Trasporto turistico: i chiarimenti delle dogane sulle agevolazioni dei carburanti

L’Agenzia delle Dogane ha recentemente diffuso un’informativa riguardo le agevolazioni sul carburante nel settore trasporti. Per il 2023 è infatti prevista un’estensione transitoria alle imprese che si occupano di trasporto turistico di persone. Un’ottima notizia per il settore dei bus turistici che per la prima volta può godere di aiuti sul carburante. L’agevolazione è in vigore dal 1° aprile 2023 e lo resterà fino al 31 agosto 2023. La domanda per accedere allo sconto dev’essere presentata entro il 31 luglio. Per saperne di più sui dettagli di questa agevolazione e su come richiederla, continua a leggere. Nello specifico parleremo di:

  • cosa prevede l’agevolazione;
  • come fare domanda;
  • perché è importante;
  • acquistare un bus turistico all’asta.

Di cosa si tratta

Anche per il 2023 sono arrivate le agevolazioni per il settore trasporti. Si tratta di un incentivo sul gasolio commerciale utilizzato per i trasporti. Con una dichiarazione del 20 aprile 2023, l’Agenzia delle Dogane ha inoltre precisato che quest’anno pure le aziende del trasporto turistico possono usufruire di tale sconto. Una novità non da poco rispetto agli anni precedenti. L’accesso alle agevolazioni è però vincolato a dei requisiti. Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche di tale emendamento.

Per quanto riguarda il trasporto turistico di persone, verrà applicata l’aliquota agevolata dell’accisa sul carburante commerciale. Questo varrà per il periodo compreso tra il 1° aprile 2023 e il 31 agosto 2023. Il trasporto può avvenire sia in ambito nazionale che internazionale, ma vi sono due requisiti fondamentali per usufruire dell’agevolazione:

  • gli autobus utilizzati per il trasporto turistico devono essere di classe di emissione euro VI;
  • si può accedere allo sconto solo se i veicoli utilizzati sono autobus equipaggiati con più di nove posti.

Sono quindi esenti dal beneficio fiscale gli autobus di categoria euro V o inferiore e quelli di categoria Mi (otto posti disponibili oltre a quello del conducente).

Il bonus avrà la forma di un rimborso d’imposta. Sarà quindi pari alla differenza tra l’aliquota dell’accisa sul gasolio utilizzato e quella fissata dal punto 4-bis della tabella A dell’informativa. Nello specifico, l’importo attualmente rimborsabile è di 214,18 euro per mille litri di gasolio commerciale. Le erogazioni avranno carattere trimestrale. Saranno quindi strutturate per trimestre solare in cui è avvenuto il consumo di carburante.

Come richiedere le agevolazioni sul carburante

Per attivare la prima erogazione del rimborso è necessario che l’esercente presenti l’apposita dichiarazione all’Ufficio delle Dogane entro il 31 luglio 2023. Tale dichiarazione deve essere presentata dal titolare dell’impresa o dal rappresentante legale. Per quanto concerne le modalità di compilazione e dichiarazione, e l’individuazione dell’ufficio competente, si rimanda al sito dell’Agenzia delle Dogane. In particolare alla sezione “Accise – Prodotti energetici – Benefici per il gasolio da autotrazioni”. Qui è possibile accedere al documento completo del 20 aprile 2023.

Nella dichiarazione, l’esercente deve indicare i litri di gasolio consumati e i chilometri percorsi da ogni autobus nel trimestre di riferimento. Bisogna quindi specificare la differenza tra i chilometri indicati dal contachilometri all’inizio e alla fine del periodo in questione. L’esercente, oltre a presentare la dichiarazione trimestrale di rimborso, deve allegare:

  • una copia dei certificati d’immatricolazione dei veicoli;
  • una copia delle fatture emesse dal fornitore di gasolio, necessarie per verificarne l’avvenuto consumo.

Le agevolazioni in oggetto possono essere riconosciute anche per il consumo di gasolio effettuato da apparecchi di distribuzione per uso privato di proprietà dell’impresa esercente. In questo caso specifico, dovrà essere compilata un’apposita sezione sulla dichiarazione.

L’importanza di tali agevolazioni

Il presidente dell’AN.BTI, Riccardo Verona, ha definito questa giornata come “storica”. Questo perché il settore del trasporto turistico, per troppo tempo dimenticato, può finalmente vantare un risultato di primaria importanza. Anche il ministro del turismo Daniela Santanchè si è detta molto soddisfatta del via libera all’emendamento per le agevolazioni ai bus turistici.

Tali agevolazioni previste dall’emendamento al DL Carburanti giungono infatti in aiuto a un settore che a causa della pandemia ha vissuto forti disagi. Non solo, pure l’attuale incremento del prezzo delle materie prime grava su questo settore. Ecco perché lo sgravio fiscale risulta essere estremamente benefico per gli esercenti del trasporto turistico.

Questo emendamento rappresenta un’ottima notizia, ma è pur sempre temporaneo. Al momento, infatti, non vi sono in programma ulteriori misure per contenere i costi del carburante impiegato dai bus turistici. La speranza è quindi quella che nel corso del 2023 vengano programmati nuovi interventi per sostenere il settore.

Acquistare un veicolo turistico all’asta

Chi lavora in questo campo sa bene quanto sia difficile acquistare un mezzo turistico. Le cifre elevate lo rendono un investimento non alla portata di tutti. Ciò è il motivo per cui molte imprese scelgono di prendere i loro bus a noleggio. È al momento la soluzione più diffusa in quanto più conveniente dal punto di vista economico, ma non è comunque priva di svantaggi. Ecco perché sempre più persone prendono in considerazione di acquistare i loro bus turistici all’asta.

Chi acquista un veicolo all’asta può fare davvero un ottimo affare. Si tratta di mezzi sotto sequestro che vengono venduti al miglior offerente a prezzi estremamente convenienti. I vantaggi di questa modalità sono numerosi, il principale è appunto quello economico. È infatti possibile acquistare un bus perfetto a un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello di mercato. Si può quindi risparmiare non poco ottenendo comunque un veicolo in ottimo stato. Inoltre, si evita d’inciampare in annunci falsi e truffe. Oltre ai soldi, si risparmia anche tempo. Non bisogna più aspettare mesi come nel caso di veicoli nuovi, in quanto il passaggio di proprietà avviene in tempi brevissimi.

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