Conoscere il processo di stampaggio materie plastiche

tecniche di stampaggio materie plastiche

Quali sono le tecniche di stampaggio materie plastiche?

Lo stampaggio di materie plastiche è l’insieme di tutte quelle tecnologie che, grazie all’utilizzo di uno stampo, consente la produzione di componenti in materiale polimerico. Nel corso degli anni e con lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, le tipologie di stampaggio si sono differenziate in base al materiale da lavorare, alle forme che si vogliono ottenere e alla caratterizzazione fisica che il prodotto finale deve assumere. Le tecniche che oggi sono più diffuse sono le seguenti:

  • Stampaggio per compressione. Consiste essenzialmente nel processo di vulcanizzazione della gomma. Lo stampo che gli conferisce la sua forma definitiva è in acciaio o in alluminio. A seconda della forma del manufatto da produrre, può essere costituito da più parti in modo da facilitarne la rimozione a stampaggio ultimato. Il macchinario per questo tipo di stampaggio è una pressa sul cui piano di lavorazione è fissato lo stampo. La pressione di lavoro varia da alcune decine a circa 850 tonnellate. Il piano di lavoro è termocontrollato: in relazione all’elastomero che si sta processando, il piano riscaldato elettricamente lavora ad una temperatura compresa tra i 140 e i 180 gradi. Questo tipo di stampaggio è molto flessibile perché consente di incorporare nel manufatto inserti di varia natura.
  • Stampaggio a iniezione polimeri. Si tratta di un processo industriale nel quale il materiale plastico viene riscaldato, fuso e inserito a pressione elevata dentro uno stampo chiuso che poi verrà aperto a solidificazione del materiale avvenuta. Sia le pressioni di iniezione sia le temperature del materiale in lavorazione sono molto alte, questo per consentire un più facile scorrimento del materiale plastico nelle condotte del macchinario e nello stampo stesso. Il macchinario dedicato a questo processo è la cosiddetta pressa a iniezione che si compone di due parti principali: il gruppo iniezione e il gruppo chiusura. Il primo ha la funzione di portare il materiale alla temperatura di fusione e, una volta plastificato, di spingerlo nello stampo. Il gruppo di chiusura, con funzionamento idraulico o meccanico, assicura il serraggio dello stampo.
  • Stampaggio a iniezione con reazione. Lo stampaggio ad iniezione e reazione, detto anche RIM, Reaction Injection Moulding, è un processo che usa composti poliuretanici per la produzione di manufatti di grandi dimensioni. In origine, il suo sviluppo risale agli anni Cinquanta, veniva usato soprattutto nell’industria automobilistica. Questa tecnica prevede l’utilizzo di due componenti allo stato liquido prima di essere trasferiti nello stampo: la frazione Iso, che contiene isocianati, e la frazione Poli, che contiene ossidrili. Il macchinario dedicato è provvisto di uno stampo in alluminio all’interno del quale avviene la polimerizzazione e la solidificazione del materiale. La tecnologia moderna di cui sono dotati i macchinari permette di realizzare oggetti di ogni misura: dalle suole per le scarpe agli scafi delle imbarcazioni.
  • Termoformatura. Questa tecnica di stampaggio parte da lastre o pellicole sotto vuoto o sotto pressione. Nel primo caso, la lastra preriscaldata aderisce allo stampo per aspirazione assumendone tutte le sinuosità superficiali. Nel secondo caso, la lastra si adagia sulla lastra per la pressione apportata con aria che ne velocizza anche il raffreddamento. La termoformatura risulta particolarmente idonea se la quantità dei pezzi da produrre è ingente e i tempi di produzione sono ristretti e anche se i lotti da produrre sono diversi. Per sua natura, una macchina termoformatrice è molto versatile e garantisce una flessibilità produttiva molto elevata soprattutto se lo spessore dei pezzi è molto sottile. Generalmente, questo macchinario viene usato per vaschette ad uso alimentare, blister, vassoi in Abs ma anche per casse interne degli elettrodomestici e finiture nel settore automobilistico come pannelli e rivestimenti.
  • Stampaggio per soffiaggio. La formatura per soffiaggio, in inglese blow molding, è una tecnica che viene utilizzata per conferire al materiale plastico una forma cava. Gli esempi più classici di questa variante di stampaggio della plastica sono prodotti come bottiglie, flaconi e contenitori con apertura molto ridotta rispetto alle altre dimensioni. Lo stampaggio per soffiaggio si ottiene con un getto di potente aria compressa insufflata dentro a una preforma in maniera tale che l’oggetto lavorato venga gonfiato e prenda la forma dello stampo che lo contiene. Una volta raffreddato, l’oggetto viene estratto dallo stampo e la lavorazione è conclusa. Le macchine per questo tipo di stampaggio sono di solito provviste di un estrusore per realizzare la preforma.
  • Rotostampaggio. Lo stampaggio rotazionale o rotostampaggio, in inglese rotational moulding, è la tecnica di stampaggio utilizzata per la realizzazione di manufatti cavi di dimensioni importanti. Il processo consiste nell’introduzione di polvere di materiale plastico in uno stampo cavo che poi viene fatto ruotare su due assi. Allo stesso tempo, lo stampo viene riscaldato per fondere il materiale e farlo aderire in modo omogeneo alle pareti. Lo stampo, di solito, è costruito con materiale composito tipo l’alluminio. Come negli altri casi, seguono il raffreddamento e l’estrazione, che spesso è manuale, del prodotto finito. I prodotti tipici del rotostampaggio sono vasi, cassonetti, imbarcazioni, mobili e giocattoli.

Macchine usate per lo stampaggio materie plastiche: c’è sempre un’incognita

Le macchine per lo stampaggio materie plastiche sono apparecchiature sofisticate ed altamente tecnologiche. Acquistarne di nuove spesso coincide con uno sforzo economico eccessivamente impegnativo per ogni tipo di azienda, sia essa in apertura o in fase di rilancio. L’usato è una soluzione percorribile, a patto che si tratti di macchinari efficienti e garantiti. In questi casi le incognite sono numerose e critiche, difficili da fugare con una competenza soltanto basilare della materia. La maggior parte delle volte è come comprare a scatola chiusa ed il gioco non vale la candela. Il risparmio sull’acquisto può causare spiacevoli inconvenienti anche nel breve periodo.

Quando l’acquisto di un macchinario usato diventa un problema

In rete, le offerte di macchinari industriali per lo stampaggio della plastica non mancano. Alcune convenienti e affidabili, altre meno economiche e spesso di bassa qualità. Le aste fallimentari di macchinari e impianti industriali sono una soluzione al problema. Con tutta probabilità, la migliore. I prezzi con i quali ci si può aggiudicare un macchinario perfettamente funzionante e in ottimo stato di manutenzione non hanno paragoni, né sul Web né nel mercato tradizionale. Industrial Discount è una piattaforma che gestisce le aste fallimentari di macchinari industriali per conto del Tribunale di competenza.