Bonus fiscali: tutti gli sgravi da richiedere se hai un’azienda

Quando si è un imprenditore a capo di un’azienda, si devono affrontare molteplici spese non solo per mantenere in piedi l’attività. Ma anche per potenziare dei determinati reparti con macchinari, attrezzature o dipendenti qualificati. Ma esistono dei bonus fiscali impresa che possono rendere il proprio portafoglio più pesante. In questo modo, si può spendere quello che si è “guadagnato” in più in ulteriori progetti per cui al momento non si hanno abbastanza fondi. Questo articolo si prefigge lo scopo di segnalare alcuni degli sgravi fiscali azienda a cui si ha diritto. Anche se in alcuni casi ci sono delle agevolazioni concepite solo per alcuni settori. Infine, ci sarà un paragrafo riassuntivo.

Ecobonus (e Superbonus 110%)

Il primo bonus di cui si tratterà consiste in una serie di agevolazioni fiscali che permettono di effettuare dei lavori atti a migliorare l’efficienza energetica di una proprietà immobile.Così si detrae una parte o tutte le spese che si sosterranno in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi. Sia il proprietario che l’affittuario o l’usufruttuario dell’immobile possono godere dei suddetti benefici fiscali. Ma in alcuni casi, all’Ecobonus si può aggiungere il Superbonus 110% sulle spese effettuate. In questo modo, i lavori non comporteranno alcuna spesa. Ma l’Agenzia delle Entrate ha confermato una recente novità. Infatti, anche le aziende possono richiedere il bonus, e anche la detrazione del 110% (fonte: Pianeta Design).

Il documento a cui l’imprenditore può fare riferimento a proposito dell’Ecobonus, che si ricorda essere uno dei bonus fiscali impresa a cui si ha diritto se risponde a dei determinati requisiti, è la Risoluzione numero 34 del 2020 che l’Agenzia delle Entrate ha redatto. Deve però considerare che tale agevolazione vale per i lavori che ha effettuato tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Con questa apertura agli immobili differenti rispetto a quelli cosiddetti strumentali, chi ha redatto questa normativa ha così espresso l’intenzione di attribuire la medesima importanza sia al risparmio energetico, l’obiettivo ultimo di questa agevolazione fiscale, che alle finalità di interesse pubblico (fonte: Pianeta Design).

Il voucher digitalizzazione e la detrazione per l’auto aziendale

Il terzo dei bonus fiscali impresa di cui si parlerà è il voucher digitalizzazione, concepito come un contributo a fondo perduto. Questo consiste in un buono in denaro di un valore massimo di 10.000 euro. L’azienda può utilizzarlo per rinnovare le proprie infrastrutture tecnologiche. Per poter beneficiare di questa agevolazione, le piccole e medie aziende in particolare devono rispettare diversi requisiti. Per esempio, devono svolgere la loro attività sul territorio italiano. Non devono altresì essere soggette a procedure concorsuali o a fallimento. I beni e i servizi che si possono acquisire con questo bonus comprendono i personal computer e le stampanti, i software gestionali e per la contabilità (fonte: Fabersystem).

Per quanto riguarda la detrazione per l’auto aziendale, ci sono due tipologie di deducibilità. Il primo è quella integrale e il secondo è quella parziale. L’imprenditore può far dedurre del 100% le spese effettuate per i veicoli aziendali se questi sono utilizzati come beni strumentali. Oppure può detrarre solo una percentuale variabile, se i veicoli aziendali non rientrano nella precedente casistica. La normativa inoltre distingue i veicoli tra assegnati e non assegnati. Quelli assegnati sono utilizzati esclusivamente dal dipendente. Quelli non assegnati possono utilizzarli più dipendenti. Per quanto riguardano i veicoli aziendali con uso promiscuo, si può chiedere una detrazione sulle spese che varia dal 20 al 70% (fonte: Emburse Captio).

Il Piano Nazionale Impresa 4.0 e il Bonus alberghi

Il Piano Nazionale Impresa 4.0 consiste in un pacchetto di incentivi introdotto dalla Legge di Bilancio 2020. Ovvero la numero 160 del 27 dicembre 2019. Il suo obiettivo è quello di aiutare le imprese a investire sulle tecnologie digitali. In particolare quelle che operano nel settore della manifattura. Le misure principali del suddetto PNI 4.0 sono il credito d’imposta per la ricerca, lo sviluppo, il design e l’innovazione, il credito d’imposta Formazione 4.0 e il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali. Questa tipologia di agevolazione è stata istituita nel 2016 con la denominazione di Industria 4.0. Le sue misure includevano l’iper ammortamento e il credito d’imposta ricerca e sviluppo (fonti: Mecalux e Gruppo Del Barba Consulting).

Uno dei bonus fiscali impresa relativi al settore alberghiero, che è tra quelli che hanno sofferto maggiormente la crisi economica nell’ultimo biennio, è una specifica agevolazione per gli hotel, gli alberghi, i villaggi turistici, i B&B e gli agriturismi. Chiunque sia a capo di un’azienda operante in questo ambito ed effettua dei lavori di miglioramento e/o riqualificazione delle sue strutture, potrebbe usufruire di un credito d’imposta pari al 65% sulle spese sostenute. Il Bonus Alberghi, utilizzabile in compensazione del Modello F24, può essere riscosso anche per gli interventi che hanno come scopo l’incremento dell’efficienza energetica, installando dei dispositivi come i pannelli fotovoltaici e dei climatizzatori di classe A+++ (fonte: Foggia Today).

Bonus internazionalizzazione delle imprese

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha promosso un incentivo atto favorire il rilancio dei prodotti Made in Italy che ha assunto la denominazione di “Patto per l’export”. Il finanziamento per porre in atto questa misura ammonta a ben 1,4 miliardi di euro. Il suddetto patto prevede molteplici linee d’intervento prioritarie. Tra queste ci sono la comunicazione e la promozione integrata. Nel primo caso, lo scopo è di creare delle campagne di comunicazione che abbiano come principale obiettivo la promozione del Made in Italy e delle filiere che operano sul territorio. Nel secondo caso, si parla d’iniziative per gli ambiti cinematografico, audiovisivo e relativo all’arte contemporaneo. Così come i settori del design e della cucina, dell’editoria e delle scienze (fonte: Fiscomania).

I bonus fiscali impresa in breve

Le agevolazioni fiscali che sono state trattate in questo articolo sono l’Ecobonus con annesso il Superbonus 110%, il voucher digitalizzazione, la detrazione per l’auto aziendale, il Piano Nazionale Impresa 4.0, il Bonus alberghi e il Bonus internazionalizzazione delle imprese. Ma questi sono solamente alcuni dei bonus fiscali a cui un imprenditore potrebbe accedere. E in un prossimo futuro, lo Stato potrebbe introdurne degli altri. Soprattutto adesso che l’economia italiana è in piena fase di rilancio, dopo il periodo di crisi che le aziende hanno affrontato dopo lo scoppio della pandemia. I principali istituti di statistica e finanziari sono concordi sul fatto che il PIL potrebbe aumentare più del +4% entro la fine del 2021.