Contributi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese di moda: istruzioni sulla domanda

Per le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore della moda si avvicina una scadenza cruciale. Gli imprenditori che vogliono espandere il proprio business tessile o conciario hanno tempo infatti fino al termine massimo del 3 giugno 2025 (ore 12:00) per presentare la richiesta di accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti.

Nell’attuale Legge di Bilancio è stato introdotto un elemento importante per chi ambisca a svolgere un ruolo innovativo nel settore tessile e della conceria. Lo stanziamento di ben 15,5 milioni di euro, da intendersi nell’arco di un periodo compreso tra il 2025 e il 2027. Questo contributo offre diverse opportunità da cogliere. In particolare, per quanti dimostrano di essere interessati a impegnarsi in progetti di investimento che mirano alla crescita sostenibile nella filiera delle fibre tessili naturali e della concia. Secondo quanto previsto dalla Legge 206 del 27 dicembre 2023, sarà possibile usufruire di queste agevolazioni nel rispetto di determinati criteri. Quest’ultimi possono essere consultati sul portale di Invitalia, l’ente al quale deve essere presentata la domanda tramite procedura online.

Per aiutare le imprese interessate ad accedere ai contributi a fondo perduto e finanziamenti, esploreremo in questo articolo quali sono gli ambiti in cui deve rientrare il progetto, così come le istruzioni pratiche per compilare la domanda.

All’interno di questo approfondimento vedremo le informazioni utili per ottenere le agevolazioni per le imprese della moda.

Gli importi minimi e massimi coperti dal programma di finanziamento

I contributi a fondo perduto e i finanziamenti sono pensati per sostenere in maniera sostanziale tutte le attività che svolgono un ruolo chiave nell’ambito della ricerca.

Per definizione la moda rappresenta l’incontro tra genio, creatività, arte, marketing ed economia. Oltre a celebrare l’ingegno umano, la moda trova applicazioni pratiche sempre più interessanti, soprattutto per quanto concerne la rivisitazione dei materiali impiegati. Tra i criteri alla base dello stanziamento dei fondi destinati per imprese di moda rientra la sperimentazione per quel che concerne le fibre tessili utilizzate. L’obiettivo è quello di promuovere e fornire un supporto fondamentale a tutti coloro che contribuiscono all’innovazione e alla sostenibilità dei processi. I processi con i quali vengono trasformate le fibre tessili di origine naturale, in particolare per quelle ottenute attraverso processi di riciclo. Lo stesso vale per la concia della pelle, una tecnica la cui padronanza ha contribuito a fare della moda made in Italy una vera e propria eccellenza.

Tutte le attività che rispondono ai requisiti indicati sul bando possono presentare richiesta per prendere parte ai programmi di investimento per un valore di spesa ammissibile che ammonta ad almeno 30 mila euro e non supera i 200 mila euro.

In base all’importo degli interventi previsti vengono determinate due diverse modalità di sovvenzionamento. La distinzione è legata alla soglia dei 100 mila euro:

  • fino a un massimo di 100 mila euro si può presentare richiesta per contributi a fondo perduto per coprire il 60% della spesa
  • oltre i 100 mila euro e fino al limite stabilito è prevista la possibilità di stipulare un finanziamento a tasso agevolato per l’80% delle spese ammissibili

Le parole chiave: crescita, innovazione e sostenibilità

Sono due linee alle quali è possibile ispirarsi per prendere parte al programma.

Il filone denominato Crescita e Innovazione si rivolge in particolar modo a tutte le imprese che desiderano ottenere un sostegno economico per riuscire ad aumentare la loro capacità produttiva, a patto che rispettino criteri di sostenibilità fondamentali per lo scenario contemporaneo. Nel programma, si rivela essenziale indirizzare le spese sostenute grazie ai finanziamenti e ai contributi verso una concreta riduzione degli sprechi. Tutte le operazioni devono essere certificate da soggetti qualificati riconosciuti dagli enti di competenza. Chi sceglie di presentare la domanda può dare un impulso sostanziale alla propria capacità di produzione, compiendo al tempo stesso una scelta etica e sostenibile.

È proprio la Sostenibilità Ambientale la seconda linea di intervento che può essere scelta dai partecipanti nel momento della presentazione del progetto. In questo caso le spese ammissibili saranno volte a dotarsi di beni strumentali e a certificazioni ambientali di prodotto e di processo compatibili con un approccio eco-friendly. Un elemento di valore aggiunto sarà proprio mirato a valutare le imprese che si impegnano concretamente a incrementare l’utilizzo di fibre tessili di origine naturale, nonché di altri materiali di riciclo e di scarto di altre lavorazioni. Gli interventi di finanziamento si rivolgono a tutti coloro che, potranno svolgere un ruolo cruciale per eliminare gli sprechi, contribuendo in maniera attiva alla promozione di un’economia sempre più circolare e virtuosa.

