.

La mietitrebbiatrice portata è di piccole dimensioni e viene portata posteriormente da una trattrice sull’attacco “a tre punti”. Non si è mai diffusa in Italia.

Struttura di una mietitrebbia

La mietitrebbia è costituita da un telaio in cui sono collocati gli organi e gli apparati di taglio, di trebbiatura, di cernita e di scarico o confezione della paglia.

L’apparato di taglio è formato dalla piattaforma di alimentazione, in cui si trovano: una barra falciante per mietere il prodotto, un convogliatore a vite senza fine che raccoglie il prodotto e lo imbocca nell’elevatore che lo porta al dispositivo trebbiante e a un abbattitore che facilita l’entrata delle piantine nella piattaforma stessa.

Come funziona una mietitrebbia

Il funzionamento di una mietitrebbia è complesso. L’altezza di taglio viene regolata sollevando o abbassando la piattaforma di alimentazione. Il prodotto sgranato dal dispositivo trebbiante viene suddiviso in paglia (che viene scaricata sullo scuotipaglia) e in semi che, insieme alla pula e ai frammenti di paglia, cadono attraverso la griglia del controbattitore sul piano alimentatore, il quale convoglia il materiale verso il sistema di pulitura. La paglia finisce su un postbattitore a pale e poi sugli scuotipaglia, dove viene scossa in modo energico: i chicchi ancora presenti attraverso le griglie degli scuotipaglia raggiungono il resto del prodotto sul piano alimentatore.

Un ventilatore tramite una corrente d’aria garantisce l’azione meccanica di vagliatura che permette la pulitura dei chicchi dalla polvere, dalla pula e dai frammenti di paglia. I chicchi cadono su un secondo vaglio per essere puliti ulteriormente dalle impurità e raggiungono l’elevatore e successivamente il serbatoio. Nel serbatoio il cereale viene convogliato alla bocca di scarico per mezzo di una coclea e viene insaccato o scaricato su autocarri.

Quale mietitrebbia acquistare tra usata e nuova

Una mietitrebbia efficiente permette di svolgere tutte le operazioni di trebbiatura in modo rapido e professionale. I modelli più avanzati dal punto di vista tecnologico sono indubbiamente più costosi, anche se l’evoluzione tecnica si sta spostando anche sulle macchine più semplici ed economiche.

Sapere quale mietitrebbia acquistare è un problema non di poco conto quando il budget risulta contenuto. Il prezzo di una mietitrebbia nuova è sicuramente più elevato rispetto a una mietitrebbia usata, ma d’altronde si hanno maggiori garanzie in termini di efficienza e prestazioni del macchinario. A tal proposito possono venirci in aiuto le aste giudiziarie online, che offrono occasioni interessanti per l’acquisto di mietitrebbie usate provenienti da fallimenti e procedure concorsuali. In questi casi è possibile scegliere la mietitrebbia più adatta alle proprie esigenze consultando le descrizioni e le foto inserite, e poi partecipare a un’asta registrandosi a uno dei portali specializzati in aste giudiziarie di questo tipo. Si potranno anche verificare di persona le condizioni del macchinario e l’effettivo funzionamento della mietitrebbia prima di fare un’offerta.