Opportunità per il food: bonus e finanziamenti
Buone notizie per i professionisti del food, che potranno contare su possibilità di finanziamento agevolato, nonostante il Bonus Digitale Plus abbia chiuso definitivamente le iscrizioni per il bando nazionale.
Sembrava infatti non ci fosse più la chance di accedere a bonus e finanziamenti per gli imprenditori di questo settore, ma in loro aiuto sono giunti i Bandi Internazionalizzazione e i Voucher digitalizzazione.
L’obiettivo degli incentivi è proprio quello di permettere agli imprenditori emergenti di espandere il proprio brand a livello internazionale, permettendo così al Made in Italy di continuare a dominare il mercato riguardo ad alcune categorie di prodotti d’eccezione.
Inoltre, vista la direzione digitale di ogni aspetto della vita quotidiana, anche il comparto del food deve adeguarsi e far sentire la propria presenza sui media, proponendo un nuovo modello di pubblicità efficace, fatto di social, di interazione con gli utenti e di fidelizzazione dei follower.
L’auspicio è che questo miglioramento in chiave moderna avvenga sia a nord sia a sud, dove spesso le realtà locali sono maggiormente restie al cambiamento, pure a causa della mancanza di fondi per trasformare le proprie idee in realtà.
In questo articolo troverai quindi le migliori agevolazioni in termini di finanziamenti che puoi richiedere, in base alle tue necessità e al tipo di impresa che desideri concretizzare.
SIMEST: bando per fiere ed eventi 2024
Fino al completo esaurimento dei fondi, questo bando nazionale erogherà contributi e sovvenzionerà fiere ed eventi per tutto il 2024.
L’apertura del bando risale al 27 luglio 2023, ma ancora oggi è possibile ottenere finanziamenti se si posseggono determinate caratteristiche.
I destinatari delle agevolazioni sono le imprese, in particolare le micro, piccole e medie, senza considerare la loro forma sociale o le dimensioni.
Un aspetto essenziale è possedere la sede legale in Italia, ma è sufficiente anche che sul territorio sia posta la sede operativa.
Possono partecipare al bando quelle imprese che prendono parte a fiere ed eventi di tipo internazionale, dimostrando la propria presenza con stand e padiglioni.
Tra le spese che sono ammesse all’interno del bonus troviamo il costo dell’espositore fieristico e il rimborso del viaggio, comprensivo dello spostamento e del soggiorno presso il luogo in cui si tiene la manifestazione.
Inoltre, possono essere inserite anche le spese relative all’allestimento dell’esposizione, alla pubblicità e al marketing, come ad esempio pannelli esplicativi e brochure che raccontano dell’attività.
Infine, è previsto un bonus pure per l’iscrizione all’evento, in quanto sono diverse le realtà emergenti da nord a sud che magari non riescono a farsi conoscere come dovrebbero perché impossibilitate a partecipare alle fiere internazionali per mancanza di fondi.
Per quanto riguarda le agevolazioni che è possibile ricevere, è necessario distinguere tra finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
Nel primo caso, si concorre fino a un massimo del 50% del progetto o delle attività che si intende compiere, sempre compatibili con l’internazionalizzazione dell’industria italiana del food.
Nel secondo caso, invece, l’incidenza massima del contributo a fondo perduto è del 10% dell’importo stabilito, fino a un massimo di 100.000 euro.
Complessivamente, gli aiuti che un’impresa italiana del food può ricevere partecipando a questo bando è pari al 70% delle spese ammissibili.
Per inoltrare la propria richiesta è necessario visitare il portale SIMEST, dedicato ai finanziamenti, compilando l’apposita sezione riservata al bando.
Il consiglio è di affrettarsi se si possiedono i giusti requisiti, poiché il bando sarà attivo fino ad esaurimento dei fondi e si tratta di un’ottima occasione per fare un salto a livello internazionale.
Bandi e finanziamenti a livello regionale: quali contributi richiedere?
Regione Lombardia
Il nord Italia è attivo nello sviluppo del settore del food italiano, proponendo una serie di iniziative che possano far uscire le piccole, medie e micro imprese dalla realtà regionale, a favore di un respiro maggiormente internazionale.
In tal senso, la regione Lombardia si è mossa con un bando aperto il 22 novembre 2023, che rimarrà in vigore fino al 16 novembre 2024.
I destinatari sono numerosi, a partire dalle PMI per arrivare alle piccole imprese a media capitalizzazione, passando per le associazioni prive di scopo di lucro, per alcuni enti pubblici, per i Comitati e per le fondazioni legate al food.
Il bando prevede agevolazioni e rimborsi a fondo perduto per la gestione dell’evento e della maggior parte delle spese afferenti.
Ad esempio, il bonus prevede la locazione degli spazi per gli stand, l’allestimento completo della merce, il pagamento del personale sul posto e le attività pubblicitarie legate al marketing.
Ovviamente tutte le spese sostenute dovranno essere specificate all’interno di un rendiconto preciso, che ha un importo minimo di 2.500 euro e uno massimo di 20.000 euro.
Non tutti quelli che parteciperanno al bando potranno però ottenere il contributo a fondo perduto, in quanto prima dovrà essere stilata una graduatoria determinata da un punteggio.
Il massimo che è possibile ottenere in base alle caratteristiche della propria impresa è 160 punti.
