Prestiti alle imprese: come funziona il Decreto Liquidità?
Decreto Liquidità: misure straordinarie per erogare i finanziamenti a favore delle imprese.
Il Decreto Liquidità dispone nuove modalità di accesso al credito per piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e professionisti che possono godere di un accesso agevolato ad un fondo di circa 200 miliardi.
L’emergenza sanitaria Covid-19 ha inflitto un duro colpo all’economia nazionale. Le misure di distanziamento sociale hanno lasciato a casa milioni di lavoratori. Le attività non considerate fondamentali per il fabbisogno attuale sono state costrette a spegnere i motori: chi non ha potuto convertire la produzione a favore di dispositivi sanitari e prodotti alimentari è stato costretto a cedere il passo alla crisi. Studi professionali e piccole e medie imprese hanno dovuto interrompere le loro attività andando incontro ad una regressione economica che ha avuto pochi precedenti nella storia. Per garantire la sopravvivenza di tutte queste realtà, indispensabili per la ricchezza del paese, e tutelare i lavoratori, lo Stato ha messo in atto una serie di misure straordinarie per fronteggiare la crisi e favorire le aziende.
Il Decreto Legge dell’8 aprile 2020 n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese (…)” è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 94 dell’08/04/2020 e contiene tutte le norme che disciplinano categorie e procedure attivate a favore di imprenditori e lavoratori.
Come si articola il Decreto?
Il Decreto Liquidità contiene tutte le norme approvate dal Consiglio dei Ministri e riguarda i seguenti aspetti:
- sostegno dello Stato per quanto riguarda la concessione di prestiti;
- adeguamento del Golden Power;
- proroga delle scadenze fiscali previste per aprile e maggio.
Ma vediamo nel dettaglio ogni misura intrapresa.
Prestito alle imprese garantito dallo Stato al 100%
Sace, una società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in accordo con le banche concederà ad imprenditori e professionisti finanziamenti complessivi per circa 200 miliardi di euro: di questi 30 miliardi sono destinati esclusivamente a piccole e medie imprese, lavoratori autonomi, professionisti e titolari di partita IVA. Questa normativa è conforme a quella europea in tema di aiuti di Stato e soddisfa i criteri di concessione del credito stabiliti dalle banche e dagli istituti di credito nazionali e internazionali. Le garanzie dello Stato sono correlate alle caratteristiche dei beneficiari secondo la seguente classificazione:
- garanzia al 90%: le realtà imprenditoriali con meno di 5.000 dipendenti e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro accedono ad una copertura del 90% del finanziamento richiesto e godono della garanzia con una procedura semplificata che però non solleva le banche dalla necessità di attuare tutte le procedure di verifica prima di procedere all’erogazione del prestito;
- garanzia all’80%: riservata alle attività con oltre 5000 dipendenti e un fatturato compreso tra 1,5 e 5 miliardi di euro;
- garanzia al 70%: destinati ai fatturati superiori ai 5 miliardi di euro;
- garanzia non superiore al 25% del bilancio dell’anno 2019 o al doppio dei costi sostenuti per il personale dell’azienda.
Proroga delle scadenze fiscali
La proroga delle scadenze fiscali è uno degli altri benefici contenuti nel Decreto: interessa tutte le attività attive sul territorio. Si può beneficiare di questo provvedimento indipendentemente dalla richiesta di prestito. Queste proroghe riguardano:
- la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi fino al 30 maggio: aziende, autonomi e professionisti che non hanno avuto, nel 2019, guadagni superiori a 50 milioni di euro e hanno subito una decurtazione minima dei ricavi del 33% nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto a marzo e aprile 2019, possono attivare questa sospensione senza incorrere in sanzioni e interessi. I pagamenti relativi a questo periodo andranno saldati entro il 30 giugno 2020 in unica rata oppure in 5 rate mensili di uguale importo (a decorrere dal mese di giugno) ;
- la sospensione del pagamento dei contributi e delle tasse anche per i titolari di partita IVA con guadagni fino a 50 milioni di euro che possono dimostrare un calo del fatturato di almeno il 33%. Possono accedere alla stessa misura coloro che hanno superato la soglia dei 50 milioni di euro di fatturato ma possono dimostrare perdite pari almeno al 50% nei mesi di marzo e aprile. Anche in questo caso, le somme dovute dovranno essere saldate entro giugno 2020 in un’unica rata o in cinque rate a partire da giugno;
- sospensione delle procedure dell’Agenzia delle Entrate: tutte le misure di riscossione o pignoramento che si concretizzano nella riscossione coattiva o nel pignoramento dei conti correnti o di un quinto dello stipendio vengono sospese;
- prolungamento del basso regime per la Pubblica Amministrazione: viene prorogata fino al 15 maggio la scadenza dei procedimenti amministrativi ovvero le concessioni, permessi e autorizzazioni resteranno validi fino al 30 settembre.
Misure per la ripartenza
La causa primaria della crisi economica e dell’interruzione di tutte le attività produttive è derivata dalla necessità di mettere in atto delle misure di distanziamento sociale e dall’impossibilità di attuare tempestivamente provvedimenti di sanificazione dei luoghi di lavoro. La ripartenza delle attività produttive pone l’accento sulla necessità di sanificare e rendere idonei gli ambienti di lavoro. Aziende, esercizi commerciali e studi professionali devono dotarsi di tutti i dispositivi idonei per tutelare la salute dei lavoratori e degli utenti. Per questa ragione, il Decreto Liquidità riserva un bonus del 50% per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, visiere di protezione, tute, occhiali, detergenti e disinfettanti) e di strumenti per garantire il mantenimento della distanza di sicurezza (barriere e pannelli protettivi) e l’igiene dei luoghi di lavoro. Le spese sostenute fino al 30 dicembre 2020 sono soggette ad uno sconto del 50% sul credito di imposta fino ad un importo massimo di 20.000 euro.
Tutele per i prodotti italiani
Il Decreto Liquidità rafforza per un anno l’efficacia del Golden Power varato nel 2012 per agevolare i prodotti italiani e il mercato nazionale. Esso viene esteso a settori nuovi come quello alimentare, alla sanità, alle banche e alle assicurazioni. Lo Stato si riserva la possibilità di intervenire in settori strategici come l’approvvigionamento di derrate alimentari o l’acquisto di tecnologie che possono rivelarsi determinanti nell’affrontare l’emergenza.
Foto: Secolo D’Italia