Compressore: a cosa serve e quale scegliere
Guida alla scelta di un compressore per la propria attività.
Se state pensando di acquistare un compressore per la vostra attività dovrete innanzitutto capire come funziona un compressore e a cosa serve, in modo da identificare quello che risponde meglio alle vostre esigenze. Conoscere le diverse tipologie di compressori esistenti in commercio, le loro caratteristiche e funzionalità, vi aiuterà nella scelta del vostro compressore ideale, mentre per quanto riguarda il canale in cui acquistare potrete optare per le aste giudiziarie online per risparmiare qualcosa sull’acquisto.
I compressori possono dividersi in due grandi famiglie:
- compressori volumetrici, in cui la compressione è data da movimenti meccanici ben definiti;
- compressori dinamici, dove la compressione si ha per via della velocità che si riesce a imprimere sul corpo.
Di compressori in commercio ce ne sono davvero tanti, ma prima di approfondire le diverse tipologie, vediamo a cosa serve esattamente un compressore.
Compressore: cos’è e a cosa serve
Un compressore è un macchinario che viene utilizzato per comprimere un gas o un vapore (tramite l’energia meccanica), così da generare una “forza”. È possibile utilizzare il compressore per svariati utilizzi, che vanno dal campo professionale all’hobbistica e al fai-da-te.
Un utilizzo molto diffuso è quello legato al gonfiaggio delle gomme dell’auto, del camper o della moto. Questa è l’applicazione tra le più richieste per il compressore, soprattutto in campo hobbistico quando si ha l’esigenza di gonfiare le ruote non appena ve ne è la necessità, piuttosto che recarsi in una stazione di servizio attrezzata. Naturalmente un compressore è molto utile anche per il gonfiaggio di altri oggetti gonfiabili come palloni, gommoni, materassini, ecc.
Un ulteriore utilizzo riguarda la verniciatura: per questa operazione, naturalmente, è necessario che il compressore sia dotato di un particolare tipo di pistola, l’aerografo. L’uso del compressore per verniciatura è molto diffuso per il modellismo o magari per dipingere un’intera parete.
Un compressore può essere utilizzato anche per eseguire le sabbiature, ovviamente per questo tipo di operazione occorrono i modelli più potenti.
Ulteriori utilizzi riguardano la potatura delle piante o la raccolta delle olive, la pulizia del pc e di altri meccanismi difficili da pulire con i classici prodotti utilizzati per la pulizia.
Insomma, un compressore può servire a molti scopi e sicuramente è una macchina essenziale anche da tenere in casa per i lavori domestici.
Compressore a secco
Il compressore ad aria senza olio o compressore a secco è utilissimo per eseguire piccoli lavori in casa perché evita di correre il rischio che il compressore possa macchiare il pavimento. Con il compressore ad aria senza olio si ha la tranquillità di poter eseguire qualunque tipo di lavoro evitando di macchiare, inoltre non ha bisogno di manutenzione, al contrario dei compressori ad olio. In più, i compressori a secco, a parità di caratteristiche, garantiscono un costo inferiore rispetto agli altri modelli lubrificati, anche se quelli impiegati in ambito medicale potrebbero avere un costo maggiore.
Tra i modelli più interessanti si trovano quelli senza serbatoio, più silenziosi, che si adattano a diversi utilizzi e, in particolar modo, sono l’ideale per chi intende utilizzarli in pasticceria.
Compressore ad olio
Un compressore ad olio proprio per la presenza dell’olio rispetto a un compressore a secco garantisce prestazioni superiori e può essere utilizzato facilmente anche nei lavori più impegnativi. Inoltre i compressori ad olio sono anche più silenziosi.
Uno svantaggio da tenere in considerazione è legato alle possibili perdite di olio durante la lavorazione e l’aria inquinata che produce (non andrebbe infatti impiegato in ambienti chiusi). Comporta anche una maggiore manutenzione: l’olio infatti va sostituito dopo 500 ore e controllato dopo 300 ore di utilizzo. Occorre quindi capire bene come funziona un compressore ad olio e i suoi principali svantaggi prima di scegliere se acquistarlo.
