Le agevolazioni per startup innovative

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Guida alle agevolazioni fiscali per chi investe in startup innovative.

Alla base della nascita di una startup troviamo, solitamente, un’idea brillante e innovativa, la soluzione di un bisogno che appare, d’un tratto, chiara e facilmente monetizzabile. Arriva allora il momento di agire e conoscere i passi necessari ad avviare una startup. Una volta individuata la propria idea di business, infatti, il passaggio successivo è quello relativo ai costi di avvio e alla burocrazia per la costituzione della propria impresa. 

Avviare una nuova impresa può sembrare costoso e difficile da realizzare. Eppure, oggi sono tante le agevolazioni previste per la costituzione e lo sviluppo di startup innovative in Italia. Alcuni di questi vantaggi sono stati chiariti dal recente Dm del 7 maggio 2019, che ha specificato l’ambito applicativo e le condizioni per beneficiare delle agevolazioni fiscali. Non tutte le misure sono note a chi intende avviare una startup, ecco perché è utile fare chiarezza su alcuni aspetti:

  • startup innovative cosa sono;
  • cosa si intende per innovazione;
  • startup innovative requisiti;
  • procedura di costituzione di una startup;
  • vantaggi e agevolazioni fiscali per startup.

Startup innovative cosa sono

Le startup innovative sono state introdotte con il Decreto Crescita 2.0 startup Italia, che le ha definite come:

  • Società di capitali costituite anche sotto forma di cooperativa;
  • Società per azioni;
  • Società in accomandita per azioni;
  • Società a responsabilità limitata anche nella forma di s.r.l. semplificata o s.r.l. a capitale ridotto, o come Societas Europea, SE aventi sede fiscale in Italia, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.

Le Societas Europea (SE) è un nuovo tipo di società per l’esercizio dell’impresa con una forma giuridica sopranazionale e di cooperazione tra le imprese che operano all’interno del mercato comune, per questo sono soggette a regole di base del diritto comunitario indipendenti dai diritti nazionali, validi ai soli fini fiscali, di concorrenza e crisi d’impresa.

Possiamo dunque definire una startup innovativa come una società di capitali di diritto italiano, costituita anche in forma cooperativa, o società europea avente sede fiscale in Italia, che possiede determinati requisiti e ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Cosa si intende per innovazione

L’economista austriaco Joseph Schumpeter fu il primo a teorizzare il concetto di “innovazione”. L’innovazione è intrinsecamente legata all’impresa e al sistema economico, e si sostanzia con l’introduzione nel mercato di un prodotto nuovo, o di nuovi processi, tecniche, organizzazione del lavoro che abbattono i costi di produzione e aprono nuovi mercati.

L’innovazione è in grado di modificare lo scenario di un ciclo economico e generare valore, per l’impresa e per i suoi clienti. Le startup sono dunque espressione della cultura dell’innovazione intesa come la capacità di modificare lo scenario economico e generare valore.

Startup innovative requisiti

Quali sono, allora, i requisiti necessari per poter classificare una società come “startup innovativa”?

Perché possa definirsi innovativa il nostro ordinamento all’art. 25 del decreto Crescita richiede che:

  • dalla costituzione della società e per i successivi 24 mesi, i soci, persone fisiche, devono detenere il 51% di azioni o quote e diritti di voto;
  • possono accedere alla startup le società costituite che non operano da più di 48 mesi;
  • le società devono avere la loro sede principale in Italia;
  • il valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro;
  • la società non deve distribuire o aver distribuito utili;
  • la società deve avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • la società non deve essere costituita a seguito di una fusione, scissione societaria o di una cessione di azienda o di ramo di azienda.

