Nuova Sabatini Green e Sud: come intercettare contributi per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti

Nuova Sabatini Green e Sud: come intercettare contributi per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione una nuova misura per facilitare le aziende che abbiano bisogno di un credito. Ci sono risorse per tutte le aziende che necessitano di acquistare macchine, beni, tecnologie digitali, software, attrezzature o fabbriche.

Il provvedimento si chiama Nuova Sabatini e si rivolge alle micro e medie imprese di tutta Italia, comprese quelle a statuto speciale.

Quest’anno queste misure di supporto alle aziende subiranno un cambiamento importante rispetto agli anni precedenti. La natura dell’incentivo richiedeva, in precedenza, che gli investimenti fossero successivi alla domanda. Ma questa volta viene messa a disposizione delle aziende interessate una pre-domanda per registrarsi e iniziare con i progetti d’investimento prima della domanda definitiva.

Cosa si può finanziare con la Nuova Sabatini?

I beni, il cui acquisto può essere finanziato, devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per l’acquisto di attrezzature industriali e commerciali, impianti, macchinari, software e tecnologie digitali.

Cosa non può finanziare la Nuova Sabatini?

Non è possibile ottenere concessioni per spese relative a terreni e costruzioni o beni o rigenerati. Inoltre, non è possibile utilizzare la misura di sovvenzione per la costruzione di edifici attuali e avanzati.

Tra le altre categorie di beni non finanziabili rientrano quelli a uso non produttivo e semplicemente sostitutivi quelli già esistenti in azienda. Il prestito deve intendersi unico e autonomo pertanto non prevede nessun servizio o consulenza di alcuna tipologia.

Inoltre l’IVA non è una spesa di finanziamento ammissibile.

Si possono finanziare le spese legali per presentare la documentazione?

No, le spese legali rientrano nelle spese non ammissibili dall’agevolazione Nuova Sabatini, insieme a:

  • spese di funzionamento;
  • importi spesi per imposte e tasse di qualsiasi genere,
  • spese per stipula del contratto di finanziamento o di leasing;
  • utenze di qualsiasi genere;
  • spese per pubblicità e promozioni.

Quali sono i settori ammessi e quali esclusi?

In particolare, la Nuova Sabatini si rivolge a tutti i settori produttivi, compreso quello dell’agricoltura e della pesca.

Non possono accedere all’impianto di supporto le attività finanziarie e assicurative e quelle relative e subordinate all’uso preferenziale dei prodotti rispetto a prodotti importati.

Quale iter bisogna seguire?

Le micro, piccole e medie imprese (PMI) che hanno intenzione di accedere alla Nuova Sabatini per ricevere contributi per macchinari, alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • non avere un conto bloccato e non aver mai ricevuto un aiuto considerato illegale oppure incompatibile dalla Commissione Europea;
  • essere attive e non in liquidazione volontaria, essere nel pieno esercizio delle proprie facoltà e dei propri diritti e non devono essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • risultare come imprese non in difficoltà;
  • provvedere, anche se residenti in un qualsiasi Paese estero, all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

Come funzionano le agevolazioni?

Con la misura Nuova Sabatini è possibile richiedere un investimento che copra interamente il finanziamento bancario (o leasing).

Quindi anche Lease-Back è finanziabile?

No, poiché la formula del lease back si presenta come una variazione del sistema di acquisizione dei beni, dall’acquisto diretto alla locazione finanziaria, non ammessa dalla normativa di attuazione della misura.

Qual è il primo step per accedere alla Nuova Sabatini per avere i contributi per macchinari?

L’impresa deve presentare alla banca, oppure al suo intermediario finanziario, la domanda di accesso al contributo ministeriale insieme alla richiesta di finanziamento: così facendo deve poter attestare il possesso dei requisiti per accedere agli investimenti della misura.

Come viene erogato il contributo?

In linea generale, i contributi per macchinari e non solo, saranno erogati dal Ministero dello sviluppo italiano alle pubbliche e medie imprese beneficiarie in quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.

Questa agevolazione ha un tasso d’interesse?

Su finanziamento quinquennale d’importo del valore pari all’investimento a un tasso d’interesse annuo pari a: 2,75% per tutti gli investimenti ordinari e 3,575% per investimenti in tecnologie e monitoraggio e pesatura dei rifiuti sistemi.

In ogni caso, non sarà possibile accedere al contributo senza la presenza di un prestito bancario o di una locazione finanziaria.

Spese ammissibili: come vengono verificate?

Nel depositare una dichiarazione sostitutiva di atto notarile, l’imprenditore deve essere in grado di fornire l’elenco dei soggetti oggetto della concessione e i relativi riferimenti.

Pertanto, il Ministero dello Sviluppo Economico italiano ha la facoltà di effettuare specifici controlli sugli investimenti al fine di fare le opportune verifiche per garantire l’utilizzo delle strutture.

Proprio al fine di controllare il corretto utilizzo, il Ministero italiano ha la facoltà di svolgere periodicamente delle azioni di monitoraggio per verificare le dichiarazioni sostitutive di notorietà.

Sarà quindi compito della società richiedente operare in anticipo con tutti gli sforzi possibili per evitare problematiche successive a eventuali controlli a campione. Una chiara e trasparente presentazione dei documenti è un punteggio di preferenza nella presentazione della richiesta di agevolazioni.