Come scegliere una bordatrice usata

bordatrice usata

Cerco bordatrice usata: ecco le caratteristiche da conoscere prima dell’acquisto.

Se lavori dei pannelli di legno, melaminici o altri materiali avrai bisogno di utilizzare una bordatrice per legno per applicare un bordo plastico o in legno ai pannelli, placcandoli con un nastro. Sia essa una bordatrice manuale, fissa, portatile o a vasca colla, questa macchina è fondamentale per tutti i tuoi lavori di placcaggio.

Esistono bordatrici di vario tipo, in particolare la classificazione principale distingue:

  • Bordatrici per dritto: utilizzate per la bordatura di pannelli squadrati;
  • Bordatrici per profili curvi: la loro particolare conformazione permette di bordare superfici curve.

In questo articolo approfondiremo la struttura di una bordatrice per legno e le caratteristiche che contraddistinguono le diverse tipologie di bordatrici. Inoltre ti daremo tutte le informazioni necessarie affinché tu possa acquistare una bordatrice usata al prezzo più conveniente.

Caratteristiche di una bordatrice per legno

Una bordatrice per legno si caratterizza per la presenza di una solida base sul quale si trova il piano di lavoro con i rulli per lo scorrimento dei pezzi in lavorazione verso il gruppo di lavoro. Molte bordatrici prevedono la possibilità di estendere il piano di lavoro in modo da consentire la lavorazione anche di pezzi molto grandi in maniera autonoma.

Le bordatrici permettono di applicare diverse tipologie di bordi ai pannelli e sono macchine fondamentali nelle officine e industrie per la lavorazione del legno.

All’interno del gruppo di lavoro della bordatrice sono presenti i rulli pressori ed eventualmente il gruppo refilatore (che permette di rimuovere eventuali sporgenze del bordo), il raschiacolla e l’unità di lucidatura.

Nell’utilizzo di una bordatrice è importante conoscere la tipologia di bordi che il macchinario può applicare (solitamente si possono avere bordi continui preincollati in PVC, legno o carta) e il loro spessore (generalmente fino a 2 mm). Alcuni modelli di bordatrice consentono la regolazione della temperatura della colla direttamente dal pannello operativo e la possibilità di impostare il raffreddamento della colla in modo automatico.

Prima che il pannello entri nella bordatrice, spesso, viene lavorato da gruppi motore che rimuovono pochi millimetri di pannello eseguendo un taglio di precisione. Questa macchina viene detta squadratrice e spesso si presenta integrata nella stessa bordatrice con un unico cingolo che fa avanzare il pannello: nella versione integrata la macchina prende il nome di squadraborda.

Tipi di bordatura e incollaggio

Con una bordatrice per legno possono essere lavorati bordi di innumerevoli tipi e dagli spessori più disparati: i bordi più frequenti sono in ABS e PVC, laminato, carta fenolica, legno, masselli di MDF, e anche alluminio.

Per l’incollaggio nella bordatrice vengono utilizzati collanti termofusibili (hotmelt), spalmati a caldo, in quanto consentono una presa immediata (di solito a base EVA o PUR). Una volta appiccicato il bordo sul pannello, vengono rifilate le sporgenze di bordo finendo il pannello con gruppi di motori attraverso l’uso di frese e raschietti.

Bordatrice per dritto

Una bordatrice per dritto deve seguire le curvature del pannello cercando di bordare solo i lati dritti. Esistono bordatrici speciali con gruppi mobili che permettono di lavorare il pezzo fermo, tuttavia la stragrande maggioranza delle bordatrici interviene sul pezzo in movimento ed è composta da una spalla con cingolo che muove in avanti il pezzo e lo fa scorrere attraverso postazioni successive che si occupano di una lavorazione specifica. Queste macchine sono suddivise generalmente in bordatrici monospalla e a doppia spalla. Le bordatrici monospalla possono bordare un solo lato per volta. Le bordatrici a doppia spalla sono caratterizzate invece da una spalla fissa e una spalla mobile che viene spostata in base alla larghezza del pannello da lavorare, così da bordare due lati paralleli del pannello contemporaneamente.

Bordatrice per profili curvi

Nelle bordatrici per profili curvi si trovano dei banchi con una testina di bordatura fissa al centro. Il pezzo già sagomato viene avvicinato manualmente o tramite particolari bracci meccanici alla testina e mosso seguendo la curva da bordare. In tempi recenti la bordatrice per profili curvi si è evoluta presentandosi con gruppi a bordare montati su macchine a controllo numerico (punto-punto o pantografi) che vengono spostati da un computer riuscendo a sagomare un pannello con una fresa per poi bordarlo lungo lo stesso perimetro.

Bordatrice manuale

Di dimensioni piuttosto contenute, una bordatrice manuale viene utilizzata passandola lungo il bordo da placcare. Il bordo adesivo viene perciò riscaldato e rotolato con l’avanzamento della macchina. Essendo manuale, la bordatrice consente di fermare il nastro una volta terminato il lavoro. Inoltre, si può caratterizzare per la presenza di sistemi di guida, di livellamento o di piani inclinati. Una macchina di questo tipo, essendo ergonomica, è l’ideale per lavorare superfici curve. La larghezza massimale del nastro è di circa 60 mm.

Bordatrice fissa

La bordatrice fissa, come si può facilmente intuire, rimane immobile accogliendo ogni pannello che, invece, viene spostato. È l’ideale per placcare bordi piegati, concavi o convessi. Si caratterizza per la presenza di un nastro per l’avanzamento e di un sistema di impostazione elettronica della temperatura. In molti casi nella macchina è inserito un sistema di livellamento dei bordi del nastro placcato. La larghezza minima dei nastri è la stessa di quella delle bordatrici manuali, come pure lo spessore massimo del nastro (fino a 3 mm). Nei modelli industriali, la capacità di taglio può raggiungere i 6 mm di spessore.

Come scegliere una bordatrice per legno usata

La bordatura del legno è sicuramente un’operazione che richiede un’eccellente precisione, in particolare quando viene realizzata per lavori professionali. Ecco perché acquistare una macchina di qualità è di fondamentale importanza, anche quando si sceglie una bordatrice per legno usata. A questo proposito occorre sapere che i prezzi delle bordatrici usate per legno sono indubbiamente inferiori rispetto a quelli delle macchine nuove, bisogna però valutare attentamente la qualità e le caratteristiche dei diversi macchinari prima di procedere con l’acquisto. Per una maggiore affidabilità è consigliabile rivolgersi ai professionisti del settore che possano dare le giuste garanzie e propongano i modelli più efficienti a prezzi comunque vantaggiosi. Per questo si può approfittare delle ottime occasioni offerte dalle aste giudiziarie online. I vari lotti in vendita includono beni provenienti da fallimenti e sequestri giudiziari, tra cui si trovano spesso anche bordatrici per legno di buona qualità, a prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli dello stesso usato! Inoltre sui portali web dedicati alle aste di questo tipo si possono consultare le diverse informazioni sui beni e anche visionare di persona i macchinari in vendita, in modo da valutare il funzionamento e lo stato in cui si trovano le varie bordatrici per legno usate. È anche possibile fare la propria offerta tramite l’interfaccia del portale, in totale comodità.