L’Industria 4.0 e le nuove frontiere produttive

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Industria 4.0: definizione di un concetto innovativo

Forse hai già sentito parlare di Industria 4.0 ma non hai ancora ben chiaro di cosa si tratti. Effettivamente è una definizione piuttosto recente ma, se ti occupi di un qualche settore produttivo e punti ad una crescita aziendale importante, non puoi esimerti dal saperne di più. Il termine si riferisce nello specifico alla quarta delle fasi che hanno di fatto delineato negli ultimi secoli l’era industriale. Il mondo in cui viviamo si può dire infatti figlio di un’industrializzazione crescente, articolata pian piano in un susseguirsi di eventi che ebbero inizio nel 1784, con l’invenzione della macchina a vapore, proseguendo poi con lo sfruttamento dell’energia elettrica e la messa a punto dei sistemi informatici, rispettivamente nel 1870 e nel 1970. In particolare quest’ultimo fatto descritto ha rivoluzionato totalmente il nostro modo di intendere l’industria e ci ha portato verso il successivo ed attuale quarto step, prodotto dagli innegabili progressi tecnologici ottenuti in questi ultimi decenni. Il Piano Industria 4.0 è quindi un progetto che non solo ha come obbiettivo quello di sfruttare al meglio gli strumenti oggi a disposizione dal punto di vista tecnologico, ma mira a costruire una fitta rete di interazioni che connetta macchinari, rete internet e persone fisiche, portando di fatto ad un’ottimizzazione della produzione finale e a un accorciamento dei tempi di lavoro. Acquistare strumentazioni adeguate diventa quindi molto importante per te e la tua azienda ed è bene perciò che tu abbia le idee più chiare su:

  • Informazioni generali e storia
  • Smart Factory, cos’è?
  • Requisiti e agevolazioni
  • L’Industria 4.0 vantaggi

Informazioni generali e storia

L’idea di definire una Quarta Rivoluzione Industriale arrivò dalla Germania nel 2011, durante i giorni di presentazione della Fiera di Hannover. Da quel giorno specialisti tedeschi del settore si misero all’opera per rendere migliore la produzione e riportare il Paese in cima al mercato globale. Tutti gli altri Stati membri dell’Unione ovviamente promossero iniziative e progetti al fine di mettersi in linea con questa nuova idea di sviluppo, compresa l’Italia, che iniziò ad interessarsi all’argomento con il suo Piano Industria 4.0, distribuito a livello nazionale. Come probabilmente immaginerai, all’interno di questo nuovo quadro si pone la possibile scomparsa di milioni di posti di lavoro, che andrà però ad essere ottimisticamente equilibrata dalla creazione di nuovi ruoli e dalla necessità che il lavoratore vada ad implementare le proprie capacità in un’ottica moderna. I campi che più verranno interessati dal cambiamento saranno il comparto gestionale, quello amministrativo e quello produttivo, con una progressiva ed importante introduzione di strumenti digitali all’avanguardia. Il cosiddetto Internet of Things sarà infatti al centro dell’intero progetto, con enormi vantaggi per le varie realtà produttive, compresa la tua!

Smart factory: di cosa si tratta?

Un concetto che ti può aiutare a comprendere più a fondo il pensiero di una nuova era industriale è quello che va a descrivere la nascita della cosiddetta “Smart Factory”. Questa si compone essenzialmente di 3 sezioni definite “smart”, nella fattispecie: S. production; S. services; S. energy. La prima riguarda il comparto produttivo e prevede, come accennato in precedenza, una stretta interconnessione tra tecnologie, macchine e operatori, ossia persone fisiche implicate nel processo. La seconda include tutti i più moderni strumenti informatici ed un loro sfruttamento “intelligente”, ossia integrato e ottimizzato al 100%. La terza ed ultima porzione interessa un utilizzo ponderato dell’energia ed in particolare un impiego di tutti quei sistemi di raccolta e distribuzione in grado di sfruttare fonti di energia rinnovabile/sostenibile e perciò a basso impatto ambientale.

Industria 4.0 requisiti delle strumentazioni e agevolazioni fiscali

A livello burocratico gli organi statali incentivano le aziende a far ricorso a tali strumenti tramite iperammortamenti e superammortamenti pensati apposta per l’acquisto di nuovi macchinari. I requisiti dei dispositivi utili per la digitalizzazione della tua impresa, compresi nell’elenco di quelli compatibili con le agevolazioni fiscali, devono essere attestati tramite specifica dichiarazione legale o perizia tecnica. In particolare per valori inferiori a 500.000 euro l’impresa, per poter accedere al sostegno fiscale deve incaricare un rappresentante legale che produca una dichiarazione ufficiale. Mentre per beni con prezzo di acquisizione superiore ai 500.000 euro è indispensabile munirsi di perizia giurata redatta da professionisti iscritti all’albo, periti o ingegneri. In quest’ultimo caso si parla di un vero e proprio attestato di conformità, utile ad inserire il macchinario oggetto d’acquisto negli elenchi annessi alla normativa. Il tetto di mezzo milione di euro si riferisce all’intero investimento aziendale e non alle singole macchine acquistate, come precisato dal Ministero dello Sviluppo Economico, inoltre il professionista coinvolto nell’opera di perizia deve essere una figura accreditata secondo il Regolamento 765/2008 della Commissione Europea. In Italia l’organismo addetto al rilascio degli attestati di conformità degli enti interpellati è l’Accredia. Il superammortamento precedentemente menzionato è pari per il 2018 al 130% della spesa, mentre nel 2017 era al 140%, e non include i costi ricollegabili alla prestazione professionale del perito. I requisiti del bene strumentale (o dei beni) acquistato possono essere facoltativi e obbligatori. Uno dei principali è quello che riguarda la verifica della condizione di interconnessione, dove per bene interconnesso si intende una macchina capace di inviare e ricevere informazioni, collegata perciò sia con sistemi interni all’azienda sia esterni, ossia ad esempio clientela, soci e fornitori.

I vantaggi dell’industria moderna in versione 4.0

Le aziende che si porranno in linea con le nuove direttive, tese a sviluppare un processo di ottimizzazione globale, avranno la possibilità di ottenere diversi vantaggi. Tra questi figurano numerosi incentivi di tipo fiscale, ma anche incoraggiamenti di tipo economico atti ad implementare il settore della ricerca, un sostegno concreto nell’ambito della diffusione della fibra (con la versione 5G in arrivo), quindi un sempre maggior sfruttamento della rete, e un appoggio importante per quanto concerne le relazioni con gli ambienti universitari del territorio. Quest’ultimo punto appare molto importante soprattutto perché consente di fatto la formazione di nuove figure professionali, preparate in modo adeguato e al passo con gli altri Paesi dell’Europa e del mondo. Ciò che spesso viene a mancare infatti è il vero esperto a cui offrire un ruolo all’interno delle aziende o al quale rivolgersi per una consulenza professionale. Agli ammortamenti di tipo finanziario vanno perciò ad aggiungersi i vari fondi di garanzia, la nuova legge Sabatini, il Credito d’imposta e diverse altre misure pensate ad hoc per l’industria del domani.