Ristori 2022: quali saranno gli aiuti alle imprese in difficoltà?

Anche nel 2022 ci sarà bisogno di una nuova iniezione di liquidità da parte del governo per sostenere le imprese italiane in difficoltà. Sale da ballo e discoteche, piscine, parchi tematici, piccoli esercenti e ristoratori, parchi divertimento. Sono solo alcuni dei settori economici italiani che godranno, nel 2022, dei nuovi ristori.

La platea dei beneficiari che godrà dei ristori 2022 viene selezionata verificando quali siano i settori d’impresa che hanno subito uno stop a causa della crisi sanitaria. Il raggio d’azione degli aiuti imprese covid-19 già esistenti si allarga e si introducono nuovi aiuti imprese pandemia.

Tuttavia i tempi in cui era possibile usufruire di ristori su larga scala sono oramai passati. Infatti, per il 2022, i fondi messi a disposizione dal governo Draghi ristori sono più esigui, rispetto a quelli messi a disposizione dallo Stato italiano a inizio crisi sanitaria. I fondi a disposizione per le attività economiche danneggiate, sono di circa 1,5 milioni di euro. Tali ristori, infine, verranno destinati ad alcuni settori economici specifici quali:

  • Sale da ballo e discoteche che hanno sofferto la chiusura, fino a gennaio 2020 per effetto delle norme contenute nel “Decreto Natale”;
  • Le attività impegnate nel settore del commercio al dettaglio che nel 2019 hanno fatturato fino a due milioni di euro;
  • Le attività di gestione di: parchi tematici, acquari, parchi zoologici o geologici;
  • Le imprese che esercitano la loro attività come: organizzazione di eventi e cerimonie, ristorazione e hotellerie, aziende di catering, bar e piscine;
  • Associazioni e circoli sportivi.

Decreto sostegni ter. Contributi a fondo perduto

Il flusso di denaro maggiore, previsto dal Decreto Ristori del 2022, sarà destinato alle attività che hanno dovuto chiudere i battenti fino al 31 gennaio 2022. In questa maniera il Governo italiano ha recuperato una misura già esistente, rifinanziandola con una dotazione pari a circa 20 milioni di euro. Inoltre il nuovo decreto riconosce, a queste stesse imprese, un’altra agevolazione: la sospensione dei versamenti.

Queste saranno relative a:

  • Alle ritenute alla fonte, cui fanno riferimento gli articoli 23 e 24 del decreto n°600 del Presidente della Repubblica del 29 settembre ’73;
  • Delle trattenute relative all’addizionale Comunale e Regionale operati come sostenuti d’imposta e relativi al mese di gennaio 2022;
  • I versamenti afferenti all’IVA che vanno in scadenza a gennaio del corrente anno.

Il testo del Decreto fissa la scadenza di tale agevolazione al settembre di questo anno.

Decreto Ristori 2022 contributi a fondo perduto per gli esercenti al dettaglio

Il Ministero dello Sviluppo Economico, il MISE, ha recentemente confermato l’istituzione di un: “Fondo per il rilancio delle attività di commercio al dettaglio“. Le risorse messe a disposizione dal nuovo Decreto Ristori ammontano a circa 200 milioni di euro.

I principali requisiti in basi ai quali è possibile ottenere questi fondi sono:

  • Avere un ammontare di ricavi, per l’anno fiscale 2019, non superiore a 2 milioni di euro;
  • Svolgere attività di commercio a dettaglio la cui classificazione corrisponde ai codici ATECO del 2007;
  • Aver riportato una riduzione di fatturato, per l’anno 2021, non inferiore al 30% rispetto ai fatturati dichiarati nel 2019;
  • Avere la sede legale sul territorio nazionale e risultare regolarmente iscritte al Registro delle Imprese;
  • Non essere sottoposte a procedure di fallimento o liquidatorie;
  • Non avere una situazione di difficoltà economica per l’anno fiscale 2019;
  • Non essere oggetto di sanzioni interdittive.

Questa nuova misura dei ristori rientra nel quadro complessivo degli aiuti di Stato. La domanda per riceverli va presentata al MISE e non all’Agenzia delle Entrate. Sarà, infatti il Ministero per lo Sviluppo Economico che gestirà l’erogazione dei fondi e fornirà i dettagli utili sulle modalità d’accesso a questi ristori.