Cresce il delivery food e con esso la richiesta di macchinari per il confezionamento

Il boom del delivery food continua a crescere in maniera rapida e veloce. Rispetto al 2020, infatti, il settore alimentare e degli acquisti online di cibo fa segnare un incremento del +59% pari a 1,5 miliardi di euro. Questa poderosa spinta permette, oggi, al 68% della popolazione italiana l’accesso a questo servizio. Due sono i fattori di crescita del food delivery:

  • L’evoluzione tecnologia e il relativo, facile, accesso al servizio tramite app e altri strumenti digitali
  • Dall’altro la crisi sanitaria che ha messo in evidenza come il food delivery sia utile sia alle persone, che al settore della ristorazione.

Basti pensare, allora, che nell’ultimo anno circa il 50% ha scelto il digitale. Come attestano i dati pubblicati dal gruppo Gruppo Just Eat Takeaway.com., proprietario dell’omonima e famosa app.

Cosa mangiano gli italiani: gusti e tendenze del delivery

Da varie ricerche si può estrapolare una classifica dei cibi e delle cucine che gli italiani ordinano a domicilio. Regina indiscussa del delivery, e non poteva essere altrimenti, è la pizza. Con la margherita a far da padrona sulle tavole nazionali. Seguono l’intensa diavola e la variopinta capricciosa.

A seguire, sul secondo gradino del podio troviamo gli hamburger, con una predilezione marcata per la sua variante al formaggio – cheese burger -. Medaglia di bronzo, invece, per la cucina giapponese, in virtu delle performance del nigiri al salmone, degli uramaki ebiten e del sashimi di salmone.

Cucchiaio di legno, infine, per la cucina cinese, insediata però dal poke che si attesta saldamente al quinto posto. Un successo, questo del poke dovuto alla sua versatilità. Infatti, grazie a formule come: “componi il tuo poke”, questa cucina ha superato gli ambiti angusti dettati dalla sua origina hawaiana allargandosi al grande pubblico e declinandosi in molteplici forme.

Da Sud a Nord dello Stivale, le tendenze culinarie nazionali

Dal Meridione al Settentrione, lungo la penisola scopriamo come si distribuiscono cibi, sapori e cucine. Insieme alla pizza, hamburger, cucina nipponica e cinese si distribuiscono equamente lungo tutto lo Stivale. Al Sud, le città di Napoli, Cagliari e Palermo confermano una tendenza alla varietà. I partenopei sono inclini a ordinare i dolci. I sardi, invece, preferiscono l’isolano ma esotico poke, mentre i palermitani si orientano verso il più tradizionale pollo.

In termini di gusti l’alta Italia ha una più alta diversificazione di scelte. Così, a Milano, la cucina peruviana è la più gettonata. Torino e Firenze, invece scelgono il gusto esotico dell’asiatica e piccante cucina thailandese. I cittadini capitolini, dal canto loro, ordinano in prevalenza messicano, con burritos e tacos a imbandire le tavole romane. La paciosa e centrale Bologna preferisce cucine e proposte Asian fusion.

L’indotto del boom

Il boom del delivery food ha quindi non solo aumentato la richiesta da parte degli italiani (e non solo) ma ha anche favorito e creato un indotto notevole in termini acquisti di macchinari per il confezionamento.

Non solo, anche il packaging ha avuto il suo incremento. Sull’onda dell’incremento delle ordinazioni, le vendite di macchinari usati online sono aumentate considerevolmente. In effetti questo mercato è molto diffuso e offre soluzione vantaggiose. Tanto per chi acquista come per chi vende.

Molte sono infatti le offerte che si possono rintracciare su portali specializzati come Industrial Discount e una che segnaliamo essere molto interessanti sono le seguenti:

Filati e prodotti finiti

Macchinari per produzione, lavorazione e confezionamento alimenti

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