Partite IVA: ci sarà un bonus anche per i mesi di aprile e di maggio?

Bonus Partite IVA: quali sono le novità previste per aprile e maggio?

In aprile aumenta l’indennità prevista per i titolari di partita IVA che a causa dell’emergenza Coronavirus non possono esercitare la propria professione. Di cosa si tratta e come si ottiene questo beneficio?

Il Decreto Legge denominato “Cura Italia”, varato per fronteggiare la prima fase dell’emergenza Covid-19, conteneva delle misure straordinarie per tutelare lavoratori e imprese dalla profonda crisi che andava abbattendosi sull’economia italiana. La scure della pandemia ha lasciato a casa la maggior parte dei lavoratori che, con l’obbligo di chiusura di uffici e studi professionali, hanno visto pesantemente decurtate le proprie possibilità di guadagno e le proprie prospettive di resistenza al mercato del lavoro.

Dal 1 aprile 2020 è stata avviata la procedura online per la presentazione della richiesta di assegno attraverso il sito INPS, i patronati o il numero verde: lavoratori autonomi, co.co.co. , artigiani e commercianti hanno potuto richiedere un assegno di 600 euro che non concorre alla formazione del reddito.

Il sito dell’INPS è stato preso d’assalto dagli utenti e ha registrato ben 100 domande al secondo. Nonostante disguidi nel funzionamento e a partire dal 15 aprile sono stati erogati i fondi promessi.

Intanto il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha informato i titolari di partita IVA che il provvedimento straordinario dettato dall’emergenza Coronavirus è stato esteso anche al mese di aprile con un aumento di quota. Il bonus previsto per il secondo mese di emergenza nazionale è pari ad 800 euro.

Novità nel decreto di aprile

In aprile vengono confermate e aumentate le premesse contenute nel decreto Cura Italia. Il bonus per lavoratori autonomi e professionisti viene esteso ai mesi di aprile e maggio e portato a 800 euro. Potranno beneficiarne tutti i lavoratori che ancora non possono riprendere lo svolgimento delle proprie attività lavorative o che non hanno la possibilità di esercitare la propria professione a causa della crisi generata dalla pandemia.

Nel decreto di aprile, tuttavia, è prevista una revisione dei criteri di accesso alle erogazioni e l’introduzione di altre misure assistenziali come il mini assegno per colf e badanti e il reddito di emergenza per le categorie di lavoratori saltuari rimaste scoperte dal decreto di marzo.

Beneficiari del contributo

Stando alle attuali disposizioni e in attesa di nuove indicazioni da parte del Governo e dell’INPS, i lavoratori che possono beneficiare dei contributo per partite IVA appartengono alle seguenti categorie:

  • liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS o co.co.co, i partecipanti agli studi associati che non godono di pensione o di altre forme di previdenza obbligatoria;
  • commercianti e gli artigiani soci e lavoratori di società di persone o di capitali;
  • i lavoratori autonomi iscritti alla gestione Ago che non godono di altre forme previdenziali;
  • i lavoratori stagionali impiegati nel settore del turismo o termale che hanno interrotto le loro prestazioni professionali tra il 1 gennaio 2020 e il periodo di entrata in vigore del decreto Cura Italia;
  • i lavoratori del comparto agricolo che nel 2019 hanno svolto almeno 50 giornate lavorative e non godono di altri benefici economici;
  • i lavoratori del comparto dello spettacolo che hanno svolto 30 giornate lavorative con un guadagno annuo non superiore a 50.000 euro.

Chi è rimasto escluso dal Decreto Cura Italia?

Nonostante il Decreto tenga conto di molte categorie di lavoratori che possono aver interrotto le proprie attività a causa dell’emergenza sanitaria, sono ancora molte le categorie che restano scoperte da questi benefici. Quali sono i lavoratori per i quali non è stata prevista alcuna forma di assistenza previdenziale? Dall’assegno di 600 euro erogato dall’INPS sono stati esclusi i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle casse previdenziali obbligatorie come architetti, consulenti del lavoro, notai, geometri.  Queste categorie professionali accedono al reddito di ultima istanza pari a 600 euro elargito direttamente dalla cassa di appartenenza purché si soddisfi una di queste due condizioni:

  • aver avuto redditi fino a 35 mila euro nel 2018;
  • aver registrato redditi compresi tra 35 mila e 50 mila euro nel 2018 e un calo di guadagno pari almeno al 33% nei primi mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per l’assegno di aprile si ipotizza una riduzione della platea degli aventi diritto, tuttavia, non sono ancora noti i dettagli sull’erogazione del bonus. Il decreto di aprile che sarà reso noto alla fine del mese dovrebbe contenere tutte le indicazioni in merito alla presentazione delle istanze.

Quali sono i benefici economici a favore dei lavoratori attesi in aprile?

Il Decreto Legge di aprile dovrebbe avere una portata di 50 miliardi da sommare ai fondi stanziati dal Decreto Cura Italia in marzo. Oltre alla doppia mensilità per le partite IVA sono previste le seguenti misure:

  • proroga della cassa integrazione con causale Covid-19 già attivata per un massimo di nove settimane;
  • congedo parentale straordinario a carico dell’INPS oppure bonus baby sitter resi necessari dalla chiusura prolungata di scuole e asili nido;
  • proroga delle scadenze fiscali. Questo provvedimento potrebbe includere anche Imu e Tari che sono disciplinate dagli enti locali;
  • reddito di emergenza a favore dei cittadini e dei lavoratori esclusi dal Decreto Cura Italia;
  • assegno a beneficio di colf, badanti e collaboratori domestici di valore compreso tra 200 euro e 400 euro;
  • contributo compreso tra 80 euro e 160 euro per i figli under 14.

Non solo partite IVA

Il passaggio alle Camere del decreto di aprile è previsto per la fine del mese: l’attenzione è rivolta alle misure proposte per traghettare imprese e famiglie fuori dallo stallo generato dall’emergenza sanitaria. Garantire la liquidità e la possibilità di spesa è l’obiettivo principale del Governo che progetta misure straordinarie per avviare la ripresa economica del paese puntando a settori strategici. Tra i provvedimenti attesi, quelli a favore dei lavoratori e delle famiglie destano particolare interesse. Grande attenzione è riservata alle misure di sospensione degli affitti di edifici ad uso abitativo e benefici in sostegno delle vacanze in Italia.