Legge Sabatini 2021: come funziona quest’anno

La misura Beni Strumentali, meglio conosciuta come legge Sabatini 2021, contiene diverse novità rispetto alla sua prima versione che risale al 1965. Oltre a ciò, tiene conto anche della crisi economica del 2020 che ha colpito l’Italia in seguito alla diffusione del Covid-19. In questo articolo si accennerà alle origini e agli scopi di questa misura. Dopodiché si procederà a evidenziare gli ultimi cambiamenti in merito riportati nella legge numero 178 del 2020, meglio nota come la Legge di Bilancio 2021. Alla fine, sarà incluso un esempio pratico dell’applicazione della nuova legge. E si indicheranno le scadenze che bisognerà rispettare per poter godere dei benefici di questa nuova misura legislativa.

Come nasce la legge

Armando Sabatini, membro della Camera dei deputati e sottosegretario di Stato, è stato il responsabile dell’emanazione della legge numero 1329 che porta il suo nome. L’obiettivo di questa misura era quella di incentivare le piccole e medie imprese alle innovazioni tecnologiche all’epoca vigenti. Ma non solo. Si invitava le stesse sia ad acquistare dei macchinari con un tasso agevolato che a vendere delle macchine sia utensili che di produzione. La mola e il tornio sono delle macchine utensili. La raddrizzatrice per pezzi metallici è invece una macchina di produzione. Tale operazione di vendita veniva assistita da privilegio con pagamento dilazionato, oppure da riserva di proprietà (fonti: IlSole24Ore e Confindustria Bergamo).

Il predecessore della legge Sabatini 2021, risalente al 2020, è stato emanato col Piano Nazionale Industria 4.0. Infatti, ha permesso a molteplici aziende, in particolar modo le Piccole e medie imprese, di acquisire dei macchinari 4.0, per poter diventare maggiormente competitive sul mercato. Le aziende che operano nei settori finanziari e assicurativi non potevano invece beneficiarne. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha rinnovato questa normativa fino al 2025. Proprio nel 2020, l’ha finanziata nuovamente con 105 milioni di euro. Dal 2021 al 2024, si occuperà di stanziare 97 milioni per ogni anno. Nel 2025, 47 milioni. Si stima una spesa totale di 540 milioni di euro (fonte: Italiaonline per Aziende).

Quali sono le novità nel 2021?

Per cominciare, il governo Draghi, tramite il Decreto Semplificazioni, ha deciso di rifinanziare la legge Sabatini 2021 con 370 milioni di euro. Oltre a questo, le imprese che ne beneficeranno potranno servirsene per comprare dei nuovi macchinari, attrezzature e impianti di produzione. Ma potranno anche acquistare dei software, degli hardware e delle tecnologie digitali. In aggiunta a ciò, l’erogazione di questo contributo in un’unica soluzione si estenderà a tutte le Piccole e medie imprese. In precedenza, questa erogazione valeva unicamente per gli investimenti che ammontavano fino ai 200.000 euro. L’importo minimo d’investimento dovrà essere di almeno 20.000 euro. E tuttavia, si possono effettuare delle operazioni di leasing (fonte: Gruppo Delbarba Consulting).

Le Piccole e medie imprese beneficiarie della misura dovranno avere la sede operativa in Italia ed essere iscritte al Registro delle Imprese. Ma non possono trovarsi in una situazione di difficoltà economica. Né essere in uno stato di liquidazione volontaria. Per “liquidazione volontaria”, si intende una condizione in cui lo scioglimento di una società non causa la sua estinzione in automatico. Non possono nemmeno essere soggette a procedure concorsuali come il fallimento, la liquidazione coatta amministrativa, il concordato preventivo e l’amministrazione straordinaria speciale. Fatte salve le eccezioni accennate in precedenza, possono usufruire di questa legge le aziende appartenenti a qualunque settore produttivo. Dall’agricoltura al turismo, dalla pesca alla ristorazione (fonte: Societaria).

Esempi e scadenze

Ecco un esempio dell’applicazione di questa legge. Un’azienda che beneficia di questa misura riceve un contributo a fondo perduto tramite un bonifico sul proprio conto corrente bancario. Questo bonifico contiene una somma pari all’ammontare degli interessi calcolati nell’arco di 5 anni. Gli interessi rimborsati consisteranno in un contributo pari al 7,7% rispetto all’investimento. Se si spendono 100.000 euro, il rimborso che ci si aspetta di ricevere sarà 7.700 euro. E per quanto riguarda il contributo maggiorato per i macchinari tecnologici di industria 4.0? Ci si può aspettare un contributo aumentato del 10,09%. In questo caso, a fronte della stessa spesa di 100.000 euro, il rimborso sarà di 10.090 euro (fonte: ContributiRegione.it).

In base alla legge Sabatini 2021, le banche che hanno prenotato i contributi entro il 2 giugno dovranno solo aspettare che le loro domande vengano accolte. Quelle che hanno inviato la richiesta di prenotazione dei contributi dal 2 giugno al 1 luglio dovranno ripresentare la suddetta richiesta dal 2 luglio. Questo perché il periodo precedentemente indicato è un periodo di sospensione (fonte: PMI.it). Il termine ultimo per la presentazione della richiesta di prenotazione dei contributi è il 31 dicembre 2021 (fonte: sito del Ministero dello sviluppo economico). Non è escluso che in tempi successivi questa scadenza verrà prorogata. Specialmente se la misura riceverà ulteriori finanziamenti in futuro, così come stabilito in precedenza.

Si può cumulare questa legge con altri Bonus?

La legge Sabatini può essere soggetta alla cumulazione con altre disposizioni di sostegno alle aziende. Come il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, oppure il Fondo centrale di garanzia MCC. Tuttavia, le imprese che considereranno questa specifica soluzione dovranno sottoporsi a una verifica approfondita dei requisiti da parte del Ministero dello sviluppo economico, sulla base dell’articolo 17, comma 6, del Regolamento dell’Unione Europea numero 651 del 2014, oppure dell’articolo 95, paragrafo 1, del Regolamento dell’Unione Europea numero 508 del 2014. Si effettuerà infatti una distinzione tra le aziende che operano in settori diversi dalla pesca e dall’agricoltura e quelle che invece operano nei settori della pesca e dell’acquacoltura (fonte: Incenteasy).

Legge Sabatini 2021: conclusione

In base alla legge, il tasso è pari al 2,75%, quando si effettuano degli investimenti ordinari. 3,575%, se si effettuano degli investimenti in tecnologie e in sistemi di tracciamento dei rifiuti (fonte: ConferserFIDI). In futuro non è escluso che questo governo, o i governi successivi, modificherà nuovamente questa disposizione modificando questo o altri suoi aspetti. È dunque possibile che le aziende che al momento non ne possono beneficiare ne usufruiranno dopo la prossima rettifica. Ma in un periodo in cui molte imprese stanno trasferendo le proprie attività all’estero, è improbabile che il requisito di operare sul suolo italiano verrà modificato. Specialmente quando si sta facendo così tanto per rilanciare l’economia locale.