Bonus bollette 2023: nuove regole e soglie ISEE

L’agevolazione denominata Bonus bollette permetterà a numerose famiglie italiane di risparmiare su luce e gas. Il limite ISEE per potervi accedere è stato aumentato a 15.000 euro a partire dal 1° gennaio 2023 grazie all’incremento dei contributi fondo perduto emessi dal governo per fronteggiare il caro energia. Questa misura era già stata prevista nella legge di bilancio ed è stata ufficializzata ora. Il bonus-bollette è uno sconto che viene applicato in maniera automatica sulla bolletta dell’energia elettrica e del gas, e si rivolge alle famiglie in situazione di difficoltà economica. L’anno scorso, il limite per accedere a questo bonus era di 12.000 euro. L’aumento del limite ISEE permetterà a un maggior numero di famiglie di beneficiare del bonus bollette, aiutandole a far fronte alle spese per l’energia. Tuttavia, è importante notare che per accedere alla platea beneficiaria, è necessario soddisfare altri requisiti, come ad esempio essere residenti in Italia e non essere titolari di altre forme di agevolazione.

Come fare domanda

Il bonus-bollette è un aiuto economico che viene applicato in modo automatico sulle bollette dell’energia elettrica e del gas.

A differenza degli anni precedenti, per snellire i vari processi burocratici, quest’anno per ricevere il bonus-bollette non è necessario fare alcuna domanda. Infatti, se si soddisfano i requisiti per accedere all’agevolazione, essa verrà applicata automaticamente sia per chi l’aveva già richiesta, sia per chi non l’aveva mai fatto.

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Come gestire l’ISEE per rientrare nella platea beneficiaria

Se si è in possesso di un ISEE in corso di validità, non è necessario fare nulla perché il bonus sarà applicato in automatico alla bolletta, se non si è in possesso dell’ISEE o lo si vuole richiedere nuovamente ci si deve rivolgere alle organizzazioni che lo rilasciano, la procedura è semplice e si può effettuare online, la presentazione può essere fatta anche da un soggetto terzo, come un’associazione di volontariato.

Dunque, sarà importante tenere sempre sotto controllo la propria situazione ISEE e verificare periodicamente se si è ancora in grado di beneficiare del bonus-bollette. In caso di dubbi o domande su come richiedere tale agevolazione, è possibile contattare il proprio fornitore di energia o l’INPS per avere maggiori informazioni.

Caro energia, la contromisura del governo tramite la legge di bilancio

Il governo ha disegnato una nuova legge di bilancio per il 2023 che prevede una serie di misure per sostenere le famiglie e le imprese. Tra queste, c’è un bonus energia per le imprese che predispone un contributo per coprire parte dei costi dell’energia utilizzata per la produzione. In questo modo, si vuole aiutare le aziende a far fronte alle spese per l’energia e sostenere la loro competitività.

La legge di bilancio ha anche previsto una riduzione dell’aliquota IVA sui servizi di teleriscaldamento per il 1° trimestre del 2023. La misura stabilisce l’applicazione dell’aliquota IVA al 5% sui consumi di energia termica per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.

Inoltre, è stata applicata un’aliquota IVA del 10% sul pellet per l’anno 2023. Questo incentiverà l’utilizzo delle fonti rinnovabili per il riscaldamento e contribuirà a ridurre l’emissione di anidride carbonica.

Bonus bollette 2023: nuove regole e soglie ISEE

Bonus energia, tra business e aiuto alle aziende

Il bonus energia è una misura introdotta dal governo attraverso la legge di bilancio del 2023 per sostenere le imprese di piccole dimensioni nel far fronte alle spese per l’energia utilizzata per la produzione con contributi fondo perduto. La misura prevede il riconoscimento di un credito d’imposta del 30% per i costi sostenuti per l’energia elettrica e il gas naturale, impiegati per la produzione e la trasformazione dei beni e per i servizi connessi. In caso di imprese a forte consumo di energia elettrica e per quelle a forte consumo di gas naturale, il credito d’imposta ammonta al 40%.

Generalmente questa misura intende supportare le imprese di piccole dimensioni e incentivare l’uso dell’energia pulita, nell’ottica di una economia sostenibile e a ridotto impatto ambientale.

Ci potrebbero essere però dei limiti massimi di spesa ammissibili oppure ulteriori requisiti o soglie per accedere al bonus. È dunque sempre consigliabile verificare la propria situazione con il fornitore di energia o consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico per ulteriori dettagli e informazioni specifiche.

Come fronteggiare il caro energia, alcuni suggerimenti utili

Il costo dell’energia è un fattore che può incidere significativamente sul bilancio familiare o aziendale. Ci sono diversi modi per fronteggiare il caro energia e risparmiare sui costi.

Una delle opzioni più semplici è quella di comparare i prezzi dell’energia tra i diversi fornitori e scegliere quello più conveniente. Inoltre è possibile utilizzare un contatore di consumo per monitorare il proprio utilizzo e capire dove si può risparmiare.

Un altro modo per contenere i costi dell’energia è quello di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o dell’ufficio. Questo può includere ad esempio l’installazione di dispositivi di risparmio energetico come luci a LED, termostati intelligenti o l’isolamento delle finestre.

Inoltre, l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia può rappresentare un’ottima opportunità per ridurre i costi. Nello specifico, l’installazione di pannelli solari per produrre energia elettrica, oppure di un impianto di riscaldamento con pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili, può aiutare a rendere meno salate le bollette sul lungo termine.

In generale, è importante tenere sempre sotto controllo la propria situazione energetica e cercare soluzioni ad hoc per limitare le spese. Ci sono molti incentivi statali e a volte anche regionali per l’utilizzo dell’energia rinnovabile, quindi è consigliato verificare le opportunità presenti nel proprio territorio.

L’investimento sull’energia rinnovabile può essere perciò un’ottima soluzione a lungo termine: infatti, quest’ultima rappresenta una fonte di energia pulita e inesauribile che ha un impatto ambientale senza dubbio inferiore in confronto alle fonti tradizionali, e si rivela essere una delle principali aree di crescita nell’economia mondiale, in modo particolare nel Vecchio continente e di conseguenza anche in Italia.