Come aprire una falegnameria
Molto probabilmente ti sarai chiesto, almeno una volta e/o per semplice curiosità,” cosa serve per aprire una falegnameria” nel nostro paese, se sei arrivato a leggere questo articolo. Innanzitutto devi sapere che non sei l’unico a essersi posto questa domanda, infatti sono in molti che hanno presentato questo loro quesito ai motori di ricerca del web. Quesito a cui ora cercheremo di rispondere in maniera esauriente. Infatti qui di seguito, andremo a riportare alcuni tra i principali consigli su come avviare una falegnameria in Italia. Ora, qualsiasi intenzione tu abbia in merito all’iniziare o meno questo genere di attività, puoi continuare a leggere qui di seguito e soddisfare la tua curiosità in materia.
La giusta direzione
Se ti senti un esperto falegname hai il desiderio di metterti in proprio e di aprire questo genere di attività, possiamo dirti che stai proseguendo in quella che è la giusta direzione per avviare l’attività in un settore che porta diversi benefici e molte soddisfazioni, principalmente per quel che riguarda il punto di vista strettamente professionale. Ricordiamo che questa opzione può essere valida soprattutto per chi ha già svolto questa attività per diverso tempo. Infatti l’esperienza riveste un ruolo cruciale in questa realtà dove è essenziale saper lavorare il legno in modo professionale. Ma, tralasciando la volontà, il coraggio, i sogni e l’abilità manuale, cos’altro serve per intraprendere questa attività?
Infatti, com’è facilmente intuibile, serve avere dei requisiti specifici per aprire una falegnameria. Per iniziare a intraprendere questo tipo specifico di attività bisogna essere dei falegnami esperti. Esistono dei corsi specifici in materia e, in questo caso, risulta ovviamente molto opportuno anche aver già svolto un periodo di apprendistato presso un’impresa dello stesso ambito lavorativo. Inoltre è inutile dire che è molto utile saper utilizzare a dovere tutti gli strumenti richiesti dal caso perché in questo lavoro, come in tutti quelli di tipo artigianali, la pratica svolge davvero un ruolo cruciale. Detto questo, non resta poi che l’iter burocratico ed amministrativo da svolgere per poter aprire un0 attività di falegnameria.
La falegnameria è un’impresa artigianale
Questo tipo di attività rientra in quella che è la realtà delle imprese di tipo artigianale. Proprio per questo particolare motivo il nostro consiglio è quello di avviare una società di tipo individuale per poi andare a iscriversi presso l’apposito registro delle imprese artigianali. In questo modo si potrà disporre fin da subito della partita iva necessaria per svolgere regolarmente l’attività in questione. Infatti, l’ ottenere la partita Iva è uno dei requisiti fondamentali per lavorare in questo campo e pagare le tasse regolarmente dovute. La ditta individuale è molto pratica e offre l’opportunità di poter prendere le decisioni senza dover ricorrere a parere altrui, come quello dei soci ad esempio. Ma come prosegue l’ iter burocratico e amministrativo per aprire una falegnameria?
Oltre a quanto menzionato di sopra ci sono altri passaggi da seguire, come quello di iscriversi presso gli enti dell’ INAIL e dell’ INPS. In questo modo sarà possibile ottenere i contributi di tipo previdenziale e quelli antinfortunistici, elementi assolutamente fondamentali per poter svolgere legalmente un’attività di questo genere. Non bisogna poi dimenticare che ciascun esercizio di falegnameria richiede anche la necessità di dover assumere altro personale, nelle vesti di aiutanti o di segreteria, che possa snellire e agevolare l’organizzazione del lavoro. Un altro aspetto cruciale, da non sottovalutare affatto, è quello riguarda l’assunzione di un consulente finanziario, cioè di un commercialista che provvede ad occuparsi della cura fiscale della nostra falegnameria appena aperta.
Quale campo scegliere?
Un altro elemento da conoscere per poter svolgere la propria attività al meglio è il campo di azione effettivo di un attività di falegnameria. Prima di procedere con l’apertura di un esercizio di falegnameria è molto importante decidere in quale specifico campo si andrà ad agire. Infatti un falegname può scegliere di occuparsi di lavori al dettaglio oppure di andare a prestare i propri servizi alle grandi imprese. Risulta quindi molto importante decidere a priori quale possa essere il tipo di lavoro preferito. Se si sceglie di lavorare al dettaglio, per piccole forniture, non avrete bisogno di un grande laboratorio. In caso contrario, se volete state realizzare dei lavori più in grandi avrete bisogno di spazi maggiori.
Sembra evidente che la scelta su come aprire una falegnameria sia un fattore molto importante. Per iniziare questa attività serve avere una sede adeguata. Un locale laboratorio che sia a norma sotto ogni aspetto, sia dal punto di vista del rispetto delle norme di sicurezza, antincendio, che di quello sanitario. Il laboratorio deve essere collegato con le utenze necessarie ma non solo, deve avere una superficie tale da poter presentare un front office dove interagire con la clientela. Per poter avviare l’attività bisogna avere l’autorizzazione del comune di appartenenza. Il laboratorio dovrà disporre anche di tutti quei macchinari necessari per la lavorazione il legno, qualunque sia il campo di azione precedentemente prestabilito.
I costi iniziali
Aprire questo genere di attività presenta un costo che può oscillare da una base iniziale di 50 mila euro per poter arrivare a raggiungere il tetto dei 200 mila euro, a seconda del tipo di laboratorio che si vuole avviare. Se si desidera svolgere un’ attività da riparatore o di fornitori di piccoli prodotti in legno l’investimento può essere decisamente contenuto e rientrare in una cifra compresa tra i 50 e gli 80 mila euro. Se invece si desidera andare realizzare prodotti più grandi, come ad esempio le case in legno o arredi personalizzati, bisogna prendere in considerazione l’ipotesi di dover affrontare degli investimenti molto importanti che possono partire dai 100 mila euro e arrivare ai 200 mila euro.
Le soddisfazioni dell’ aprire una falegnameria
L’apertura di un laboratorio di falegnameria può svelarsi un’ottima scelta sia dal punto di vista della crescita economica che di quella personale. Questo tipo di attività, soprattutto se svolto in relazione alle grandi forniture e alla realizzazione di arredi personalizzati, può portare ad avere guadagni superiori ai 200 mila euro all’anno. Ovviamente la fase iniziale di avviamento, visto anche il necessario investimento iniziale, può non essere considerata facile. Non bisogna però trascurare tutte le soddisfazioni che potrebbero arrivare in seguito. Infine, per promuovere questo tipo attività serve adottare una giusta strategia di marketing che sia indirizzata ad un pubblico specifico di riferimento e che sia ben diffusa a livello locale e in rete.