Nuovi aiuti e finanziamenti di Stato all’agricoltura tramite i Pac con maggior importi e meno limiti

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L’agricoltura è uno dei settori trainanti del nostro Paese, ricco di eccellenze dal punto di vista enogastronomico.
Ogni regione italiana produce prodotti di alto livello venduti in tutto il mondo, che rendono la Penisola uno tra i principali esportatori.
Nonostante la posizione di primo piano, soprattutto nell’area del Mezzogiorno, l’Italia risulta ancora piuttosto arretrata per quanto riguarda macchinari, stabilimenti e sistemi produttivi, spesso trascurando aspetti importanti come la sostenibilità e la transizione digitale che stanno attraversando gli altri Paesi europei.
Proprio per questo motivo e per mettersi al pari delle altre realtà, aprendosi alla modernità senza abbandonare le proprie radici, sono stati stanziati nuovi fondi per l’agricoltura, erogati tramite PAC, a seguito dell’approvazione dell’Unione Europea.
In questo articolo vedremo cosa è previsto per migliorare il settore agricolo, quali sono le novità e i finanziamenti da richiedere fino al 2027.
Si tratta di agevolazioni massicce, pertanto se sei interessato a far crescere il tuo business nell’agricoltura o mettere le tue idee al servizio del settore primario, leggi con attenzione tutte le informazioni di seguito.

Gli aumenti consentiti dall’Unione Europea: le novità sulle aliquote


Secondo quanto approvato con due delibere emesse direttamente dalla Commissione Europea, gli Stati membri possono portare l’aliquota relativa ai pagamenti diretti fino al 70%, arrivando addirittura all’85% per le operazioni pagate tramite i proventi derivanti dallo sviluppo rurale.
Tali provvedimenti sono entrati in vigore dallo scorso 16 ottobre e prevedono che tutti gli Stati facenti parte dell’UE possano concedere anticipi sui pagamenti diretti alla Politica Agricola Comune, passando dalle originarie percentuali del 50 e 75% a quelle che abbiamo appena indicato.

Portare le aziende verso una transizione sostenibile e una maggiore competitività


Lo scopo dei finanziamenti provenienti dai PAC è quello di incentivare una transizione ecologica e sostenibile che si auspica possa realizzarsi in toto nel giro di pochi anni anche in Italia.
Questo comporta la messa in sicurezza degli stabilimenti ormai obsoleti, il ricambio dei macchinari con dispositivi e attrezzi più moderni, la formazione del personale e la riduzione delle emissioni nel rispetto della normativa vigente.
L’intero processo non deve ledere la crescita e il business, anzi aumentare la competitività delle singole aziende, portando allo sviluppo anche di quelle realtà piccole e medie che non possiedono le risorse necessarie per crescere in tal senso.
Proprio per incentivare la transizione ecologica e digitale, le recenti delibere hanno innalzato il tetto di aiuti che ognuno degli Stati dell’Unione Europea può concedere alle aziende che ne fanno richiesta, passando da un massimo di 25mila euro a 50mila euro.
I fondi sono erogati in 3 anni e vengono quantificati in base ai dati della produzione agricola.

Finanziamenti erogati fino al 2027 per accelerare la transizione sostenibile


Le misure prese all’interno della PAC sono attualmente estese fino al 2027, in quanto l’Unione Europea e il governo italiano hanno compreso congiuntamente che servirà del tempo per modernizzare e rendere sostenibili tutte le aziende, soprattutto in territori più arretrati come il Mezzogiorno.
In particolare, pensando a come rendere più equa la distribuzione delle risorse, si è scelto di destinare una maggiore percentuale alle piccole e medie imprese e agli agricoltori di età inferiore ai 40 anni, così da permettere loro di crescere e raggiungere le realtà già strutturate.
Per i giovani che decidono di intraprendere un percorso nel settore agricolo verrà erogato un sostegno complementare al reddito, calcolato sugli ettari posseduti ogni anno.
Il beneficio potrà essere utilizzato per un massimo di 5 anni, così da sviluppare e dare propulsione alla propria attività, facendo in modo che progredisca poi da sola.
Secondo i calcoli effettuati, verrà erogata una somma pari a 83,50 euro per ettaro, il 50% del valore medio dei titoli.

La perfetta combinazione tra sostegno al reddito, sviluppo del settore agricolo e programmi specifici per determinate categorie di aziende


Per ottenere sviluppo, sostenibilità e fondi per avviare una transizione digitale, il settore agricolo italiano può contare su 35 miliardi di euro di aiuti, suddivisi tra contributi erogati dall’Unione Europea e dal governo italiano.
Dall’UE possono arrivare fino a 26,6 miliardi di euro, mentre dal sostegno nazionale circa 8,5 miliardi di euro.

Incentivi per gli agricoltori under 40: come richiederli e in quali ambiti usarli


Uno degli scopi delle nuove norme, volte a finanziare l’agricoltura italiana, è quello di agevolare l’insediamento di giovani under 40, rinnovando un settore spesso troppo radicato al passato e alla tradizione.
Per ottenere questo risultato, i fondi destinati a questa categoria possono essere usati per avviare la propria realtà imprenditoriale oppure migliorare la sua efficienza.
Pertanto, sono accettate spese per migliorare la produttività, tramite l’acquisto di moderni macchinari e la messa in sicurezza degli impianti, senza perdere di vista la transizione ecologica che è il primo obiettivo di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Al regime fiscale agevolato, quindi, si uniscono aiuti erogabili per 5 anni, un tempo considerevole per sviluppare la propria attività.

