Bonus fiere per le imprese: domanda da settembre per ottenere il contributo a fondo perduto

Un nuovo bonus per le imprese si prospetta all’orizzonte: il settore interessato è quello delle imprese. Ma in cosa consiste e come attuare la procedura?

Che cos’è il Bonus Fiere per le imprese

Varato dal Mise per incentivare le imprese che partecipano alle fiere internazionali in qualità di rappresentanti del settore italiano, il bonus consiste in un contributo di 10.000 € per tutte le manifestazioni che intercorrono nell’intervallo tra il 16 luglio 2022 e il 31 dicembre 2022. Dopo un periodo di forte crisi derivante, soprattutto, dallo stop forzato dal Covid-19, l’incentivo era un argomento forte già con l’articolo 25 bis del Decreto Aiuti, poi convertito in legge. Questo bonus è indirizzato unicamente alle imprese registrate in Italia e che partecipano alle fiere indicate dal calendario fieristico ufficiale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Le imprese devono essere iscritte al Registro delle Imprese e rientrare nei settori di artigianato, industria o agricoltura e operare in Italia. L’importo coprirà al 50% le spese sostenute, mentre i fondi stanziati raggiungono il tetto massimo di 34 milioni di euro.

Quali sono i criteri per accedere al bonus?

Le società interessate dovranno richiedere l’autorizzazione alla partecipazione all’evento ed essere esenti da eventuali sanzioni interdittive (ad esempio mancata restituzione di un finanziamento) o altre situazioni che ostacolano il beneficio. Altri requisiti sono l’aver finanziato da sole la partecipazione a un dato evento, dover sostenere le spese per una manifestazione prossima, non essere vicine al fallimento o alla liquidazione, non aver avuto altri bonus o incentivi similari ed essere a conoscenza di quali siano le spese rimborsabili previste dal bonus.

Quali sono le spese rimborsabili?

Le spese che potranno essere sostenute grazie al bonus sono:

  • allestimento dello stand espositivo, a partire dai materiali fino ai costi sostenuti per l’allacciamento energetico e/o idrico;
  • affitto dello stand espositivo, incluse eventuali assicurazioni e costi extra legati alla fiera;
  • stoccaggio degli oggetti e dei materiali da esporre;
  • spese di trasporto per i campionari;
  • spese per la pulizia dello stand espositivo;
  • noleggio di macchinari e attrezzature audio-visive utilizzate durante la manifestazione, anche acquistate all’asta;
  • pagamento di hostess, stewart, interpreti e qualsiasi altro professionista a supporto dell’impresa;
  • eventuale spesa per il catering qualora fosse incluso un buffet;
  • spese per promozione e pubblicità come volantini, flyer, cataloghi, ecc.

Il Bonus Fiere non rimborsa tutto ciò che concerne tasse e imposte.

Come ottenere il bonus

Per ricevere la possibilità di rientrare tra i beneficiari sarà necessario inviare una domanda online, nella sezione Buono Fiere. La compilazione delle istanze telematiche partirà dal 9 settembre 2022 e finirà il 30 novembre 2022, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 17.00. L’iter burocratico è il medesimo di altri bonus emanati finora: invio della domanda telematicamente con allegata una PEC dell’impresa richiedente e le coordinate bancarie su cui verrà versato l’incentivo. In un tempo breve, il Mise riceverà la richiesta e, se i requisiti verranno soddisfatti, i beneficiari verranno contattati mediante la mail PEC indicata. Prima che la data di scadenza si avvicini, dovranno chiedere i rimborsi elencando le spese sostenute comprovate da fatture e documentazione completa. Qualora mancassero dei passaggi o dei documenti, l’incentivo non verrà accreditato. Qualora l’esito fosse positivo, la cifra arriverà sul conto del beneficiario entro la fine del 2022. Questo è uno dei pochi bonus in cui il termine delle domande precede gli eventi presi in causa: ciò avviene perché in un primo step l’impresa invia la richiesta e in un secondo momento allega la documentazione comprovante. Un’altra caratteristica interessante è l’assistenza alla domanda, ovvero: a partire dal 7 settembre alle ore 10.00, le imprese potranno effettuare delle verifiche sulla domanda, con il fine di capire preventivamente se i requisiti tecnici siano soddisfatti o ci sia bisogno di implementare con altre certificazioni.

Il Bonus Fiere è revocabile?

Esistono delle agevolazioni che sono tra loro cumulabili, il Bonus Fiere non fa parte di questo gruppo. Non solo è possibile richiedere una tantum ma non è nemmeno cumulabile con altre agevolazioni pubbliche della stessa tipologia. Il Mise può, inoltre, revocarlo qualora subentrassero determinate situazioni come: dichiarazioni false, mancanza dei requisiti di accesso, mancato invio della documentazione comprovante le spese, sussistenza di cumulo, impossibilità di controllo delle spese da parte del Mise, mancato rispetto dei termini. Nei casi in cui l’agevolazione è stata concessa e, in un secondo momento il Ministero dichiarasse revocata la somma elargita, si provvederà al recupero con interessi e sanzioni secondo quanto decretato dalla Legge.

Conclusioni

Insomma, si prospetta un grande incentivo e una possibilità di ripresa per tutte quelle imprese che necessitano di partecipare alle fiere internazionali in modo da incrementare il fatturato e la loro visibilità. Il vantaggio è recuperare metà delle spese sostenute in pochi mesi e garantire un passo concreto per l’affermazione del brand.