F24 Elide: che cos’è e perché è utile?
Tra le novità fiscali più rilevanti del 2020, l’Agenzia delle Entrate ha sostituito il vecchio modello F23 con il nuovo F24 Elide, acronimo di elementi identificativi. In sostanza, si tratta dello strumento valido per poter pagare tributi, interessi e sanzioni che necessitano di informazioni aggiuntive non inseribili all’interno del modello F24 ordinario.
La più grossa differenza tra questo modello e il modello F24 ordinario, oltre ovviamente all’introduzione degli elementi identificativi, consiste nel fatto che non permette il pagamento del debito attraverso la compensazione con il credito che il soggetto può vantare nei confronti delle casse dell’erario.
Al momento della compilazione sono quindi richiesti dei dati, definiti appunto El = elementi e ID identificativi, che se inseriti in maniera errata possono compromettere la validità del pagamento. In questo articolo seguiamo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per capire come si compila, analizzando:
- Quali sono i famosi elementi identificativi
- Come si compila questo nuovo modello F24
- Dove posso trovare il modello e cosa si intende per editabile?
- F24 Elide un esempio pratico: il contratto di locazione
Quali sono i famosi elementi identificativi
Il fisco richiede degli elementi identificativi caratterizzanti il pagamento di determinate operazioni elencate dettagliatamente sul sito dell’Agenzia stessa da cui attingiamo tutte le informazioni:
- i tributi speciali, le imposte di registro e i compensi,
- le imposte di bollo, gli interessi e le sanzioni relative alla registrazione dei contratti di affitto dei beni immobili;
- la tassa ipotecaria, le imposte, gli speciali tributi catastali, le sanzioni amministrative, gli interesse e ogni altra cifra dovuta agli uffici provinciali – territoriali connessi al rilascio di certificati, attestazioni o copie, tra cui riproduzioni cartografiche e estrazioni di dati, atti che attestino l’aggiornamento catastale di un immobile presso gli appositi uffici;
- il contributo unificato per il pagamento del processo amministrativo
- l’ imposta che sostituisce il pagamento dell’Irpef dovuta da coloro che svolgono le attività elencate nella classe Ateco 0230, ossia la raccolta di piante officinali spontanee o di prodotti selvatici non legnosi;
- l’addizionale erariale al bollo automobilistico;
- il pagamento dell’ecotassa, il tributo imposto per coloro che acquistano immatricolano in Italia un veicolo di categoria M1 che produce emissioni sopra la soglia di 160 CO2o g/ km secondo la legge n. 145 del 2018;
- l’imposta sul valore aggiunto dovuta in base all’articolo 1 comma 937 legge 204 205 del 2017;
- l’IVA per l’estrazione dei beni dal deposito IVA;
- le sanzioni emesse dall’AGCM, ovvero il garante della concorrenza e del mercato;
- l’IVA relativa al l’immatricolazione di un veicolo acquistato nel mercato UE;
- le tasse sui marchi e i diritti sui brevetti.
Come si compila questo nuovo modello F24
Per quanto numerose, le istruzioni per compilare il modello sono abbastanza chiare e differenziate in base al tipo di pagamento da effettuare. In linea di massima, i dati richiesti sono:
- il codice che caratterizza l’ufficio al quale è destinato il pagamento;
- il codice relativo all’atto al quale il pagamento si riferisce, indicato proprio con la scritta ” codice atto”;
- il tipo di versamento per il quale è previsto l’inserimento di particolari elementi identificativi che vanno aggiunti sotto la dicitura ” tipo”.
Se è necessario pagare più atti, è richiesta la compilazione di un modello per ognuno di questi. Per l’identificazione dei codici tipo è stata stilata una tabella reperibile sul sito dell’Erario.
Per chiarire, possiamo fare l’esempio del pagamento di un tributo dovuto per l’aggiornamento di un registro immobiliare. Nella sezione contribuente si devono quindi indicare i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento. Per quanto riguarda la sezione “erario e altro” vengono richiesti:
- il “codice ” che corrisponde all’ufficio provincie provinciale-territorio a cui è destinato il l’operazione;
- nel “tipo” bisogna inserire la lettera ” R” come indicato nell’apposita tabella;
- gli “elementi identificativi” chiede il numero che identifica il titolo;
- l’ “anno di riferimento” corrisponde all’anno in cui si è formato il titolo;
- nell’ “importi a debito versati” deve essere indicato l’importo da versare.
Dove posso trovare il modello e cosa si intende per editabile?
Il modello utile al pagamento dei tributi e delle sanzioni sopra elencate può essere scaricato direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Tra questi ne esiste anche una versione editabile, ossia compilabile direttamente on-line.
I versamenti possono infatti essere effettuati in modo fisico, pagando in contanti, addebito sul conto, assegno, bancomat o con carte elettroniche, presso enti di riscossione o banche. A queste si aggiunge la possibilità del pagamento tramite home banking o software di compilazione.
E’ importante sottolineare che i titolari di partita IVA possono erogare i pagamenti esclusivamente in via telematica, da tenere presente per i consigli di impresa.
F24 Elide un esempio pratico: il contratto di locazione
A prescindere dall’ammontare del canone stabilito, tutti i contratti d’affitto relativi a beni immobili, siano essi destinati ad uso abitativo o ad uso commerciale, necessitano obbligatoriamente della registrazione da parte di uno dei due soggetti, o conduttore o locatore, all’interno dei pubblici registri. Sono esclusi da questa imposizione solo gli accordi che prevedono una locazione non superiore ai 30 giorni durante l’arco dell’anno solare.
30 giorni è anche il termine entro il quale la sottoscrizione deve essere registrata. Il proprietario che ha scelto di applicare come norma tributaria la cedolare secca è esentato dal versamento dell’imposta di registro, mentre per tutti gli altri è doveroso pagare un tributo relativo a questo tipo di registrazione.
Il pagamento di questa tassa si effettua proprio attraverso il modello F24 Elide compilato nel seguente modo:
- compilazione dei dati del contribuente (codice fiscale e dati anagrafici);
- il codice ufficio a cui spetta il pagamento dell’operazione;
- la lettera R che indica la tipologia di atto;
- il codice tributo che qualifica la doverosità del pagamento;
- l’anno di riferimento;
- l’importo da versare.