Regione Piemonte
Anche la Regione Piemonte ha deciso di promuovere un bando per il settore del food, attivo dallo scorso 7 luglio 2023 fino al 31 luglio 2024.
I destinatari sono sempre le piccole medie imprese tradizionali e quelle a media capitalizzazione, ma questa volta che presentino progetti atti a migliorare la digitalizzazione e la tecnologia della propria azienda.
Osservando il panorama internazionale, infatti, ci si è resi conto che il gap tra l’Italia e le altre realtà internazionali, in termini di food, non è certamente la qualità del prodotti o la presenza di eccellenze, delle quali il nostro Paese è ricco.
A mancare al Belpaese, a livello regionale e nazionale, è soprattutto la modernizzazione dei sistemi e la capacità di farsi conoscere e apprezzare tramite i social e i media digitali.
Guardando al futuro, con il suo Bando la Regione Piemonte accoglie i progetti riguardanti l’adozione di software e programmi moderni, aggiungendo tecnologia alle aziende e personale qualificato in tal senso.
Lo scopo è promuovere lo sviluppo di e-commerce pari a quelli internazionali, che sappiano come coinvolgere e conquistare clienti su larga scala, migliorando la logistica, gli ordini e il controllo del magazzino.
Si tratta di metodi per rendere più funzionali le attività, senza che queste perdano la propria identità, inserendo anche elementi di robotica e Intelligenza Artificiale per velocizzare le operazioni più meccaniche.
Inoltre, in questo bando sono comprese anche le spese ammissibili che riguardano la sostenibilità e la trasformazione dell’azienda in una realtà rispettosa del territorio e con minore impatto ambientale.
Ad esempio, sono sovvenzionati i progetti riguardanti l’adozione di prodotti ecosostenibili e biologici, la partecipazione a un’economia circolare grazie al riciclo e soprattutto l’uso di macchinari e apparati più efficienti in termini energetici, che sfruttino le risorse rinnovabili e pulite, come quelle eoliche o solari.
Infine, all’interno delle spese ammissibili, che devono essere rigorosamente dettagliate con apposita documentazione, è consentito inserire quelle riguardanti la sicurezza sul lavoro, una tematica delicata che attualmente è all’attenzione dell’opinione pubblica anche per casi di cattiva gestione e informazione.
Pertanto, vi rientrano i costi di formazione del personale e l’adeguamento dei sistemi aziendali alla normativa nazionale ed europea attualmente vigente.
All’interno di questo bando distinguiamo due tipologie di finanziamenti: il primo è a tasso zero, per un importo massimo pari al 70%, il secondo è a fondo perduto, ma valido esclusivamente per le PMI.
L’importo massimo fissato per il contributo è piuttosto elevato per essere di tipo regionale, arrivando a una soglia di 3.000.000 di euro.
Per procedere con la presentazione della domanda, in attesa che sia poi stilata una graduatoria, o anche solo per raccogliere informazioni, dovrai accedere a Webtelemaco di InfoCamere, nella sezione Servizi e-gov e poi Contributi alle imprese.
Il sistema è guidato, semplice e intuitivo, da completare correttamente entro la data di scadenza per evitare di perdere una grande occasione per modernizzare e digitalizzare la propria azienda, attuando una svolta in senso sostenibile.
Voucher Internazionalizzazione: come funziona il bando
Veniamo finalmente a un bando promosso dalla Regione Puglia, mostrando come anche il sud del Paese sia intenzionato ad apportare un miglioramento in senso moderno quando si parla di imprese legate al food.
Parliamo di una regione nella quale non mancano certamente le eccellenze enogastronomiche, che però non sono spesso sfruttate e pubblicizzate nella maniera corretta e le aziende faticano così ad imporsi a livello internazionale.
Il bando è attivo dal 14 dicembre 2023 al 30 novembre 2024, destinato solo alle micro e piccole imprese che operano in provincia di Lecce, restringendo il campo a quelle che hanno sede legale o operativa sul posto da almeno 12 mesi prima della presentazione della domanda.
Il tutto dovrà essere dimostrato tramite l’iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA di Lecce.
Non parliamo di un finanziamento, ma di un vero e proprio voucher pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un tetto massimo di 6.000 euro.
Tramite questo bonus è possibile pagare l’iscrizione alle fiere internazionali, oppure adeguare il proprio sito web e i sistemi informatici inserendo lingue straniere in base al mercato al quale maggiormente ci si riferisce e allargando così i propri orizzonti.
Inoltre, rientrano nelle spese ammissibili anche l’ottenimento di specifiche certificazioni per esportare una categoria o un singolo prodotto, così come i costi per la consultazione di professionisti e per ottenere una consulenza esperta in termini di marketing internazionale e digitalizzazione.
Lo scopo è far crescere e soprattutto tutelare il proprio brand anche all’estero, allargando la propria fetta di clienti e attuando una politica pubblicitaria che non faccia risultare il marchio troppo settoriale o riservato a un pubblico solo nazionale.
Presentare la domanda è piuttosto semplice, in quanto basta accedere al portale web della CCIAA di Lecce, affrettandosi in quanto le richieste saranno valutate in ordine di arrivo e fino a che i fondi non saranno del tutto esauriti.
Specifichiamo che per l’iscrizione alle fiere il contributo varia in base alla posizione: nella regione Puglia è pari a 1.500 euro, in Italia a 3.000 euro e nel resto del mondo a 6.000 euro.