Il Fondo impresa femminile da 40 milioni è operativo, pubblicato il decreto
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 dicembre, il decreto MISE contiene un pacchetto di agevolazioni per l’imprenditoria femminile. In realtà più che un pacchetto di agevolazioni si tratta di un fondo, 40 milioni di euro, che mira a sostenere, rafforzare e incentivare le imprese in “rosa”. I quaranta milioni di euro previsti dal fondo rientrano, comunque, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto, come detto rientra nel PNRR e s’inserisce pienamente nell’ambito della missione “Inclusione e Coesione”. Con l’attuazione della misura per la creazione del fondo impresa femminile in Italia si avviano le prime linee guida contenute nel PNRR. L’erogazione delle risorse stanziate è stato affidato a Invitalia.
Come funzione il Fondo Impresa Donna
Per garantire che il Fondo dispieghi al meglio la sua funzione, il Ministero dello Sviluppo Economico si avvarrà dei consigli e dell’attività del Comitato Impresa Donna. Scopo del fondo è quello di finanziare programmi d’investimento da realizzare nel termine massimo di due anni. Il tetto di spesa massimo è stato fissato a 250.000€ per le imprese di nuova costituzione. Mentre per le imprese già registrate il tetto di spesa massima arriva fino a 400.000€. Il decreto attuativo, inoltre, spiega quali interventi rientrano nel finanziamento previsto dal Fondo Impresa Donna. Di seguito, dunque vedremo quali sono gli interventi per i quali è possibile richiedere i finanziamenti a fondo perduti contenuti nella misura economica voluta dal Governo.
Ecco una breve sintesi degli interventi contenuti nel Fondo impresa femminile in Italia: 1)Contributi a fondo perduto per l’avvio d’imprese al femminile. In questo caso particolare attenzione è stata posta sulle Imprese Individuali. Insieme a queste, inoltre, si pone l’accento anche sulle Libere Professioni con una specifica attenzione alle attività avviate da donne disoccupate, indipendentemente dalla loro età. 2) Finanziamenti a tasso zero o agevolati. Misura volta a sostenere le imprese in rosa già avviate. 3) Incentivi per irrobustire le imprese femminile che si siano costituite da almeno 36 mesi. Tali incentivi verranno erogati sotto forma di fondo perduto. 4) Percorsi di assistenza Tecnico gestionali per attività di marketing e comunicazione.
A chi spettano le agevolazioni del Fondo Impresa Donna ?
Il fondo impresa femminile in Italia è destinato alle imprese femminili di nuova costituzione o a quelle preesistenti. Nello specifico le misure di sostegno si rivolgono a quattro categorie di beneficiari differenti: 1) cooperative e società di persone che abbiano almeno il 60% di quote rose nel board. Inoltre il decreto attuativo impone che gli amministratori legali abbiano la fedina penale immacolata. 2) Società di capitale il cui Consiglio d’Amministrazione sia costituito, per almeno due terzi, da donne. 3) Imprese individuali la cui titolare sia una donna. 4) Lavoratrici autonome che abbiano aperto la Partita IVA entro il termine massimo di 60 giorni dall’esito positivo fornito alla valutazione della domanda presentata, per ricevere le agevolazione economiche previste.
Sono ammesse a presentare domanda di finanziamento le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, le imprese agricole, le aziende che operano nei settori dei servizi, del commercio e del turismo. In questi casi i programmi d’investimento devono essere realizzati nel tempo massimo, e non oltre, di due anni. Il tetto massimo di spese accettato va da i 250.000 ai 400.000 euro. Gli incentivi erogati sono, infine, cumulabili con altre misure di sostegno o impulso alle imprese e previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel paragrafo successivo vedremo meglio quali sono i capitoli di spesa che il Fondo Impresa Donna accetta per l’erogazione dei finanziamenti previsti a sostegno delle attività in “rosa”.
Le spese ammissibili dal Fondo
Le agevolazioni presenti nel Fondo Impresa Donna possono essere usati per coprire i seguenti capitoli di spesa.: 1) macchinari, impianti e attrezzature nuovi. 2) Immobilizzazioni immateriali. 3) acquisto di servizi digitali, come il cloud, per la digitalizzazione delle imprese e delle loro attività gestionali e amministrative. 4) Per l’assunzione di personale dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato. L’assunzione deve essere avvenuta successivamente alla data di presentazione della domanda. Il personale in questione, ovviamente, deve essere impiegato nell’attività per la quale sono richieste le agevolazioni. Il Decreto, in ultimo, ha previsto un voucher di 5.000 euro da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa. Di questi 5.000 euro 3.000 possono essere usati per richiedere servizi specifici d’Invitalia.
Nel caso di persone fisiche, le spese ammesse sono quelle sostenute alla data di costituzione della società o all’data d’apertura della Partita Iva. Inoltre, il decreto attuativo per il Fondo impresa femminile in Italia prevede lo stanziamento di 6.2 milioni di euro per sostenere iniziative d’imprenditoria “rosa” nelle scuole e nelle Università. In questa maniera s’intende dare impulso e sostenere attivamente le attività orientamento e formazione verso percorsi didattici nelle discipline scientifiche e alle azioni di comunicazione. Il tutto nell’ottica di favorire una più ampia diffusione della cultura imprenditoriale declinata al femminile. Dopo aver visto alcuni punti importanti che riguardano le agevolazioni previste dal Fondo, è ora giunto il momento di veder quali sono i criteri validi per ottenere i finanziamenti.
I criteri per ottenere le agevolazioni del Fondo Impresa Donna
Possiamo dividere i criteri per essere ammessi alle agevolazioni del Fondo impresa Donna, in due macro categorie: 1) le agevolazioni, per le nuove attività imprenditoriali. 2) Incentivi per le imprese già costituite. Per le prime si tratta di contributi a fondo perduto che: A) Entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprano ben l’80% per un massimo di 50.000€. Per le donne disoccupate la percentuale di copertura è stata elevata ad un 90%. B) Entro spese ammissibili superiori a 100.000 € e fino a 250.000 € coprano il 50%. Per le seconde, ovvero per quanto riguarda gli incentivi alle imprese già esistenti, si distingue entro gli anni di anzianità dell’impresa e i tipi di spesa presentati.
Fondo impresa femminile in Italia, la domanda.
A ora non esiste ancora un termine massimo in cui si debba presentare la domanda per avere le agevolazioni previste dal Fondo Impresa Donna. Di certo c’è invece che le domande dovranno essere presentate online attraverso il portale web d’Invitalia. Le domande verranno poi valutate in base all’ordine di presentazione delle stesse. Infine il comitato d’Invitalia valuterà l’ammissibilità delle domande in base a: 1) il progetto imprenditoriale. 2) le potenzialità del mercato di riferimento. 3) La tecnologia usata. In questo ultimo caso le iniziative altamente tecnologizzate avranno la precedenza. Le domande, corredate d’apposito business plan , devono contenere: 1) dati e profilo dell’impresa richiedente. 2) analisi del mercato. 3) strategie di marketing. 4) Gli aspetti tecnologici e organizzativi. 5) Gli aspetti economico-finanziari.