Acquisto barca in comproprietà

acquisto barca in comproprietà

Barca in comproprietà, cosa è bene sapere?

Il tuo sogno è sempre stato quello di possedere una barca in comproprietà? Magari è da qualche tempo che ne parli con i tuoi amici e state valutando insieme la possibilità di acquistare un vero e proprio gioiellino del mare. Forse però ancora non sapete bene come comportarvi. Metrature consentite, regolamenti, caratura e diritti di ogni proprietario devono essere studiati a fondo prima di procedere e tu hai sentito inoltre che tra i vari canali di acquisto è possibile trovare qualche natante di pregio persino tra le aste, in particolare quelle giudiziarie. Barche a vela, yacht, panfili, battelli, pescherecci, motoscafi, gondole e canoe, la scelta è ampia, non dovrai far altro che metterti d’accordo con gli altri e trovare quella che soddisfi maggiormente le esigenze di tutti. Sul web sono nati o stanno nascendo anche numerosi siti che trattano la condivisione delle barche, perciò nei periodi in cui non avete intenzione di utilizzare il mezzo potreste sempre pensare di affittarlo, andando ad ammortizzare le spese iniziali. In ogni caso quando decidi di affrontare un acquisto barca in comproprietà devi conoscere:

  • normative e regolamenti per barche in multiproprietà
  • Come compilare un documento di buon uso del bene
  • Principali articoli del Codice Civile e di Navigazione

Norme e responsabilità per i multi-proprietari

La decisione di comperare una barca, soprattutto se ottenuta assieme ad altre persone, necessita di un’attenta analisi, sia dal punto di vista fiscale che da quello degli accordi tra le parti. Infatti, anche se si tratta dei tuoi amici, spesso chi acquista un oggetto di questo tipo va incontro a frequenti litigi ed incomprensioni, nati magari per via dell’ammontare dei giorni d’utilizzo, per la scelta dei periodi dell’anno, per le varie spese e quant’altro. Optare per una multi-proprietà è infatti un’ottima idea dal punto di vista economico, poiché vanno ad essere abbattuti sia i costi d’investimento che le varie spese di gestione, ma ci sono poi da considerare altri numerosi aspetti. Ad esempio tu o qualcuno dei tuoi amici potreste desiderare di apportare degli interventi di manutenzione straordinaria alla barca, di cambiare il motore, di scegliere un nuovo colore o di inserire alcuni elementi d’arredo, è bene perciò far riferimento ad un regolamento preciso, in forma privata, che si basi sia sul Codice di Navigazione che su quello Civile.

Come compilare un documento a garanzia d’uso corretto del bene

Il documento va redatto in genere come scrittura privata e deve includere ovviamente i nomi e le generalità dei singoli proprietari, compresi i tuoi, con tanto di codice fiscale ed indirizzo di casa. A seguire è necessario che tu includa le informazioni inerenti al contratto di vendita originale, il nome dell’imbarcazione, il suo modello, il numero di immatricolazione, l’anno di costruzione e l’ammontare della cifra pagata per il vostro acquisto. Ricordati poi che dovrai calcolare ed inserire i carati attribuibili ad ogni socio, secondo quanto indicato nell’articolo 258 del Codice di Navigazione, e i termini amministrativi del bene, regolamentati tramite l’articolo 1106 presente nel Libro 3° del Codice Civile. Ogni singolo proprietario deve impegnarsi a rispettare tutti i punti sviluppati nel regolamento privato, finché il periodo di comune proprietà della barca non giunga a conclusione, sia come persona che come “padrone di casa”. Questo poiché ad esempio, quando sarà il tuo turno, potresti decidere di invitare dei parenti e degli amici sul natante, i quali risulteranno essere sotto tua diretta e totale responsabilità. Qualsiasi danno procurato dai tuoi ospiti sarà attribuito perciò alla tua persona. Questi sono solo alcuni dei punti che possono essere inseriti all’interno di una scrittura privata tra le parti, ovviamente saranno le specifiche esigenze dei gruppi a stabilire quali siano le eventuali modifiche o aggiunte da apportare al documento, il quale dovrà essere firmato e distribuito in originale a ciascun membro dell’accordo e conservato invece in copia fotostatica, assieme agli altri atti inerenti alla barca.

Principali articoli costituenti l’accordo di multi-proprietà

Il bene, come una barca a vela in comproprietà, che tu e gli altri andrete ad acquistare sarà di fatto un oggetto indivisibile ma comunque appartenente ad ognuno secondo quote identiche. Per stabilire come comportarvi il consiglio è quindi quello di riferirvi ai sopracitati Codice Civile e Codice di Navigazione, intendendo in questo caso le normative vigenti “al momento della sottoscrizione”. È quindi intuitivo che qualunque modifica di tipo legislativo, giunta successivamente alla messa in calce del documento, debba essere per forza di cose discussa, in caso contrario rimangono valide le precedenti indicazioni. Tra gli articoli considerati in questo genere di trattative figurano ad esempio quello relativo all’attribuzione delle quote di proprietà e all’eventuale vendita delle stesse, che restano di esclusiva proprietà del singolo socio salvo diversa indicazione. Gli altri soci hanno ovviamente un diritto di prelazione sui nuovi possibili membri dell’accordo e dovranno perciò essere informati per tempo tramite raccomandata AR dal socio intenzionato a vendere le proprie carature, almeno un mese prima della data di vendita. I soci “anziani” possono anche decidere di acquistare ciascuno una frazione della quota. In caso venga proposta la vendita totale della barca, quindi lo scioglimento definitivo dell’accordo di multi-proprietà, si dovrà ottenere un voto unanime per rendere effettiva l’operazione, come indicato nell’articolo 264 del Codice di Navigazione. Sappi poi che esistono ovviamente dei casi particolari in cui si può prospettare l’esclusione di un membro dal suddetto accordo, ad esempio in caso di lutto, calamità naturali, condizioni di salute. Questo conduce in genere verso la ricerca di una soluzione nei 6 mesi successivi all’evento catastrofico, passati i quali si può anche pensare di vendere il bene, per far fronte alle eventuali spese accumulate. Altro punto molto delicato è quello relativo agli episodi di manutenzione straordinaria, aspetto che storicamente turba la serenità del gruppo di acquisto, poiché vanno ad aggiungersi alle inderogabili spese ordinarie. Queste ultime sono relative invece all’ormeggio, all’assicurazione, agli impianti di sicurezza, al rimessaggio, alle certificazioni etc.. e risultano appunto indispensabili. Starà a voi co-proprietari stabilire quando e come procedere agli interventi extra e come debbano essere divise le spese a seconda delle ore d’impiego della barca e delle effettive quote di ognuno. Un buon modo per risparmiare sul prezzo di acquisto, come precedentemente accennato, è quello di puntare sulle aste giudiziarie, visionabili per la maggior parte sul web. Attraverso i filtri e le schede dei lotti potresti magari farti un piacevole regalo ed individuare una bella barca a vela in comproprietà da proporre ai tuoi amici.