Quanto vale un brevetto?

quanto vale un brevetto

Stimare il valore di un brevetto, come si procede?

A volte un’azienda si trova nella condizione di dover effettuare una personale perizia di stima di un brevetto, una sorta di valutazione economica che viene eseguita per differenti motivazioni. Può dipendere ad esempio da episodi di compravendita dei suoi attivi immateriali, da fusioni, da concessioni di specifiche licenze, da acquisizioni, da fattori che interessano la contabilità interna o la raccolta immediata di capitale. Il calcolo del valore di un brevetto non si ottiene però in maniera univoca ma può seguire diverse strade, a volte anche in parallelo, ecco perché in questo articolo verranno trattati vari aspetti che possono aiutare l’imprenditore o il comune cittadino a farsi un’idea più approfondita dell’argomento. Si parlerà nello specifico di:

  • Cosa c’è da sapere sui brevetti
  • Differenti approcci per la valutazione dei brevetti
  • Qual è il valore di un brevetto e su quali parametri ci si può basare?

Cosa c’è da sapere sui brevetti?

Calcolare in modo corretto il valore di un brevetto è indispensabile sin dalle primissime fasi di vita del progetto. Questo poiché spesso chi riesce a dar vita a un’idea non dispone inizialmente di sufficienti fondi per svilupparla e deve perciò rivolgersi agli investitori. Sapere a quanto ammonta il valore reale e soprattutto potenziale di un brevetto consente sia di non incorrere in soggetti che vogliano approfittarsene sia di non creare false aspettative nei finanziatori. Detto ciò riuscire a brevettare un qualcosa significa poter sperare di guadagnare da questo una certa cifra negli anni a venire senza far niente di più. Tutto ha inizio in genere con un’idea, un’illuminazione attraverso cui venire a capo di una determinata problematica, o magari dal portare a compimento un progetto tecnologico rivoluzionario, dopo anni di duro lavoro. A questo segue la fase di verifica, ossia l’accertamento oggettivo dell’unicità di quell’idea e del fatto che nessun altro in precedenza l’abbia già sviluppata. Quando si è certi di aver pensato a qualcosa di totalmente nuovo si può procedere con la raccolta delle informazioni e dei documenti che saranno necessari alla registrazione del brevetto. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a uno o più mandatari professionisti, specializzati in questo campo, che sappiano gestire al meglio tutto l’iter burocratico connesso alla specifica domanda. Se tutti gli step vengono superati nel modo corretto e tutte le condizioni risultano soddisfatte si potrà ottenere un autentico Brevetto, che avrà validità in Italia, Europa o a livello mondiale a seconda della variante scelta. Non sempre infatti ha senso depositare un brevetto in tutto il mondo o nel continente, dipende dai casi e dalle tipologie. Il passo successivo è quello della produzione in larga scala e della diffusione dell’idea o del prodotto, ossia dell’attuazione vera e propria del progetto che, se andrà bene, inizierà a fruttare qualche guadagno. Non è un percorso facile e lungo un cammino di questo tipo si incontrano spesso delle insidie, comprese persone che remeranno contro il progetto o non crederanno nella buona riuscita della cosa. La parte più complicata è proprio quella del non mollare e di cercare di realizzare il sogno o magari, perché no, di vendere il brevetto. Anche in questo caso infatti è possibile ricavare un buon gruzzolo, soprattutto se l’intuizione di base è di valore. Nella più rosea delle previsioni una banale folgorazione potrebbe consentire al fortunato inventore di vivere per sempre di rendita, magari presso una ridente località balneare o come proprietario di un’enorme baita immersa nel verde dei boschi.

Differenti approcci per la valutazione dei brevetti

Quando ci si trova a dover effettuare il calcolo del valore di un brevetto non si utilizza sempre il medesimo procedimento ma si può ricorrere a sistemi differenti. A seconda delle circostanze si può infatti optare per alcuni tra i più comuni approcci, come il metodo:

  • dei costi, che per eseguire la stima del valore dello specifico brevetto va a considerare i costi affrontati dall’azienda per il suo sviluppo o quelli necessari alla sua acquisizione dall’esterno. Anche al tempo impiegato per dar vita al progetto deve essere attribuito un valore monetario;
  • reddituale, probabilmente il più diffuso, che considera il flusso dei redditi previsto in funzione del brevetto in esame, che sarebbe a favore del proprietario o dei proprietari;
  • sull’opzione, che considera alcuni parametri relativi a società quotate sul mercato;
  • del mercato, che considera il valore di specifiche transazioni comparative effettuate sul mercato, come può essere ad esempio la comparazione di due immobili simili ubicati nella medesima zona di riferimento. Ossia dal prezzo di vendita del primo si può in qualche modo dedurre quello del secondo.

Qual è il valore di un brevetto e su quali parametri ci si può basare?

Si procede a fare una perizia di stima di un brevetto sia quando si ha intenzione di sfruttare in modo diretto l’idea sia quando si preferisce venderla al miglior offerente. In entrambi i casi la cifra finale deve risultare perlomeno consona, altrimenti o non si otterranno i fondi necessari a svilupparla o non si riuscirà a concludere la vendita. In questa fase non devono perciò entrare in nessun modo i sentimenti, poiché è ovvio che l’ideatore tenderà a dare un valore maggiore alla sua creatura di quanto in realtà abbia. È perciò opportuno basare i propri calcoli sui metodi descritti in precedenza al fine di fornire delle prove tangibili della qualità dell’idea e delle sue potenzialità a creare guadagni concreti in futuro. I tre più utilizzati sono l’Income Approach (indicato nel paragrafo precedente come metodo reddituale), il Cost Approach (metodo dei costi), il Market Approach (metodo del mercato). Quando possibile si tende addirittura ad utilizzare tutte le suddette metodiche al fine di ottenere un range di prezzi tra i quali fare una sorta di media da proporre come prospetto ai potenziali investitori. Si parte in genere da una base, come accade nelle aste, dalla quale poi ci si può muovere verso valori maggiori. Una buona idea riesce spesso a strappare un buon prezzo, tutto sta nel saper padroneggiare al meglio i tanti strumenti di calcolo a disposizione, perciò è sempre bene rivolgersi ad esperti che sappiano affiancare l’ideatore durante le varie fasi di stima e di compravendita. La trattativa può concludersi in tempi brevi o in più sedute, dipende soprattutto dalla presenza di validi capisaldi durante l’esposizione del progetto, dal saper negoziare nei dovuti modi e dalla disponibilità dei vari finanziatori.