Compressore ad aria portatile
Se cercate un compressore da portare ovunque un compressore portatile è irrinunciabile. I modelli di compressori portatili sono più piccoli e leggeri, pertanto permettono di essere trasportati facilmente.
Un altro vantaggio è rappresentato dal prezzo: i compressori ad aria portatili sono decisamente più accessibili e possono essere acquistati anche da chi non ha un budget consistente.
Un compressore portatile può essere a batteria o elettrico: quello a batteria è privo di fili pertanto non avrete bisogno di collegare il cavo ad una presa di corrente. Con un compressore portatile elettrico, invece, avrete sempre bisogno di una fonte energetica per azionare il macchinario. Ma avrete anche una maggiore continuità di lavoro rispetto ai modelli a batteria, in cui generalmente l’autonomia è limitata a 60 minuti circa.
Compressore a vite
Un compressore a vite è un macchinario costituito da due rotori elicoidali. La compressione avviene tramite la rotazione di queste viti. Il fluido entra attraverso la valvola di aspirazione e viene catturato negli spazi tra i lobi dei rotori e il cilindro. Il volume del fluido si riduce e, di conseguenza, vi è un aumento della pressione. Il fluido compresso viene così espulso attraverso lo scarico del gruppo pompante. La compressione determina una diminuzione di temperatura del fluido in uscita, per cui viene realizzata una refrigerazione finale ad acqua o aria.
Il funzionamento di un compressore a vite è sicuramente più semplice rispetto ad altri compressori, il rendimento meccanico è superiore e dunque questo tipo di compressore può essere utilizzato per applicazioni medio-grandi.
Nella scelta di un compressore a vite bisognerà considerare la sua capacità e la pressione in uscita.
Compressore a pistone
Un compressore a pistone utilizza uno o più pistoni per comprimere un gas.
All’entrata e all’uscita di ogni pistone si trova una valvola di non ritorno, una di aspirazione e una di mandata. Durante la corsa di andata del gas, il pistone aspira il gas ad una certa pressione, mentre al suo ritorno lo comprime attraverso un movimento alternativo. All’uscita del gas viene aperta la valvola di scarico e il fluido compresso viene espulso attraverso la mandata. La compressione può avvenire da un solo lato del pistone o su entrambe le facce.
I compressori a pistone possono essere montati su serbatoio e in questo caso vengono utilizzati per basse pressioni. Per ottenere capacità maggiori possono essere muniti di più pistoni, mentre per ottenere pressioni più elevate si sceglieranno dei compressori a pistone multi-stadio.
Un compressore a pistone viene utilizzato sia nell’industria che nei lavori pubblici. Nel primo caso, si sceglierà un compressore a pistone stazionario, nel secondo caso un pistone portatile.
Come scegliere un compressore
Abbiamo visto che esiste un’ampia gamma di compressori professionali, che possono essere utilizzati per gli impieghi più svariati, dalla verniciatura, all’imballaggio, alla pulizia, e per diversi settori, dall’industria alimentare e metallurgica, all’automotive.
Ogni compressore possiede caratteristiche diverse e specifiche per i diversi settori, per cui è importante capire quale utilizzo intendete farne prima di acquistarne uno.
In commercio si possono trovare moltissimi modelli di compressori e, indubbiamente, trovare quello più adatto alle proprie esigenze, a un prezzo che sia anche abbordabile, non è semplice.
Per questo, un’opzione da prendere in considerazione è quella di partecipare a un’asta giudiziaria telematica: qui è possibile cercare il modello di compressore che ci serve, valutarne le caratteristiche leggendo le descrizioni pubblicate online e fare un’offerta per comprare il compressore più adatto. I prezzi sono sicuramente inferiori rispetto a quelli di mercato, essendo macchinari che derivano da fallimenti e procedure concorsuali, pertanto è possibile concludere un affare e acquistare un compressore a basso costo.