Cosa significa proprietà intellettuale?

che significa proprietà intellettuale

La proprietà intellettuale e la sua tutela: ecco come garantirsi i proventi economici derivanti dall’utilizzo delle creazioni dell’intelletto.

Cosa si intende per proprietà intellettuale?

Quando si parla di proprietà intellettuale, si fa riferimento a quel complesso di istituti giuridici volti a tutelare la paternità e i diritti di sfruttamento delle creazioni della mente umana in ambito scientifico, industriale ed artistico, tra le quali rientrano, a titolo esemplificativo, i lavori letterari ed artistici, le immagini e i disegni, le invenzioni, i simboli e i nomi.

L’ordinamento tutela la proprietà intellettuale, offrendo all’ideatore gli strumenti giuridici per godere appieno dei guadagni derivanti dall’introduzione sul mercato della creazione o dell’idea espressione dell’intelletto. Infatti, la disciplina vigente riconosce all’autore o all’inventore diritti esclusivi sui risultati della sua attività e, al tempo stesso, preclude ad altri l’utilizzazione e il godimento del bene immateriale o, quantomeno, ne subordina l’utilizzazione al pagamento di un compenso. L’obiettivo perseguito è quello di promuovere la concorrenza in senso dinamico, incentivando il processo di innovazione tecnologica.

Il concetto di proprietà intellettuale è suddivisibile in due sotto-categorie:

  • la proprietà industriale, nella quale rientrano i brevetti, i marchi ed altri segni distintivi, i disegni e i modelli di utilità
  • il diritto d’autore che tutela l’autore di un’opera dell’ingegno, conferendogli la facoltà originaria ed esclusiva di diffusione e di sfruttamento.

Come proteggere la proprietà intellettuale

Per proteggere la proprietà intellettuale, l’ordinamento mette a disposizione lo strumento delle privative industriali.
Il diritto d’autore tutela le opere dell’ingegno dotate di carattere creativo che appartengono al settore musicale, letterario, teatrale, cinematografico ed architettonico. L’autore dispone in modo esclusivo delle sue opere e ha il diritto di rivendicarne la paternità, di decidere se e quando pubblicarle, di opporsi ad ogni loro modificazione e di utilizzare economicamente la sua opera in ogni forma e modo, percependo un compenso per ogni tipo di utilizzazione della stessa. La tutela resta ferma per tutto il corso della vita dell’autore e continua per i settant’anni successivi alla sua morte, decorsi i quali l’opera cade in pubblico dominio.

Della durata di vent’anni, il brevetto protegge le invenzioni di prodotto o di procedimento che possono trovare applicazione in campo industriale, conferendo al suo detentore il monopolio esclusivo nello sfruttamento dell’invenzione all’interno di un territorio geografico.

Della durata di dieci anni rinnovabili, il marchio è un segno distintivo che permette di identificare i prodotti e servizi di un’impresa rendendoli distintivi rispetto a quelli di altre imprese. Depositando il marchio, l’impresa vanta un diritto esclusivo e conseguentemente è fatto divieto ai terzi di usare in commercio un segno identico o simile per prodotti o servizi identici a quelli per cui esso è stato registrato.

Della durata massima di cinque anni rinnovabile fino a cinque volte, il modello o disegno protegge i nuovi disegni e i modelli che costituiscono elemento di innovazione per effetto dell’introduzione di particolari forme, linee o colori. Della durata di dieci anni, il modello di utilità tutela i miglioramenti di prodotti esistenti o di parte di essi.

Come registrare la proprietà intellettuale?

Per essere titolari di un marchio d’impresa, occorre procedere alla registrazione del medesimo presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Per essere validamente registrato come marchio, un segno, rappresentabile graficamente, deve presentare i caratteri della novità (non deve essere confondibile con segni distintivi anteriori altrui), della capacità distintiva (intesa come idoneità a distinguere un prodotto o un servizio da quello di altri) e della liceità (non deve essere contrario alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume e non deve trarre in inganno i consumatori sulla provenienza geografica, sulle caratteristiche e le qualità dei relativi prodotti e servizi). La domanda di registrazione per marchio d’impresa deve essere depositata presso una qualsiasi Camera di Commercio. Una volta accertato che non esistono impedimenti, che non sia stata presentata opposizione o, in caso affermativo, che la stessa si sia risolta positivamente, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi procede alla registrazione emettendo il relativo certificato.

Per registrare un brevetto, la domanda di brevetto per le invenzioni e per i modelli di utilità deve essere redatta su apposito modulo e deve essere depositata presso una qualsiasi Camera di Commercio oppure inviata direttamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. L’iter di concessione si articola in più fasi: l’Ufficio verifica la ricevibilità della domanda ed opera un esame preliminare. Ogni domanda di brevetto è, poi, soggetta ad una ricerca di anteriorità effettuata dall’Ufficio Europeo dei Brevetti. L’iter si conclude con l’esame sostanziale, posto in essere dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi per verificare che la domanda di brevetto soddisfi tutti i requisiti di brevettabilità. Se la procedura di esame si conclude positivamente, l’ufficio rilascia il brevetto, emettendo il relativo attestato di concessione.

Perché scegliere la proprietà intellettuale per tutelare le creazioni dell’intelletto umano?

Perché studiare la proprietà intellettuale e perché ricorrere allo strumento delle privative industriali per tutelare le idee innovative ed originali? La disciplina della proprietà intellettuale supporta la competitività tra le imprese, favorendo gli investimenti in ricerca e sviluppo. Da un lato, attraverso l’offerta di una protezione legale della creazione intellettuale, l’inventore o l’autore è incentivato ad investire nella creazione. Dall’altro lato, se l’oggetto della creazione viene reso disponibile al pubblico, si favorisce la diffusione della conoscenza e si promuove lo sviluppo economico e sociale. A titolo d’esempio, il deposito di un brevetto preclude ad altri di sfruttare in modo indebito le conoscenze e le invenzioni sviluppate in azienda, mentre la registrazione di un marchio permette di agire contro coloro che traggono in inganno l’utilizzatore apponendo un marchio registrato su un prodotto non originale.