Partiva IVA, autonomi e professionisti: che cos’è l’esonero contributivo e quando scatta
Come funziona? Chi sono i beneficiari? Quali sono le novità riguardanti l’ esonero contributivo per i soggetti titolari di partita iva in questo 2021? Inoltre, quali sono i requisiti e i tempi fissati per l’anno cosiddetto bianco contributivo secondo il decreto ministeriale del MEF? Cominciamo con il dire che l’esonero dei contributi INPS è stato prorogato fino al 30 settembre di questo anno. L’INPS ha comunicato con il messaggio n. 2761 pubblicato il 29 luglio scorso che la domanda relativa all’esonero dei contributi per il 2021 ha avuto una proroga e dalla data originale, 31 luglio, è stata spostata al 30 settembre. Ma andiamo ora a vedere meglio in dettaglio.
Requisiti necessari
Questo rinvio, reso ufficiale dalla pubblicazione dell’ INPS, era già da tempo considerato necessario visto che, almeno per quanto riguarda i soggetti iscritti alla Gestione separata e a quelle di coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani e commercianti, questi avrebbero avuto un arco di tempo inferiore alle 48 ore per presentare la loro domanda, senza trascurare il fatto che, al momento della proroga, non era ancora stata resa disponibile la procedura di presentazione della domanda in questione. Facciamo notare che il decreto attuativo approvato non è stato modificato rispetto a quanto già visto nelle pubblicazioni di maggio. Restano quindi immutati i tempi e requisiti utili per avere l’esonero dei contributi.
Ma quali sono quindi questi requisiti e come funziona l’iter per presentare la suddetta domanda? Questo esonero contributivo viene riconosciuto a professionisti e lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza di categoria quando sono state registrare riduzioni, in termini di fatturato o di corrispettivi, nell’anno precedente pari almeno al 33 per cento. Non deve però essere stata superata la soglia dei 50000 euro reddituali nell’anno 2019. Com’è logico che sia, risultano quindi esenti da verifica, in merito ai requisiti riguardanti il carico di fatturato i titolari di partita iva non operanti nell’anno 2019 e che hanno attivato la loro attività solo nel 2020. Un altro dei requisiti richiesti è la regolarità in termini contributivi.
Le nuove date del 2021
Sono state però presentate alcune novità per quel che riguarda la regolarità contributiva. Secondo il decreto Sostegni bis e più in dettaglio nella sua legge di conversione non sarà più necessario effettuare richiesta del DURC Online. Infatti toccherà proprio alla cassa di riferimento o all’INPS stessa effettuare la verifica d’ufficio. Tutto ciò avverrà a partire dal 1 novembre 2021. Lo scorso 17 maggio 2021 è stato approvato il testo del decreto attuativo riguardante l’ esonero contributivo per i soggetti titolari di partita IVA, visto che era alta la necessità riguardante il rifinanziamento del fondo. Questa necessità ha quindi portato a una dilatazione dei tempi e alla conseguente proroga succitata in apertura.
Un po’ a sorpresa, quindi, il testo di questo decreto attuativo, è arrivato a confermare la nuova data di scadenza, traslata al 31 luglio di questo anno. Fino a quel giorno le partite Iva iscritte all’Inps potevano infatti presentare la loro domanda. Sempre in merito alle nuove disposizione previste dal decreto Sostegni, la nuova dotazione delle risorse rese disponibili, è passata dalla cifra originale pari a un miliardo a quella dei 2,5 attuali. Il decreto, che è staro pubblicato nell’apposita sezione del sito del Ministero del Lavoro, nella sezione Pubblicità Legale, ha quindi reso ufficiale l’inizio dell’anno bianco contributivo, dopo aver ricevuto il 15 luglio 2021 il benestare dell’Antitrust UE.
Chi può richiedere l’esonero contributivo
Chi sono i beneficiari di questa nuova misura? Presto detto, infatti l’esonero dei contributi Inps per l’anno 2021 viene riconosciuto ai seguenti soggetti: medici, infermieri, lavoratori iscritti all’AGO e professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Per quanto riguarda la categoria dei medici e degli infermieri si fa riferimento alla legge n 3 dell’11 gennaio 2018 dove, in quiescenza, venivano già collocati i titolari di collaborazione o di lavoro autonomo per l’emergenza sanitaria del Covid-19. L’altra categoria comprende invece tutte le gestioni autonome speciali dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri, degli artigiani e dei commercianti, ma anche i soggetti iscritti alla Gestione separata, tra cui compaiono anche i soci di società e i professionisti associati a uno studio associato.
L’accesso ai benefici dell’esonero contributivo INPS per l’anno in corso, cioè il 2021, viene riconosciuto quindi alle seguenti categorie di partita IVA: lavoratori di tipo autonomo e professionisti. I professionisti non devono essere titolari di contratto di lavoro di tipo subordinato e/o di pensione diretta. In quest’ultimo caso fa eccezione l’assegno ordinario riguardante l’invalidità del soggetto. Ricordiamo che i beneficiari dell’esonero contributivo per quanto riguarda l’anno 2021 devono essere in possesso dei seguenti requisiti: registrazione del calo di fatturato nell’anno precedente, in questo caso si parla quindi del 2020, non inferiore al 33 per cento rispetto a due anni prima, cioè il 2019; il reddito complessivo non può essere superiore alla soglia dei 50.000 euro.
Nuove procedure per l’esonero contributivo della partita Iva
Restando sempre alla pubblicazione INPS numero 2761 effettuata lo scorso 29 luglio, il soggetto interessato ha tempo fino al prossimo 30 settembre 2021 per presentare la propria domanda. In seguito alla pubblicazione del testo del decreto attuativo, toccherà quindi all’INPS e alle rispettiva Casse private iniziare la fase di presentazione delle domande riguardanti l’accesso all’esonero dei relativi contributi. Lo stesso decreto dichiara che la domanda di esonero può essere inviata, in due tempi, cioè rispettando le seguenti date di scadenze: entro il 31 ottobre del 2021, per i professionisti con Cassa, fino al 30 settembre 2021 per quanto concerne gli iscritti con partita Iva all’ INPS, contrariamente alla data originale prevista del 31 luglio.
DURC d’ufficio per i titolari di partita IVa
Per quanto riguarda invece le domande relative al rimborso, se è già stata precedentemente versata una quota in merito ai contributi dovuti, si ha diritto a una proroga fissata fino al prossimo 30 novembre. Come già menzionato in apertura il DURC delle partite IVA relativo all’esonero contributivo sarà d’ufficio a partire dalla data del 1 novembre 2021. Si ricorda infine che l’accesso all’esonero contributivo resta sempre, a ogni modo, subordinato al possesso di una accertata regolarità contributiva. Infine, l’accredito in merito alla contribuzione interessata all’ esonero sulla posizione assicurativa del soggetto resta comunque subordinata al pagamento della quota dei contributi dovuti che non possono essere oggetto di nessun tipo di esonero.