Nuovi indici di affidabilità fiscale: ecco cosa sapere

indici sintetici di affidabilità fiscale

Sono arrivati gli ISA indici di affidabilità fiscale, cosa sono e come funzionano?

Dal 2019, è finita la sperimentazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, gli ISA dell’Agenzia delle Entrate subentreranno agli studi di settore.

Questi nuovi indici andranno a premiare i contribuenti che hanno tenuto i comportamenti fiscali più corretti e idonei; si tratta, pertanto, di uno strumento introdotto non per evitare pesanti multe bensì per ottenere dei vantaggi, a partire dall’esclusione o dalla riduzione dei tempi per gli accertamenti fiscali.

Da quest’anno, in effetti, cambieranno molte cose per i contribuenti, poiché fino ad oggi l’Agenzia delle Entrate ha valutato la congruità dei contribuenti soggetti agli studi di settore, confrontando i ricavi dichiarati con quelli presunti sulla base dello studio di settore; ora, invece, con gli indici sintetici di affidabilità fiscale, la valutazione della congruità avviene su una scala da 1 a 10, che misurerà il grado di affidabilità del contribuente.

Ricavi e compensi verranno calcolati elaborando i dati comunicati dal contribuente, riguardanti, ad esempio, il settore economico in cui opera, le dimensioni, la localizzazione, le modalità di produzione impiegate, ecc.

Di seguito, alcune domande cui daremo risposta in questo articolo:

  • indici di affidabilità fiscale cosa sono?
  • indici di affidabilità fiscale come funzionano?
  • indici di affidabilità fiscale come si valuta l’affidabilità?
  • indici di affidabilità fiscale cosa cambia per imprese e professionisti?
  • indici di affidabilità fiscale quali sono i vantaggi?

Indici di affidabilità fiscale cosa sono?

Gli ISA 2019 sono degli Indicatori di affidabilità che l’Agenzia delle Entrate utilizzerà in sostituzione degli studi di settore, per rendere la valutazione dei ricavi dei contribuenti più attendibile, equa e trasparente.

Si tratta, dunque, di una vera e propria rivoluzione, che interesserà oltre 3,5 milioni di contribuenti tra imprese e professionisti, permettendo di dire addio, in maniera graduale, allo studio di settore come strumento di accertamento presuntivo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

A partire dal 2019, imprese e professionisti potranno contare su uno strumento più equo, in grado di valutare in modo chiaro e trasparente il comportamento fiscale, attraverso una nuova metodologia statistico-economica che misurerà il grado di affidabilità del contribuente su una scala da 1 a 10.

I contribuenti che risulteranno più affidabili in base agli ISA potranno accedere ad importanti benefici, tra i quali, essere esclusi dagli accertamenti fiscali o ottenere una riduzione dei termini per gli accertamenti.

Indici di affidabilità fiscale come funzionano?

I nuovi indici di affidabilità fiscale sono stati introdotti nel 2019 da parte dell’Agenzia delle Entrate, al posto degli studi di settore. Forniscono, dunque, informazioni importanti circa il grado di affidabilità del contribuente, impiegando una scala di valutazione da 1 a 10.

Ma gli indici di affidabilità fiscale come funzionano esattamente? L’Agenzia attribuisce al contribuente il punteggio, ottenuto dall’indicatore sintetico, su una scala da 1 a 10, e comunica l’esito, ivi comprese le componenti che sono risultate incoerenti.

Per i contribuenti che risulteranno più affidabili sulla base di tale punteggio sarà più facile accedere al sistema premiale e ai vantaggi del nuovo strumento, come la riduzione dei tempi per ricevere i rimborsi fiscali, l’esclusione da alcuni tipi da accertamento e una riduzione dei tempi per effettuare gli accertamenti fiscali sul soggetto.

L’obiettivo dei nuovi indicatori di affidabilità è quello di incentivare il dialogo tra i contribuenti e il fisco e favorire i comportamenti fiscali virtuosi, migliorando il livello di affidabilità fiscale.

Indici di affidabilità fiscale come si valuta l’affidabilità?

I nuovi ISA 2019 valutano il grado di affidabilità fiscale del contribuente, sulla base dell’attività economica svolta in maniera prevalente, tenendo sempre conto della specificità di ogni tipo di attività.

Per il calcolo del livello di affidabilità vengono utilizzati specifici indicatori che permettono di fare una stima dei ricavi, del valore aggiunto e del reddito di impresa; viene impiegato un modello di regressione basato su dati panel ricavati dagli ultimi 8 anni di storia dell’impresa o del professionista. Tale modello di stima tiene in considerazione l’andamento ciclico del mercato, senza più la necessità di intervenire con i cosiddetti correttivi anticrisi

Indici di affidabilità fiscale cosa cambia per imprese e professionisti?

Gli studi di settore miravano a scovare le incongruità tra quanto dichiarato dall’impresa o dal professionista rispetto all’intera categoria di appartenenza. 

Pertanto, attraverso l’elaborazione di alcuni dati contabili e strutturali, che vanno dal settore economico alle dimensioni, localizzazione, metodi di produzione impiegati ecc., indicati dallo stesso contribuente nel proprio modello di dichiarazione dei redditi, gli studi di settore valutavano se il risultato ottenuto dall’elaborazione fosse congruo con quanto indicato dallo studio per quel determinato settore. 

Gli studi di settore, però, in passato ha fatto scattare i controlli fiscali senza tener conto di crisi economiche, difficoltà oggettive e soggettive, ecc.

Gli ISA, invece, non intendono stanare gli evasori bensì creare un dialogo trasparente e di fiducia con imprese e professionisti, i quali potranno avere un riscontro circa la correttezza dei propri comportamenti fiscali, grazie all’applicazione di una nuova metodologia che valuterà il grado di affidabilità dei contribuenti su una scala da 1 a 10.

Indici di affidabilità fiscale quali sono i vantaggi?

Come abbiamo già detto, l’Agenzia delle Entrate comunica il livello di affidabilità attribuito al contribuente, attraverso un punteggio che va da 1 a 10. Se il professionista o l’impresa raggiunge un elevato punteggio dagli indicatori di affidabilità, da 8 a 10, potrà accedere al sistema premiale e ai diversi vantaggi che esso comporta, come, ad esempio:

  • rimborsi fiscali più veloci;
  • esclusione da alcuni adempimenti fiscali;
  • periodo di accertamento e controlli molto ridotto.

Questi, in sintesi, i principali benefici di cui godrà il contribuente con i nuovi indici di affidabilità fiscale: un sistema rivoluzionario che mira a incrementare la trasparenza e la congruenza dei comportamenti fiscali, premiando, di fatto, le aziende più virtuose e coerenti.