Green Logistic: una supply chain a basso impatto ambientale

Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità ha assunto un ruolo chiave nello sviluppo di molte aziende. L’ambito della catena di approvvigionamento, nello specifico, ha rivolto le proprie ricerche verso strumenti e tecnologie che mirano certamente a rendere i suoi processi più efficienti ma anche a ridurre gli sprechi e le emissioni, e ad avere un impatto più positivo sull’ecologia.

La supply chain si sta mostrando particolarmente interessata e adattabile alle tendenze innovative a basso impatto ambientale. Sono diverse, infatti, le soluzioni sostenibili che sono già state implementate con successo nelle principali macro-aree aziendali di questo settore. Noi di Industrial Discount ti forniamo di seguito un quadro generale delle soluzioni che più stanno catturando l’interesse delle industrie che vogliono investire a favore dell’ecologia, e per migliorare processi come:

  • gestione del magazzino
  • packaging
  • trasporti e catena distributiva

Leggi qui il nostro approfondimento sui nuovi finanziamenti per investimenti a basso impatto ambientale previsti dalla Sabatini Green.


Il magazzino sostenibile

Tra i terreni più fertili per l’implementazione di tecnologie moderne e rispettose dell’ambiente troviamo sicuramente il magazzino, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei materiali e dei consumi energetici.

Le innovazioni applicabili in quest’area spaziano da quelle più intuitive e mirate alla riduzione dei consumi elettrici, come l’utilizzo delle illuminazioni a LED o d’impianti che sfruttano al meglio la luce naturale, a quelle più sofisticate e avveniristiche dei robot.

L’automazione, infatti, è sempre più capace di soddisfare le esigenze relative ai processi di gestione di magazzino e di aumentare qualità e quantità di produzione. Allo stesso tempo, risponde positivamente alla necessità di minimizzare i costi di produzione e le emissioni di sostanze e gas nocivi.

I robot, effettivamente, non consumano molta elettricità e sono programmati per lavorare in tutte le condizioni. Non necessitano di ambienti particolarmente luminosi, né di una temperatura specifica. Possono funzionare perfettamente in locali bui, freddi o caldi senza bisogno d’impianti di climatizzazione o illuminazione, mantenendo comunque puntualità e precisione nelle operazioni.

L’automazione all’interno della supply chain è rappresentata principalmente dai cosiddetti robot AMR (Autonomous Mobile Robot). Si tratta di robot autonomi capaci di movimentare carichi al posto degli operatori umani. I vantaggi nell’utilizzo di tali tecnologie stanno nella precisione e nell’efficienza di stoccaggio.

Un robot AMR, infatti, riesce a movimentare e riporre carichi di peso e dimensioni molto elevati a una distanza di soli 20 centimetri l’uno dall’altro e fino a un’altezza di quasi 4 metri. In questo modo, tutto lo spazio disponibile in un magazzino viene sfruttato in maniera ottimale.

L’impatto positivo di ciò sta nella diminuzione della domanda di spazi di stoccaggio: se le aziende riescono a ottimizzare tutti gli spazi già in loro possesso, non sarà necessaria la costruzione di altri edifici, con una drastica riduzione dell’inquinamento e dei consumi che un cantiere porterebbe.

Approccio circolare al packaging

L’affiancamento delle tecnologie di automazione a un cambiamento nell’approccio relativo agli imballaggi e al packaging condurrebbe le aziende a fare un ulteriore passo verso la sostenibilità ambientale. Gli imballaggi, infatti, pur essendo uno strumento importante e strategico di un’azienda, sono causa di enormi sprechi. Una volta utilizzati divengono generalmente rifiuti, e dunque un’ulteriore incombenza ambientale da gestire.

Modificare il ciclo di vita di un imballo significherebbe essenzialmente:

  • utilizzare materiali ecosostenibili e a basso impatto ambientale
  • adottare i principi dell’economia circolare.

Quest’ultima sostiene:

  • il riciclo dei materiali
  • il riutilizzo degli imballi già usati, se ancora in condizioni accettabili
  • l’uso di materiali resistenti e appositi che si deteriorano solo dopo diversi impieghi.

Oltre a contribuire alla riduzione degli sprechi, l’economia circolare rappresenta un’efficace possibilità di risparmio sui costi per le aziende.


Leggi qui il nostro approfondimento sul Green New Deal, istituito per le imprese che adottano processi di economia circolare


La sostenibilità nei trasporti

All’interno dell’ambito dei trasporti, la sostenibilità è una tematica particolarmente poliedrica. Qui, infatti, rientrano sia il tema dei gas di scarico dei veicoli, notoriamente nocivi per l’ambiente e le persone, sia quello relativo all’inquinamento acustico.

Per un trasporto sostenibile, di certo l’utilizzo di veicoli che funzionano a idrogeno o a bio-metano oppure di veicoli elettrici rappresenta la soluzione ottimale. Queste tecnologie, tuttavia, non sono ancora molto diffuse e soprattutto risultano spesso poco pratiche per il trasporto di grossi carichi e lunghe percorrenze.

Alternativamente, è possibile però adottare delle strategie di ottimizzazione dei trasporti, facendo sì che:

  • tutte le percorrenze siano a pieno carico
  • il numero delle consegne periodiche venga diminuito
  • i dati relativi a trasporti e consegne siano visibili e facilmente accessibili in ogni momento, in modo da intervenire prontamente in caso di problemi
  • evitando i trasporti su strada e utilizzando quelli marittimi e ferroviari.

Una buona collaborazione tra i clienti e i fornitori interessati è ovviamente alla base per l’attuazione di questo tipo di strategie, ma è sicuramente necessaria per una riduzione di costi ed emissioni.

Il futuro della supply chain

Attuare un modello di gestione logistica che sia ecocompatibile per molte aziende è già diventato un obiettivo chiave.

L’approccio adottato dai business nei confronti delle tematiche ambientali diventerà parte integrante della strategia, dell’immagine e della loro reputazione. A oggi sono già numerose le attività che hanno scelto d’implementare filiere più corte e trasparenti in tema di sostenibilità e responsabilità.

Il futuro prevede una collaborazione più sistematica tra aziende ed enti territoriali che possano indirizzare le prime verso processi e best practice in linea con gli obiettivi sull’ambiente.

Una catena di approvvigionamento sostenibile apporta, infatti, numerosi vantaggi:

  • consente di ridurre la possibilità di danni e controversie
  • minimizza inefficienze delle attività produttive
  • permette una miglior cooperazione tra le parti coinvolte
  • rende le informazioni affidabili e trasparenti, grazie alle filiere più corte
  • migliora l’immagine aziendale.

Essa non è solo una possibilità, ma anche una necessità per le aziende, che nei prossimi anni dovranno implementare nuove strategie per gestire:

  • lo sfruttamento eccessivo delle risorse attuato nei decenni passati, che oggi si riflette in una scarsità di materie prime e in un forte aumento dei loro costi
  • la crescente consapevolezza dei consumatori, che ora richiedono più trasparenza riguardo ai prodotti che acquistano
  • i nuovi regolamenti in fatto di emissioni e consumi.

Sarà dunque necessario prevedere l’implementazione d’innovazioni sostenibili all’interno dei propri processi logistici e modificare le attività produttive, in modo da minimizzare problemi e ritardi e ottimizzare costi e trasporti.


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