Comprare un’azienda: dall’atto di vendita alle deducibilità

A cosa prestare attenzione per cogliere le opportunità ed evitare i rischi
Se avete deciso di diventare imprenditori e vi chiedete come comprare una azienda sappiate che state per entrare in possesso dei beni che il cedente ha organizzato e che sono finalizzati all’esercizio di impresa. Può trattarsi dell’intero complesso aziendale o di un ramo d’azienda se la vendita riguarda solo un settore. È il codice civile che regola gli accordi che interessano la modifica totale o parziale della proprietà di una attività imprenditoriale. Gli effetti giuridici vengono esplicati fin dall’inizio e riguardano gli impegni che le parti si assumono, è quindi necessario che ogni scelta sia debitamente ponderata. Rilevare una attività può essere un affare ma è importante avere sottomano le informazioni finanziarie che permettono di valutare l’operazione che si sta per compiere. In questa breve guida saranno considerati alcuni aspetti di grande interesse inerenti le domande più frequenti fatte da chi rileva una Azienda a titolo oneroso tra cui:
- come comprare una Azienda
- dove comprare delle Aziende
- le deducibilità
- come calcolare i costi per l’acquisto di una Azienda
Debiti e crediti dell’Azienda
Nella compravendita dell’Azienda o di un ramo di questa bisogna ricordare due aspetti importanti: l’acquirente subentra nei contratti in atto. Per quanto riguarda, invece, i debiti il cedente non si libera di quelli anteriori al trasferimento a meno che questi non siano desumibili dai libri contabili. Questa norma richiede che l’acquirente compia una valutazione attenta se non vuole far fronte a debiti pregressi di cui potrebbe non farsi carico. Nel caso, invece, intenda accollarsi i debiti presenti nelle scritture contabili, potrà detrarre l’ammontare di questi dal prezzo dell’Azienda ma solo previo accordo con l’imprenditore cedente.
Un cenno meritano anche i crediti per i quali l‘art. 2559 c.c. stabilisce che la cessione ha effetto “dal momento dell’iscrizione del trasferimento nel Registro delle Imprese”. Il debitore ceduto può, però, pagare i debiti all’alienante e liberarsene. Importanti anche alcuni effetti dispositivi del contratto di cessione dell’Impresa come il Divieto di concorrenza (art. 2557 c.c), una tutela dell’acquirente che varia a seconda della tipologia di esercizio. L’articolo di legge sancisce che l’alienante debba astenersi per 5 anni dall’inizio di una nuova attività che potrebbe sottrarre della clientela. Si tratta, comunque, di condizioni che possono essere modificate previo accordo tra le parti e che devono essere inserite nell’atto notarile. Con la cessione dell’Azienda si entra in possesso di tutti i beni che la compongono ma, nel caso se ne voglia escludere qualcuno, questa scelta dovrà comparire nell’atto.
Dove compro delle Aziende?
Le strade per acquisire un’Azienda o un ramo d’Azienda sono diverse: la si acquisisce direttamente dall’imprenditore trattando il prezzo con l’imprenditore, i soci e con chi possiede le azioni oppure la si compra all’asta partecipando con un’offerta. Può essere acquisita nel Paese di residenza o all’estero dove una moneta più debole potrebbe rendere la transazione più economica: in questo caso, però, non bisogna dimenticare che le valutazioni variano in base alla tipologia di impresa e in base alla città in cui si trovano. Inoltre un’eventuale fluttuazione dei tassi è un altro elemento da considerare. Acquistare un complesso aziendale all’asta può essere un affare: a volte basta una riorganizzazione perché l’operazione sia vantaggiosa economicamente ma, soprattutto, il prezzo stabilito dai periti può essere molto conveniente. Le Aste risolvono i problemi di tempo di chi vuole acquistare una Azienda e sono caratterizzate da una maggiore sicurezza data dai referenti dell’asta.
Chi compra una azienda: quali deducibilità
Per chi compra una azienda le deducibilità sono importanti. Non è possibile soffermarsi su tutte le voci deducibili e quindi procederemo con un esempio che interessa la maggior parte delle attività: la deducibilità per le auto aziendali. A oggi le Imprese possono usufruire di una deducibilità del 20% per autovetture, motocicli e ciclomotori non utilizzati esclusivamente come beni strumentali. Questo limite riguarda anche i canoni di leasing, il noleggio, il carburante, l’assicurazione RCA e le riparazioni del mezzo. Sempre in tema di vetture, se l’auto è ad uso di un dipendente anche per il tempo libero, la deducibilità è del 70%. Le spese che l’imprenditore affronta sono anche quelle inerenti ai beni strumentali che, come è noto, partecipano alla formazione del reddito quindi computer, mobili per ufficio, attrezzi da lavoro e spese di rappresentanza sono deducibili. Nel caso l’Azienda intenda, invece, vendere alcuni beni strumentali registrati, si dovrà procedere allo stralcio dei cespiti: dalla vendita otterrà un ricavo ma potrebbe invece registrare un costo se la differenza tra il valore residuale del bene e il prezzo di vendita è negativo. Nel caso sia stato acquistato l’immobile in cui è ubicata l’Impresa, la deduzione è fatta in base al principio di competenza mentre se si tratta di locazione mensile la deducibilità del canone, a oggi, è del 100%. Infine acquistando un’Azienda si paga anche l’avviamento, immobilizzazione immateriale che indica la capacità di generare reddito. Durante la redazione del bilancio verrà valutata la durata dell’ammortamento le cui motivazioni andranno nella nota integrativa. La deducibilità dell’avviamento è stabilita dall’art. 103 del TUIR.
Quanto costa comprare un’Azienda
Nel momento in cui si decide di acquistare un’Azienda ci si trova di fronte ad una fase delicata in cui si deve distinguere tra il valore reale dell’impresa e il suo prezzo.
I sistemi che valutano l’Azienda utilizzano metodi diretti e metodi indiretti. I primi deducono il valore da osservazioni di indicatori mentre i secondi si basano su dati oggettivi come quelli patrimoniali e quelli reddituali. Se il costo riguarda l’immobile in cui ha sede l’Azienda, ci si affida ad alcuni metodi tra cui il metodo comparativo, in base al quale il valore di mercato viene ricavato dalla compravendita di immobili con caratteristiche analoghe. Esistono, comunque, metodi di valutazione diretti che comprendono l’attualizzazione del reddito, il prezzo di trasformazione e il costo di riproduzione. Anche la valutazione dei beni immateriali, quella della clientela e quella dei brevetti possono concorrere alla stima.
Opportunità e rischi
Acquistare una Azienda può essere una grande opportunità e permette di correre meno rischi rispetto a chi parte da zero. Non mancano comunque incognite che possono essere rappresentate da beni obsoleti, da prodotti non più in linea con le esigenze di mercato o dalla necessità di una riorganizzazione aziendale che migliori le performance e riduca i costi. Quest’ultimo punto è ancora più valido se ci sono problemi di natura economica. Rilevare un’attività già avviata comporta, però, una serie di agevolazioni perché si evita la ricerca dei finanziamenti, dei fornitori, del personale e si adottano le strategie in atto (quando sono produttive). Inoltre, i rapporti commerciali esistenti consentono di proseguire nel rapporto con i clienti, senza la preoccupazione di trovarli come accade quando si apre una nuova attività.