A cosa devono essere destinate le spese?

Gli incentivi destinati alle imprese della moda possono essere rilasciate a tutti gli imprenditori che si impegnano a sostenere determinate spese. Ad esempio quelle mirate ad acquisire e implementare macchinari e strumenti in grado di migliorare e rendere molto più efficiente il ciclo produttivo. Nell’ambito della crescita dell’organico, le imprese possono vedere finanziate le spese da sostenere per ampliare il team includendo tecnici, ricercatori e altre figure professionali specializzate per aiutare nello sviluppo del progetto. In tal senso altre spese coperte dal programma di contributi a fondo perduto e finanziamenti sono quelle relative alla formazione del personale. Per quanto concerne gli strumenti software da implementare, possono essere sovvenzionati i costi relativi ai metodi per rendere più tracciabile la filiera. Inoltre, il programma di intervento offre agevolazioni per sostenere l’acquisto di brevetti oppure per acquisire le certificazioni di sostenibilità relative ai prodotti e ai processi.

Ricapitolando tramite elenco puntato andiamo a riassumere le diverse spese che possono essere coperte grazie ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti:

  • acquisto di impianti e strumenti con relativi costi per la posa in opera e il collaudo;
  • formazione delle risorse umane dedicate all’utilizzo dei macchinari fino a un massimo del 20% del bene ammesso all’agevolazione;
  • acquisto di brevetti e relative licenze d’uso oppure di nuove licenze software per la tracciabilità della filiera produttiva;
  • acquisizione della certificazione di sostenibilità per un determinato prodotto o per i processi;
  • entro un limite del 30% della somma delle voci precedenti possono essere infine sostenute spese connesse alle operazioni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sia per quanto concerne il personale sia per gli strumenti acquistati.

Cosa serve per inoltrare la domanda?

Tutte le micro, piccole e medie imprese che vogliono svolgere un ruolo attivo e soprattutto innovativo nel settore della moda, approfittando del programma ideato dal legislatore, devono essere in possesso di determinati requisiti. Gli investimenti che sono oggetto delle agevolazioni descritte nei paragrafi precedenti, infatti, possono essere accordati solo ed esclusivamente alle attività commerciali che dimostrano entro la data in cui viene presentata la domanda di essere in linea con alcuni requisiti formali:

  • l’azienda deve dimostrare una regolare costituzione e iscrizione con posizione attiva all’interno del Registro delle Imprese
  • deve svolgere almeno una delle attività che sono identificate con codici specifici della classificazione ATECO, ossia ATECO 13 (Industrie tessili) o ATECO 15.11 (Preparazione e concia del cuoio)


Dal punto di vista pratico, la domanda deve essere presentata sul portale di Invitalia, dove sono presenti ulteriori informazioni in merito alla metodologia e ai passaggi da seguire al fine di non commettere errori formali durante il processo. Come prima cosa si rivela necessario registrare l’impresa stessa all’interno del sistema.
Si tratta di un’operazione propedeutica e dunque indispensabile per presentare la domanda. Una volta completata con successo la fase di registrazione, i titolari delle attività commerciali possono seguire passo dopo passo la procedura online per formalizzare la richiesta degli incentivi.

Beautiful young woman sewing clothes with sewing machine.

Documenti da presentare e criteri di assegnazione dei fondi stanziati

È fondamentale tenere a mente la scadenza: solo le domande pervenute entro le ore 12:00 del 3 giugno 2025 verranno prese in considerazione. Per avere la certezza che tutto venga registrato accuratamente è consigliabile inoltrare la propria richiesta senza rimandare all’ultimo secondo. Per ultimare in maniera corretta la domanda, le imprese della moda che si candidano come potenziali beneficiarie devono avere a disposizione in fase di registrazione:

  • un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
  • la firma digitale correttamente autenticata;
  • una forma di identità digitale come SPID, CIE o CNS per avere accesso al portale.

Nella fase di presentazione della domanda verranno inoltre richiesti diversi documenti relativi alla propria attività imprenditoriale. Il DURC, ossia il Documento Unico di Regolarità Contributiva, che attesta lo status positivo riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate.
Nella sezione dedicata del portale Invitalia, ente che gestisce l’intera misura promossa dal legislatore, si possono approfondire le informazioni relative ai metodi di assegnazione. Come riportato sul sito, il criterio di stanziamento dei contributi seguirà una valutativa rigorosa, che risulterà in termini pratici.


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