Bonus trasporti: dal 1° settembre è possibile richiedere i residui di agosto
Nell’ultimo periodo sono aumentati considerevolmente i bonus offerti dal Governo ai cittadini. Tra questi, spicca il Bonus trasporti. Si tratta di un incentivo destinato soprattutto ai giovani di meno di 30 anni e che può essere richiesto dal 1° settembre per i residui di agosto. Il Governo infatti aveva messo a disposizione una certa cifra che ora intende esaurire. Dopodiché, non sarà più possibile richiederlo. È fondamentale dunque presentare la domanda dal primo settembre per non perdere questa occasione.
In questo articolo scoprirai tutte le informazioni necessarie sul Bonus trasporti 2023, tra cui:
- che cos’è il Bonus;
- cosa è incluso e come usufruirne;
- a chi è dedicato;
- la procedura per ottenerlo.
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Che cos’è il Bonus trasporti 2023?
Il Bonus trasporti è stato istituito ad aprile 2023, in seguito all’annuncio, all’epoca, della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone. Questo, infatti, era incluso nel Decreto Aiuti n. 50 del 2022. Il decreto-legge, poi convertito nella Legge n.91/2022, nasce per sostenere economicamente le famiglie, i lavoratori e le imprese. L’attuale Governo Meloni ha in seguito apportato alcune aggiunte, tra cui appunto questo Bonus relativo al trasporto pubblico.
L’incentivo ammonta a un massimo di 60 euro per acquistare abbonamenti per il trasporto pubblico mensili, validi per più di un mese, o annuali. È quindi una sorta di sconto sul prezzo di vendita. L’obiettivo infatti era proprio quello d’intervenire a sostegno degli studenti e dei lavoratori, soprattutto i pendolari, nell’acquisto di un abbonamento ai mezzi pubblici, visto l’aumento dei prezzi della benzina. Inoltre, si tratta di un metodo molto valido per far scegliere sempre più il trasporto in comune, piuttosto di utilizzare l’auto privata. In questo modo, il vantaggio è doppio. Se da un lato risparmiamo sul costo dell’abbonamento e sulla benzina, dall’altro diminuiamo l’inquinamento causato proprio dai tubi di scappamento delle macchine. Un autobus o un treno, infatti, consente di trasportare contemporaneamente molte più persone di quelle che entrerebbero in un unico veicolo, come una macchina a quattro o cinque posti.
Possiamo dunque considerare che questa manovra aiuta anche il clima e l’ambiente, una tematica molto delicata che attualmente è al centro di discussioni politiche ed economiche.
Che cosa include il Bonus trasporti 2023?
Il Bonus può essere impiegato per l’acquisto di abbonamenti per:
- il servizio di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, come autobus e metropolitana;
- il trasporto ferroviario nazionale, dunque i treni.
È importante comprare l’abbonamento nello stesso mese in cui lo si vuole usare. Il buono è nominativo e deve essere utilizzato entro il mese solare di emissione. Inoltre, può essere speso solamente una volta e per farlo è necessario rivolgersi alle biglietterie ufficiali del mezzo di trasporto preferito. Il Governo ha reso disponibile un elenco di gestori presso cui è possibile acquistare il nuovo abbonamento con lo sconto. Per consultarlo, puoi visitare il sito al seguente link.
Chi può usufruire del Bonus 2023?
Inizialmente, si poteva ottenere il Bonus solo se si aveva un reddito annuo inferiore ai 35 mila euro nel 2021. Attualmente, però, tale cifra è stata abbassata. Ora, infatti, la domanda può essere presentata solamente dalle persone fisiche che hanno un reddito pari o inferiore ai 20 mila euro.
In questo modo si mira a favorire l’ottenimento del bonus da parte dei più giovani. È stato visto infatti che oltre la metà dei beneficiari ha meno di 30 anni, in particolare il 56%. Questo significa che il bonus è stato e sarà impiegato soprattutto dagli studenti e dai giovani pendolari. La maggior parte dei buoni già emessi riguarda Trenitalia. Attualmente, il Governo ha attivato quasi due miliardi di voucher.
Qual è la cifra destinata al Bonus trasporti?
Il Decreto-legge n. 50 del 17 maggio 2022 prevedeva lo stanziamento di 79 milioni, prima, e di 190 milioni di euro, poi, di dotazione finanziaria. Da allora, il credito si è pian piano esaurito ed è per questo motivo che sarà possibile usufruirne finché saranno ancora disponibili i fondi.
In particolare, dal 1° settembre è stato aperto il portale per presentare nuove richieste. Questo è possibile grazie all’uso dei fondi residui che non sono stati impiegati nel mese di agosto. Il meccanismo si ripeterà finché non saranno usati tutti i soldi che erano stati messi a disposizione. Non si tratta quindi di nuovi fondi, ma semplicemente dell’esaurimento di quelli già disponibili.
Richiedere il Bonus trasporti 2023: ecco la procedura completa
A partire dalle ore 8 del 1° settembre è possibile presentare una nuova domanda e ottenere quindi il Bonus destinato al trasporto.
Per farlo è necessario:
- collegarsi al sito del Governo dedicato al Bonus trasporti;
- accedere con i dati SPID oppure inserendo la propria CIE, la Carta d’Identità Elettronica;
- completare la domanda.
È dunque indispensabile possedere uno SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure la CIE, che è la Carta d’Identità Elettronica. In particolare, lo SPID è un sistema unico di accesso per i cittadini e per la pubblica amministrazione ai servizi online, come questo. Nella stessa pagina dell’istituzione troverai anche informazioni utili su come ottenerlo, se ancora non ne hai uno.
Tra i dettagli richiesti per completare la domanda, devi indicare l‘importo dell’abbonamento e presso quale vettore lo userai. Inoltre, è necessario inserire tutti i tuoi dati anagrafici principali, nonché le informazioni relative al reddito annuo, che, ricordiamo, deve essere inferiore o pari ai 20 mila euro.
Non dimenticare che attualmente il bonus si sta esaurendo e non saranno aggiunti nuovi fondi. Questo significa che i residui di agosto serviranno a coprire le nuove richieste, dopodiché non sarà più possibile presentare domanda.
Se necessiti di ulteriori informazioni, se vuoi chiarire altri eventuali dubbi oppure presentare domanda, visita il sito ufficiale del Governo italiano e della Pubblica Amministrazione.