Bonus agricoltura dedicato a specifiche categorie di coltivazione

Buone notizie per gli agricoltori, che ogni anno potranno richiedere e ottenere un bonus dedicato a una specifica categoria di coltivazione, dell’importo massimo di 784 euro per ogni ettaro di terreno che si possiede.
Questo è quanto previsto dalla PAC, acronimo di Politica Agricola Comune, che si è posta come obiettivo di equiparare i redditi inerenti il settore agricolo a quelli degli altri comparti industriali e imprenditoriali, notando una netta disparità.
Bisogna ovviamente dimostrare che la tipologia di coltivazione prescelta sia di alta qualità e che possa portare un reddito all’azienda e all’economia italiana, rispetto alle normali attività agricole che rimangono su rese ordinarie.
Entriamo più nel dettaglio e vediamo, quindi, di cosa si tratta e come ottenere un bonus annuale davvero utile allo sviluppo della propria azienda.

L’importanza dell’agricoltura nell’economia italiana

Nell’economia italiana, l’agricoltura è un settore trainante, grazie alla presenza di numerose aziende e produzioni d’eccellenza esportate in tutto il mondo.
Tra queste è impossibile non citare l’olio extra vergine di oliva, realizzato da nord a sud con caratteristiche peculiari che cambiano da regione a regione.
Proprio a tale prodotto viene data la priorità da parte del PAC, elargendo il bonus a quelle aziende che propongono coltivazioni qualitativamente elevate e un’ottima resa presente e in previsione futura.
Il bonus in questione può inoltre sommarsi ad altri aiuti e sgravi fiscali promossi dalle singole realtà locali, quindi, può essere utile consultare il portale dei bandi delle imprese agricole, per verificare periodicamente se sono presenti incentivi interessanti da poter ottenere per gli agricoltori.

Quali sono i bonus con pagamento diretto

Quali sono i bonus agricoltura con pagamento diretto

Titoli Base e pagamento accoppiato

I bonus agricoltura che abbiamo citato vengono emessi sotto forma di pagamento diretto, fino a un tetto massimo di 784 euro, divisi in diverse ecofasce in base alle caratteristiche dell’azienda che inoltra la domanda.
Il primo step è quello del Titolo Base, che viene riconosciuto a tutte le aziende e che varia in base all’annata e ai fondi stanziati.
Attualmente è stato promosso un piano di Titoli Bassi e Titoli Alti, come quelli destinati agli uliveti, per il periodo 2023-2027, con una media di 164,12 euro.
La previsione è di aggiungere l’ulteriore somma di 139,50 nel prossimi anni, presumibilmente entro il 2026.
Secondo il Regolamento Ue n.1151/2012, le aziende agricole possono poi ottenere un pagamento accoppiato di 116 euro ad ettaro, a patto che siano olivicoltori che operano all’interno dei sistemi di qualità ai sensi IIGG.
Prima di procedere con l’erogazione di questo bonus, ad ogni agricoltore è richiesto di presentare tutta la documentazione attestante la produzione secondo questi criteri.
L’obiettivo del pagamento accoppiato è favorire i produttori di coltivazioni DOP e IGP, sinonimo di qualità nel mondo ed essenziali per quanto riguarda l’export dei prodotti nazionali, incentivando la concorrenza e la competitività della diverse aziende.

Protezione delle api e inerbimento: bonus di fascia 2 e 5

Se un’azienda agricola sta avviando delle opere di inerbimento atte a migliorare la propria resa e il territorio in generale, può avere diritto a un bonus appartenente all’eco-schema 2.
Questo consente di ottenere un importo di 120 euro ad ettaro, senza però che siano eseguite operazioni meccaniche o vengano usati dei diserbanti chimici.
Le uniche attività permesse sono quelle di sfalcio, trinciatura e sfibratura, che regolano la lunghezza dell’erba e permettono di sfruttare molto meglio il terreno, recuperando il foraggio utile per l’alimentazione degli animali.
Se si ottiene il bonus dell’eco-schema 2 non è possibile avere nello stesso momento quello dell’eco-schema 5, che prevede lavori e attività per promuovere piante con interesse apistico, preservando gli insetti.
L’importo sale a 250 euro ad ettaro, dove nascono sia piante seminate sia spontanee, con il divieto di eseguire opere di sfalcio e trebbiatura quando germinano questi vegetali.
Durante la fioritura delle piante nettarifere e pollinifere, inoltre, non si possono usare diserbanti chimici o altri prodotti fitosanitari, che potrebbero incidere sull’ecosistema delle api in maniera negativa.
L’agricoltore deve poi dimostrare, per tutto l’anno, di usare tecniche di difesa integrata e di favorire la vita e lo sviluppo del mondo delle api grazie al lavoro sul proprio terreno.
Esiste tuttavia qualche deroga legata ai prodotti da utilizzare, in quanto sono ammesse solo determinate tipologie di fitosanitari in presenza di parassiti che possano distruggere le coltivazioni o le piante spontanee.