Come usare i finanziamenti agricoli della PAC: creare un’attività ex novo o sviluppare la propria impresa

– Affidarsi alla digitalizzazione per migliorare la produzione, la logistica e limitare gli sprechi


Al contrario di quanto si possa pensare, i concetti di agricoltura e rispetto delle tradizioni non sono affatto in contraddizione con quelli di digitalizzazione e tecnologia.
È infatti, possibile portare avanti un discorso di eccellenza e riconoscibilità del territorio pur ricorrendo a moderni macchinari che agevolano il lavoro, software di ultima generazione per la raccolta dei dati e l’organizzazione di logistica e magazzini, anche al fine di evitare gli sprechi e direzionare la produzione secondo i desideri del mercato.
La tecnologia può essere quindi un valido ausilio all’uomo nell’analisi e nella scelta delle strategie da attuare, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale in grado di calcolare e raccogliere informazioni in modo molto più rapido e preciso rispetto al passato.
La concorrenza nel settore agricolo è in forte aumento, pertanto non bisogna temere di aprirsi a sistemi integrati funzionali, senza per questo perdere la propria identità.

– Rispetto dell’ambiente e delle risorse per lasciare anche alle generazioni future terreni e territori da coltivare


Senza una decisa svolta sostenibile anche nel settore agricolo le generazioni future saranno in grave pericolo e non troveranno le risorse necessarie alla loro sussistenza.
L’inquinamento, le emissioni nocive e lo sfruttamento selvaggio delle risorse stanno distruggendo territori e coltivazioni, facendo scomparire categorie di prodotti e mettendo a rischio la salute dei consumatori.
I fondi dell’Unione Europea nascono appunto per favorire un passaggio deciso verso un’ottica ecologica e sostenibile, che non diminuisca la resa e il business delle aziende, ma semplicemente le renda compatibili con la vita degli ecosistemi.
Per dare vita a questo sistema virtuoso, è necessario in primo luogo intervenire su stabilimenti e macchinari, talvolta troppo obsoleti e mai controllati e revisionati.
Oltre al ricambio e alla modernizzazione del beni materiali, è importante che anche i lavoratori entrino in quest’ottica di rispetto dell’ambiente, pertanto gli aiuti possono essere usati anche per promuovere corsi di formazione del personale agricolo.
Un altro concetto essenziale, che rientra nell’ambito della sostenibilità e del recupero delle risorse, è quello del riciclo, che deve essere attuato costantemente e in maniera corretta per risultare efficace.

– Dare la possibilità anche agli under 40 di avviare attività di successo e sviluppare progetti utili per il territorio


Spesso in Italia i giovani faticano a trovare la propria strada, non per mancanza di idee o fantasia, ma per l’assenza di quei fondi che servono ad avviare un’attività di successo.
I progetti degli under 40, talvolta interessanti anche dal punto di vista dello sviluppo del territorio, sono tarpati dalla burocrazia e non vedono mai la luce per il mancato interesse delle istituzioni.
Tramite gli aiuti e i fondi di cui abbiamo parlato, il governo e l’Unione Europea hanno deciso di dare voce a questa categoria di giovani agricoltori, aiutandoli a realizzare i loro progetti tramite l’erogazione di finanziamenti per 5 anni.
Lo scopo è modernizzare un settore controllato sempre dalle stesse figure e aziende, che fatica a fare spazio a un cambio generazionale che porterebbe freschezza e nuovi spunti interessanti, senza abbandonare le radici e la tradizione.

– Dare visibilità a territori poco considerati e sviluppare il loro potenziale


Seppure in Italia l’agricoltura ha un ruolo preponderante come traino dell’economia, ci sono ancora territori che faticano a dispiegare il proprio potenziale e potrebbero essere sfruttati meglio per generare altre eccellenze, da vendere poi in territorio nazionale e internazionale.
Per favorire lo sviluppo di terreni e regioni ancora arretrate è possibile utilizzare i fondi e gli aiuti della PAC, così da avviare aziende di successo che pongano l’interesse su intere zone.
Per fare un esempio, realizzare un business in un’area poco considerata può essere positivo anche sotto altri punti di vista, come quello del turismo e del settore terziario, portando più persone a visitare località dimenticate.

Il progetto promosso dal governo e dall’Unione Europea, tramite la PAC, è in fase di avvio e ha davanti a sé diversi anni per vedere la sua completa attuazione.
Questo sarà possibile se tutte le parti in causa, dalle piccole alle grandi aziende, dal lavoratori esperti agli under 40 che scelgono di intraprendere questa strada, coopereranno per rendere l’agricoltura più moderna e sostenibile, introducendo nuove idee nel rispetto dell’eccellenza e della produzione tradizionale che ha fatto la fortuna di diverse regioni.
Siamo curiosi di scoprire come evolverà nel tempo il processo di digitalizzazione e affiancamento della tecnologia all’uomo, migliorando i sistemi di logistica e stoccaggio e limitando finalmente tutti gli sprechi deleteri per il territorio.


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