Agevolazioni per le imprese con il Piano industriale di Sace “Insieme 2025”
Agevolazione industriale all’insegna dell’evoluzione sostenibile: 111 miliardi per le imprese con il Piano industriale di Sace “Insieme 2025”
Le piccole e medie imprese possono tirare un sospiro di sollievo in quanto sono in arrivo molteplici agevolazioni e contributi a fondo perduto di Invitalia, misure indirizzate a una grande varietà di aziende per ogni settore.
Che cos’è Insieme 2025
Insieme 2025 è un’iniziativa indetta dal SACE, la Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all’Esportazione. Trattasi di una società italiana che si occupa a pieno titolo del settore assicurativo e finanziario e che lavora per il MEF, ovvero il Ministero dell’Economia e delle Finanze. È con il Piano industriale che il SACE vuole indurre una trasformazione radicale del concetto di business e sviluppo, battendosi per l’elargizione di ben 111 miliardi di euro che verranno convogliati in diversi investimenti e progetti tra cui numerosi contributi a fondo perduto Invitalia. Non si tratta di un piano futuro in quanto è realtà dal 1° gennaio 2023, data in cui sono stati pubblicati diversi fondi per l’acquisto di beni strumentali per stabilimenti, macchinari e attrezzature.
Qual è l’obiettivo?
L’obiettivo principale è far girare l’economia ma anche supportare pienamente quelle piccole realtà che necessitano di una spinta per mostrarsi competitive a livello nazionale e non solo. Sono 65 mila le imprese individuate dal governo e a cui si rivolgeranno le agevolazioni. Uno degli obiettivi più importanti è sicuramente l’internazionalizzazione, in modo da affacciarsi ai mercati esteri e salvaguardare il patrimonio italiano. Tra i sostegni previsti ci sono misure riguardanti la rilocalizzazione delle imprese nostrane sul territorio e il miglioramento della strumentazione, senza dimenticare l’adozione di misure più green e a basso impatto ambientale.
A quanto ammonta l’importo?
Dei 111 miliardi di euro, quasi la metà (60 miliardi di euro) serviranno per supportare l’economia interna e incrementare l’uso di strumenti e metodi innovativi con cui livellare l’asset aziendale a quello di altre aziende straniere. L’Italia ha tutte le carte in regole per poter competere (e primeggiare) in mercati enormi come quelli dell’Asia e dell’America Latina perciò le imprese dovranno utilizzare questi incentivi come un metodo più rapido per incrementare l’import/export e proteggere il prodotto finale.
Che cos’è la misura Nuova-Sabatini
Tra le misure introdotte, ce n’è una particolarmente importante ovvero la misura “Nuova–Sabatini“, in questa vengono nominati tanti nuovi finanziamenti che non impattano sull’ambiente. In Italia, infatti, sono troppe le imprese che utilizzano processi altamente inquinanti e che necessitano di un finanziamento per cambiare macchinari e sostituirli con quelli ecologici. Ecco perché il governo ha deciso di finanziare le aziende e accrescere la competitività del sistema produttivo. L’acquisto dei beni godrà di tassi d’interesse molto più bassi rispetto al normale, si parla del 2% per investimenti ordinari e del 3% per quelli tecnologici dell’Industria 4.0 così come per quelli sostenibili. Tutte le condizioni e le modalità di presentazione delle domande sono visionabili nella Circolare di riferimento.
A chi è rivolta la domanda?
La domanda e tutti i documenti in allegato dovranno essere inviati tramite PEC agli enti finanziatori affiliati. In base alla categoria d’interesse bisognerà poi trovare l’incentivo desiderato. Per avere accesso alla Nuova-Sabatini, però, è fondamentale che le imprese siano dotate di questi requisiti:
- iscrizione al Registro imprese;
- non essere in stato di liquidazione né avere a proprio carico procedure concorsuali;
- nessun aiuto illecito dall’Unione Europea;
- avere sede in Italia.
Sarà necessario rivolgersi a una banca o un ente finanziario affiliato per fare richiesta del prestito agevolato previsto dal “Fondo di Garanzia per le PMI”. Il contributo è a fondo perduto fino all’80%, ciò significa che solo il 20% andrà restituito. Questo non deve avere una durata superiore a cinque anni e deve essere utilizzato solo per coprire le spese previste dall’incentivo.
I tassi d’interesse
Con una durata quinquennale, i tassi d’interesse annuali sono:
- 2% per investimenti regolari;
- 3% per gli investimenti in tecnologie dell’Industria 4.0;
- 3% per gli investimenti sostenibili.
Chiunque volesse avere accesso agli ultimi incentivi, deve richiedere una certificazione ambientale atta a comprovare la buona fede dell’impresa. Se lo si desidera, è possibile visionare le novità in materia ed essere sempre aggiornati in merito.
Perché è così importante?
Normative come la Nuova-Sabatini sono un supporto utile per molteplici imprese che desiderano sfrecciare verso il futuro ma non ne hanno i mezzi. Specialmente quelle legate al settore ambientale che necessitano di liquidità per affrontare le spese di sviluppo ecosostenibile. Parliamo di impianti fotovoltaici, sistemi di energia rinnovabile, operazioni di riciclaggio dei rifiuti e riduzione dei consumi. Non c’è più tempo per rimandare, l’attuale condizione del pianeta impone di adottare subito misure ad hoc e la Nuova-Sabatini permette di farlo senza affrontare un’improvvisa spesa che minerebbe la liquidità dell’azienda.
Perché investire nel rinnovabile?
Prima di tutto perché le fonti di energia rinnovabili sono meno inquinanti e questo è un dato di fatto. Se le emissioni di gas serra hanno raggiunto livelli preoccupanti è anche per la scarsa considerazione delle aziende che hanno utilizzato in larga prevalenza fonti come il carbone e il petrolio. In secondo luogo, queste sono più stabili ed economiche in quanto non dipendono dal mercato e dalle crisi geopolitiche. In questo determinato periodo storico sono molte le imprese ad avere difficoltà economiche a causa delle esorbitanti bollette per cui l’impianto di energia rinnovabile significherebbe effettuare un investimento a lungo termine. Infine, anche l’immagine dell’azienda verso fornitori e clienti incrementerebbe il suo prestigio, per cui investire nel rinnovabile porterebbe solo benefici. Non sorprende sapere che spesso i clienti migliori sono quelli più attenti alle questioni etiche perciò è bene curare un certo tipo d’immagine.
Il futuro è green
L’economia verde è ormai realtà e non possiamo più chiedere gli occhi. È questa a smuovere i vari comparti produttivi al fine d’inquinare meno e ridurre gli sprechi, comportando una serie di conseguenze positive a livello aziendale ma non solo. È necessario cambiare approccio affinché sia l’intero pianeta a beneficiarne e se ciò comporta un cambiamento radicale dell’impresa allora che avvenga il prima possibile, utilizzando una delle misure previste dal governo.