Agevolazioni 2022 in Italia: investimenti in blockchain coperti fino al 70%

Le agevolazioni 2022 per gli investimenti in blockchain

Sempre più aziende stanno investendo in blockchain, nella prospettiva di esporsi in una tecnologia che riguarderà tutti noi nel futuro e di una serie di investimenti volti a incentivarne l’utilizzo. Per blockchain si intende quella tecnologia che consente di gestire la rete informatica (inclusi dati e informazioni importanti) senza uno snodo centrale ma in maniera condivisa.

Le agevolazioni sono indirizzate a qualunque impresa che si occupi di:

  • ricerca industriale;
  • innovazione del processo;
  • sviluppo sperimentale;
  • innovazione dell’organizzazione.

Questi settori sono strettamente correlati allo sviluppo di nuove tecnologie e della blockchain in particolare. Non ci sono troppe limitazioni, eccetto che la società sia già registrata come impresa, e abbia costituito due bilanci al momento della richiesta dell’agevolazione.

I progetti presentati devono riguardare un’unita sul territorio nazionale e avere spese tra i 500.000€ e i 2.000.000€, non una cifra inferiore o superiore. Chi ha intenzione di richiedere gli incentivi in blockchain dovrà però ricordare che il progetto non deve essere già avviato ma attuato successivamente all’accettazione, con una tempistica che va tassativamente dai 24 ai 30 mesi.

L’agevolazione in blockchain servirà a pagare tutte le attrezzature anche di seconda mano per il personale, eventuali brevetti e licenze acquisite, consulenze vincolate al progetto. C’è quindi un ampio spazio di azione, sia dal lato teorico sia dal lato pratico offrendo quindi la possibilità di ampliare il progetto a seconda delle necessità.

L’obiettivo dell’incentivo del MISE è coprire buona parte delle spese, con una percentuale del 70% per la spesa industriale, del 45% per lo sviluppo industriale e del 50% per tutto ciò che riguarda l’innovazione del processo e dell’organizzazione.

Come funziona l’invio della domanda

Per fare parte della rosa di utenti che usufruirà dell’agevolazione è necessario presentare la domanda dal 21 settembre 2022 collegandosi al sito di Infratel. I tempi burocratici preventivati saranno più celeri del previsto quindi le parti interessate devono organizzarsi per tempo per fare fronte ad eventuali richieste e di implementazione alla domanda già inoltrata. Il rischio è che non siano allegati i documenti necessari, vedendo sfumare la possibilità di ricevere l’incentivo.

Un altro consiglio è non ritardare troppo l’invio della domanda, in quanto non si tratta di un’agevolazione con fondi illimitati per cui nel momento stesso in cui finiranno verrà chiuso lo sportello, dando precedenza all’ordine cronologico con cui sono pervenute le richieste. Se un’impresa non ha tutte le carte in regola e una documentazione completa, potrebbe pagare caro l’invio di una domanda ritardataria. Il fondo ha un budget di 45 milioni di euro, strutturati in modo che 25 milioni siano destinati a tutte le strutture che si occupano di intelligenza artificiale, 10 milioni per la tecnologia riguardante la blockchain e altri 10 milioni per la tecnologia IoT.

Perché occuparsi di blockchain?

Sempre più aziende, anche molto famose, decidono di cambiare rotta e investire in blockchain. Perché? Il motivo è da addurre al trend, ovvero l’ultima tendenza di utenti e professionisti spinti dalla voglia di guadagnare senza rischiare troppo come con le criptovalute. Questa tendenza ha incrementato l’interesse verso le aziende che se ne occupano, facendo luce un settore abbastanza scoperto e che merita di essere costruito, anche mediante l’utilizzo di agevolazioni.

IBM, ad esempio, sta creando da anni soluzioni blockchain per aziende come Walmart con il fine di aumentare la sicurezza della rete alimentare. Microsoft intende, invece usare il sistema blockchain per la creazione di nuove identità digitali, invitando i propri utenti a seguire un percorso online per capire come funziona questa tecnologia con lo scopo di utilizzarla in futuro. Anche il colosso dei pagamenti online PayPal ha optato per la creazione di servizi dedicati a criptovalute e blockchain, cercando nuove soluzioni finanziarie per i propri clienti.

Come funziona la blockchain?

Il funzionamento di una blockchain può sembrare molto complesso ma in realtà è più semplice di quanto appaia. Tutto parte da una transazione che induce un input con delle informazioni generali o private a seconda dell’asset scelto. Il blocco di informazioni è legato a un altro blocco formando una lunga catena che riporta ora e modalità che nessuno potrà alterare in quanto collegati tra loro. Tutti i blocchi che seguono verificheranno le informazioni del blocco precedente, dando quindi sostegno all’intera catena.

Il vantaggio è che nessuno potrà mai manomettere questa catena, forzarla o usarla indebitamente. La rete creata sarà inoltre fruibile come registro delle transazioni e solo gli utenti che fanno parte di quella catena potranno accedere e visionarne il contenuto. La conseguenza diretta è maggiore fiducia e sicurezza, minore spreco di risorse e protezione contro l’attacco di hacker informatici.

Non sorprende che sempre più aziende siano orientate verso la salvaguardia dei propri dati e verso un sistema che sarà la prassi nell’immediato futuro; per tale motivo le imprese specializzate in blockchain diventeranno molto richieste, specialmente per creare delle collaborazioni con le grandi aziende che ancora non hanno compiuto questo passo. Conviene muoversi presto e utilizzare gli incentivi per concretizzare questa realtà.