Inoltre le startup innovative devono rispettare alcuni criteri:

  • le spese per la ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori del 20% rispetto all’importo sostenuto tra il costo e il valore della produzione. Non rientrano in questi costi le spese per l’affitto o l’acquisto di beni immobili mentre possono essere considerate le spese per la sperimentazione di nuovi prodotti e servizi, prototipi e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi del personale e dei consulenti esterni, le spese legali sostenute per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. L’ammontare delle spese totali deve essere assunto tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della startup innovativa;
  • deve impiegare una forza lavoro altamente specializzata che ha svolto o sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure che sia in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero. Tale forza lavoro, assunta in qualità di dipendenti o collaboratori esterni, deve costituire una percentuale uguale o superiore ad 1/3 del personale già assunto;
  • la società deve essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno un brevetto relativo ad un’invenzione industriale, biotecnologica o relativa ai semiconduttori e alle varietà vegetali.

Vantaggi e agevolazioni fiscali per le startup

Dalla creazione di una startup innovativa derivano tutta una serie di vantaggi e agevolazioni fiscali, tra cui:

1) Esenzione Imposta di Bollo e Diritto di Segreteria per l’Iscrizione nel registro delle Imprese: per l’avvio dell’impresa non è necessario pagare l’imposta di bollo e i diritti di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese e il diritto annuale alle Camere di Commercio; 

2) Detrazione Irpef 19% sulle spese per un investimento massimo detraibile di 500mila euro per periodo d’imposta, da mantenere per almeno 2 anni;

3) Credito d’imposta del 35%: agevolazione per l’assunzione di personale altamente qualificato fino a una soglia massima di 200mila euro annui per ogni impresa;

4) Contratti di lavoro rinnovabili: in deroga a quanto stabilito dalla Riforma del Lavoro, i contratti a tempo determinato dopo 36 mesi per le società ammesse alle startup, possono rinnovare per ulteriori 12 mesi;

5) Crowdfunding: ovvero la possibilità di raccogliere fondi attraverso piattaforme online, in base alla normativa Consob.

6) Incentivi fiscali per investimenti da parte di privati o società in startup innovative con benefici maggiori per startup a vocazione sociale. 

7) Internazionalizzazione attraverso il sostegno dell’Agenzia ICE: che si occupa della promozione all’estero delle imprese italiane e del Desk Italia, ossia, offre assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, eventuale ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali e attività volta a favorire l’incontro delle startup innovative con investitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale di espansione;

8) Remunerazione con strumenti finanziari della startup innovativa e dell’incubatore certificato: per le Start Up innovative è stato introdotto un regime fiscale e contributivo di favore per i piani di incentivazione basati sull’assegnazione di azioni, quote o titoli similari ad amministratori, dipendenti, collaboratori e fornitori delle imprese startup innovative e degli incubatori certificati. Il reddito derivante dall’attribuzione di questi strumenti finanziari o diritti non concorrerà alla formazione della base imponibile, sia a fini fiscali che contributivi. In questo modo, viene facilitata la partecipazione diretta al rischio di impresa, ad esempio attraverso pagamenti in stock option, anche per collaboratori esperti (esempio, il commercialista), con agevolazioni fiscali.

Startup innovative: procedura di costituzione

Una volta verificato il possesso dei requisiti richiesti, è possibile iscriversi alla sezione speciale del Registro delle imprese riservata alle startup innovative e accedere alle agevolazioni fiscali e alle semplificazioni burocratiche previste.

Il passaggio successivo riguarda la costituzione della startup e la compilazione dell’atto e dello statuto. In questi documenti vanno indicati, rispettivamente: data e luogo, almeno un sottoscrittore, denominazione, sede, capitale sociale, conferimenti, chiusura esercizi tipo di amministrazione, spese e tasse, allegati, richiedente – ovvero nome, cognome e codice fiscale del soggetto che provvederà alla registrazione fiscale del modello -, autenticazione opzionale (per eventuale pubblico ufficiale). Per lo statuto, si aggiungono: oggetto, durata, aumento di capitale, strumenti finanziari, quote di partecipazione al capitale sociale, trasferimento quote di partecipazione, eventuale quota di un socio deceduto, gestione recesso di un socio, possibilità di esclusione di un socio, modalità di adozione delle decisioni dei soci, anche attraverso quorum deliberativi, preavviso in giorni delle adunanze del consiglio di amministrazione, casi di scioglimento della società.