Come funziona un escavatore?

come funziona un escavatore

Chi desidera acquistare un escavatore deve conoscere il funzionamento di questo macchinario e sapere in quali occasioni può essere impiegato: ecco alcuni consigli per fare l’acquisto più adatto alle proprie esigenze aziendali.

Quando si decide di espandere l’attività e di acquistare nuovi macchinari non sempre si hanno le competenze e l’esperienza necessarie per fare la scelta giusta. Prima di buttarsi in un acquisto economicamente impegnativo è opportuno analizzare alcune caratteristiche del bene per capire cosa realmente serve all’impresa. L’escavatore è un macchinario usato per il movimento di terra da utilizzare per la rimozione di parti del terreno: la tipologia del mezzo, la potenza e la capacità di sollevamento sono peculiarità correlate all’ambito di utilizzo. In questo breve excursus valuteremo gli aspetti che consentono di acquistare il macchinario adeguato alle necessità imprenditoriali per poter essere in grado di misurarsi con competitor sempre più agguerriti. Prima della scelta si deve sapere:

  • a cosa serve l’escavatore
  • da quali parti è composto
  • quali escavatori acquistare
  • come guidare il miniescavatore

Impiego e funzionamento dell’escavatore

A cosa serve un escavatore è la prima domanda che dobbiamo porci se si intende fare questa tipologia di acquisto. Come abbiamo accennato gli escavatori sono macchinari con i quali si svolgono operazioni di scavo ma anche di carico e di trasporto oltre che di compattamento. L’utilizzo avviene sia sulle strade che nei cantieri edili: il macchinario, infatti, può realizzare fondazioni e predisporre trincee per il passaggio di canali, strade o ferrovie. Sinteticamente possiamo dire che la struttura di un escavatore è formata dal carro (il corpo basso) e dalla torretta con la cabina: questi due elementi sono collegati attraverso la ralla. Il carro è fermo mentre la torretta, posta al di sopra, ruota a 360 gradi. L’escavatore monta un braccio che dispone di una benna utilizzata quando il punto di scavo risulta molto più basso del piano su cui è collocato il macchinario. Come funziona un escavatore e come si procede con la benna è la seconda domanda: il funzionamento avviene facendo scendere la benna aperta e chiudendola per raccogliere il terreno. Le benne servono a molteplici scopi e quindi sono declinate secondo diverse tipologie. Se il lavoro consiste nel dragare un fondale si adotta un tipo di benna che consente ampi movimenti orizzontali: a seconda degli usi si potrà scegliere la benna per scogliera, per fossi, con dente o altro. Queste attrezzature si differenziano a seconda del terreno da movimentare e possono essere impiegate anche per la bonifica e per la pulizia.

Gli escavatori cingolati: quando utilizzarli

Gli escavatori cingolati sono di varie dimensioni, in commercio si trovano, infatti, sia macchinari grandi che escavatori molto piccoli. Generalmente i cingolati sono utilizzati per i lavori di maggior carico come quelli che si svolgono in miniera per i quali non occorre effettuare spostamenti veloci. I macchinari più piccoli si impiegano, invece, quando si dispone di uno spazio minimo. I comandi dell’escavatore cingolato sono disposti nella cabina di guida dove il motore aziona le ruote con i cingoli e lo sterzo viene manovrato attraverso leve bidirezionali oppure utilizzando i pedali. I comandi per escavatore cingolato compatto spesso dispongono di un solo pedale che attiva gli accessori mentre freno e acceleratore sono azionati dalle leve. A questo punto è importante spendere due parole per il braccio dell’escavatore che è formato dall’avambraccio e dal braccio di sollevamento che, a seconda delle necessità, può essere articolato. I movimenti leve escavatore consentono di svolgere le varie operazioni di sollevamento o altre funzioni ma molti escavatori moderni sono corredati da un joystick che permette una maggiore velocità e una precisione più accurata. Per quanto riguarda le leve, quella di sinistra aziona il braccio deputato allo scavo e ruota la torretta mentre quella di destra attiva quello di sollevamento e comanda la benna. L’escavatorista è l’operatore che comanda all’interno di una cabina insonorizzata, dotata di sistema di ventilazione e di vetri di sicurezza.

Tipologie di escavatori in commercio

Questi macchinari possono essere a cingoli o a ruote oppure dotati di appoggi articolati. I tipi di escavatori si differenziano tra loro a seconda del peso, della potenza del motore e di quella idraulica ma anche in base alle geometrie del braccio. Gli escavatori dotati di pneumatici, al contrario di quelli cingolati di cui si è già detto, hanno una eccellente velocità di movimento. Il tipo di escavatore ad appoggi articolati invece, dispone di più staffe di sostegno ed è adatto ai terreni scoscesi o anche molto ripidi, come possono essere quelli montani, la cui pendenza supera i 30°. Grazie alla struttura dotata di piedi possono essere eseguiti riporti, scavi ed altre operazioni: questa tipologia di escavatori è conosciuta anche come escavatori ragno.

Come guidare un miniescavatore

Se si intende acquistare un miniescavatore da utilizzare nei giardini, nelle strade e nei cantieri vuol dire che si cerca un macchinario che può essere adoperato anche da un privato grazie alle sue dimensioni ridotte e alla facilità di utilizzo. Le prestazioni da verificare, prima dell’acquisto, riguardano la forza massima del sollevamento, la profondità a cui può arrivare la benna e la capacità di rotazione del braccio. Tra le caratteristiche rilevanti non va dimenticata quella inerente al peso del miniescavatore che può variare da pochi quintali a più di 90, oltre a questi pesi si parla di macchinari medi o grandi. I microescavatori al massimo arrivano a 12 quintali di peso e possono essere trasportati senza eccessivi problemi: basta infatti un furgone. Ma come si guida un miniescavatore? Non ci sono particolari difficoltà anche se si deve tenere presente che pur essendo stabili è necessario impratichirsi iniziando su un terreno pianeggiante. L’accensione può avvenire tramite chiave o in maniera digitale e il movimento viene comandato dalle due lunghe aste il cui compito è produrre uno spostamento all’indietro oppure una rotazione se una viene spinta e l’altra tirata. La velocità è determinata dalla profondità con cui si muovono le aste di comando e da un pedale che l’aumenta negli spostamenti.

Le aste giudiziarie sono il posto giusto per abbattere i costi e rinnovare i macchinari aziendali facendo investimenti sicuri. La trasparenza è il fiore all’occhiello di questa modalità di vendita che riguarda attrezzature nuove e usate, inoltre è possibile vedere la documentazione completa e conoscere informazioni e dettagli che permettono di fare l’acquisto più conveniente.