L’eco-schema 3 in difesa degli oliveti storici in zone di particolare interesse

L’obiettivo dell’eco-schema 3 è quello di tutelare il patrimonio paesaggistico e territoriale italiano, riferendosi in particolare agli oliveti storici.
Ai 220 euro ad ettaro previsti, si aggiunge una percentuale del 20% se le aree di riferimento sono Natura 2000 o Zvn, arrivando fino a 264 euro e sempre a seguito della presentazione di apposita documentazione.
Il minimo di piante che devono essere presenti in ogni ettaro sono 60, considerando una densità media inferiore alle 300 unità.
Tuttavia sono ammessi anche i terreni che prevedono fino a 400 ulivi per ettaro, i quali devono essere soggetti a particolari trattamenti periodici.
In primo luogo, è essenziale procedere con una potatura professionale ogni 2 anni, senza dare fuoco ai residui di potatura, per evitare di danneggiare il terreno e produrre emissioni inquinanti.
Inoltre, la coltivazione deve essere mantenuta numericamente costante, senza eseguire opere di eccessivo infoltimento e arrivare a sfruttare il terreno in modo intensivo.
Si tratta, infatti, di un patrimonio da preservare senza inaridire e impoverire il territorio, badando più alla cura degli esemplari per ottenere un olio di altissima qualità.

Come presentare la domanda per il bonus agricoltura

Come presentare la domanda per il bonus agricoltura

Tempistiche

I bandi per i diversi bonus agricoltura sono aperti da tempo, quindi, è possibile presentare la propria domanda per l’anno seguente.
Tuttavia, per continuare a godere degli stessi benefici anche nei 12 mesi successivi, è necessario inoltrare annualmente la richiesta, corredata di apposita documentazione e ogni volta validata ex novo.

Dove recarsi

La domanda per i bonus agricoli può essere fatta tramite gli sportelli regionali che hanno indetto i bandi, anche se non tutte le regioni possiedono delle sedi apposite.
In caso contrario, sono presenti sul territorio uffici di Agea, acronimo di Agenzia per le erogazioni in agricoltura, oppure centri CAA, che stanno per Centri di Assistenza Agraria.
In sede troverete esperti che vi aiuteranno nella compilazione della domanda e nel caricamento di tutti i documenti opportuni.

Che tipo di bonus agricoli è possibile richiedere?

Riassumendo tutte le possibilità che un agricoltore ha davanti a sé per i prossimi anni, vediamo quali sono i bonus da poter richiedere:

– Titoli Base, erogabili per tutti ma variabili in base alla tipologia di azienda, divisi in Titoli Alti e Titoli Bassi;
– pagamento accoppiato se si rientra nei sistemi di IIGG, per promuovere la produzione IGP e DOP con un importo di 116 euro a ettaro;
– eco-schema 2, del valore di 120 euro a ettaro, per opere di inerbimento senza macchinari e diserbanti chimici:
– eco-schema 3, riservato alla tutela del patrimonio paesaggistico e degli uliveti storici, di euro 220 con possibilità di ottenere un ulteriore 20% in base alla zona del terreno;
– eco-schema 5, di euro 250, per attività che incentivano lo sviluppo e la vita delle api, tramite la coltivazione di piante pollinifere.

Quali sono i vantaggi di ottenere un bonus agricolo?

Ottenere annualmente un bonus agricolo può essere essenziale per la crescita e lo sviluppo di alcune aziende, così da rimanere al passo della concorrenza e modernizzare i metodi di produzione.
Sono svarianti gli investimenti che è possibile compiere con questo denaro, riferiti a vari settori industriali.

Acquisto di mezzi e macchine agricole

L’agricoltura italiana raggiunge livelli d’eccellenza mondiale perché radicata al territorio e alla tradizione antichissima.
Tuttavia, per produrre quantitativi elevati, mantenendo la stessa qualità, è essenziale che le piccole e medie aziende attuino una modernizzazione dei sistemi di produzione, che passa essenzialmente dall’acquisto di macchinari agricoli di ultima generazione.
Questi possono essere utili nella lavorazione dei campi e dei prodotti, come accade ad esempio con la realizzazione di olio extra vergine di oliva IGP, che segue standard prefissati per mantenere il suo titolo.
Ottenere un bonus agricolo ogni anno può, quindi, consentire di rendere più efficiente la propria azienda, senza perdere il legame con il territorio e nel rispetto dell’ambiente.

Migliorare l’impatto ambientale e inquinante

Sono davvero tante le aziende che stanno attuando una svolta ecosostenibile, sensibili all’inquinamento del territorio e allo sfruttamento intensivo delle risorse non rinnovabili.
Per arrivare a questo ammirevole risultato, però, servono notevoli fondi, per rendere a norma e moderni stabilimenti antichi e mezzi di produzione ormai datati.
Lo scopo è limitare le emissioni dannose, inserirsi nel circuito del riciclo e sfruttare le risorse e le energie pulite, come quelle del vento e del sole.
In questo quadro si inserisce il divieto di utilizzare diserbanti chimici per ottenere i bonus, volto a preservare i terreni ed evitare che diventino eccessivamente inquinati.

Curare l’aspetto della sicurezza aziendale e della preparazione dei dipendenti

La sicurezza dei lavoratori è al primo posto in ogni azienda, a maggior ragione in una realtà agricola dove vengono usati macchinari pesanti e potenzialmente pericolosi.
Investire i soldi del bonus nel tema della sicurezza e della preparazione del personale è molto utile a limitare gli incidenti ed evitare chiusure dello stabilimento, che possono gravemente danneggiare il business, oltre che la salute delle persone.

Investire nella tecnologia agricola

Le nuove frontiere della tecnologia si stanno sempre più espandendo e la loro applicazione nel settore agricolo può divenire un valido aiuto per battere la concorrenza e sviluppare progetti e realtà interessanti.
Per fare questo serve il denaro dei bonus, così da acquistare macchinari e assumere personale di ricerca.


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