Approvato il Def: ecco tutti i punti della manovra

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Dopo aver trovato i 29 miliardi necessari a scongiurare l’aumento dell’IVA, Conte ha annunciato le riforme previste dalla manovra.

È stata approvata in questi giorni la Nota di aggiornamento al DEF (NADEF). Il DEF, presentato ad aprile, conteneva la descrizione sommaria delle intenzioni di spesa e delle previsioni di crescita e indebitamento del governo; mentre la nota di aggiornamento è stata approvata questa settimana.

L’ultimo DEF presentato dal ministro dell’Economia del primo governo Conte, Giovanni Tria, prevedeva sostanzialmente una crescita economica nulla e indicava che sarebbero state recuperate risorse per evitare l’aumento dell’IVA.

In questi giorni il premier Giuseppe Conte ha dichiarato di aver trovato le coperture mancanti, circa 29 miliardi di euro, per evitare l’aumento dell’IVA. Ma non basta: ha anche chiesto al Parlamento la fiducia su 29 punti programmatici.

Cosa è previsto nella manovra economica

L’obiettivo principale del Documento di economia e finanza è quello di ridurre il cuneo fiscale, oltre ad abbassare le aliquote dell’IVA. Un programma che non potrà essere portato a termine nel primo anno; l’intento, tuttavia, è quello di impostare le riforme per la modernizzazione del Paese: digitalizzazione, semplificazione burocratica, svolta verde per orientare il sistema verso l’economia circolare e proteggere l’ambiente.

Altro punto della manovra economica, il Family Act, per mettere ordine a tutta la selva di agevolazioni e tax expenditures a favore delle famiglie. L’idea prevede anche la creazione di un codice, con misure in grado di agevolare le persone affette da disabilità. E si parla anche di una riforma del lavoro, con l’introduzione di un salario minimo, pur restando il problema della rappresentanza sindacale e dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi del lavoro.

Lotta all’evasione fiscale

Il reperimento dei fondi avverrà, secondo quanto affermato da Conte, tramite la lotta all’evasione fiscale: verranno inasprite le pene ai grandi evasori ma lo strumento più efficace riguarda l’incentivo all’utilizzo della moneta elettronica e i trasferimenti digitali.

Secondo quanto si legge nel testo della nota di aggiornamento del DEF, i fondi arriveranno da “misure di efficientamento della spesa pubblica e di revisione o soppressione di disposizioni normative vigenti in relazione alla loro efficacia o priorità”. Inoltre verranno introdotte “nuove misure di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, nonché interventi per il recupero del gettito tributario anche attraverso una maggiore diffusione dell’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili”.

Disattivazione dell’aumento dell’IVA

Nel documento si indica anche che si avrà la completa disattivazione dell’aumento dell’IVA e si riportano cifre sulla crescita, con il deficit stimato in calo all’1,8% nel 2021 e all’1,4% nel 2022. “Negli ultimi 12 mesi le previsioni di crescita del PIL hanno subito continue revisioni al ribasso, portandosi allo 0,1 per cento nel 2019 e allo 0,6 per cento nel 2020, a fronte rispettivamente dell’1,5 per cento e dell’1,6 per cento stimati nella Nadef 2018”.

Verrà fissata un’IVA più alta per i pagamenti in contanti e più bassa per i pagamenti con sistemi tracciabili, come carte di credito e bancomat.

Già previsto per inizio anno il cosiddetto “Bonus della Befana”, che farebbe rientrare nelle tasche dei consumatori fino a 475 euro per spese fino a 2.500 euro.

Abbassamento del cuneo fiscale

Tra i provvedimenti, prevista anche la riduzione del “cuneo fiscale”, ovvero della differenza tra quanto spende per ogni lavoratore un’impresa e quanto il lavoratore percepisce in busta paga. La forbice verrà abbassata dello 0,15 per cento del PIL nel 2020, e dello 0,3 per cento nel 2021 (pari a circa 2,7 miliardi di euro nel 2020 e a circa 5,4 miliardi nel 2021).

Le dichiarazioni del ministro dell’Economia

“Il nuovo governo è stato formato con rapidità e si è trovato a dover aggiornare il Def e impostare l’imminente sessione di bilancio in tempi strettissimi” ha dichiarato in una nota Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia dell’esecutivo. “Siamo convinti di poter imprimere un cambio di passo alla politica economica già con la prossima legge di Bilancio e che si sia aperta un’opportunità di disegnare riforme incisive e preparare un vero rilancio dell’economia italiana“.