Via alle domande per Bonus colonnine elettriche 2024

Il rispetto dell’ambiente è senza dubbio uno dei temi maggiormente discussi negli ultimi anni, viste le conseguenze che l’inquinamento sta avendo sul nostro pianeta.

Ormai da molto tempo, infatti, viene incentivata l’adozione di uno stile di vita definito più green, ossia basato su comportamenti che rispettino l’ambiente e contribuiscano a salvaguardarlo.

Tra di essi vi è sicuramente il sempre più scarso utilizzo di veicoli a benzina in grado di impattare in modo pesante sulla qualità dell’aria, a favore dell’aumento dell’uso dei mezzi elettrici, strumenti di trasporto ad impatto zero.

Per questo, negli ultimi tempi, il governo si è attivato per agevolare l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, ossia le cosiddette colonnine elettriche, sia per le aziende che per i professionisti, stanziando diversi milioni di euro per coprire la maggior parte di tali spese.

Se sei un professionista o il proprietario di un’impresa, ti farà piacere sapere che il bonus colonnine elettriche è stato esteso al 2024 e che dal 15 marzo è possibile richiederlo.

Ma cos’è questo incentivo e che dire dei requisiti da soddisfare per poterlo utilizzare? Analizziamo ciò ed altro in questo interessante articolo!

Bonus colonnine elettriche 2024: di cosa si tratta e a chi spetta

Bonus colonnine elettriche 2024: di cosa si tratta e a chi spetta

Innanzitutto, è fondamentale chiarire cosa sia realmente il bonus colonnine elettriche: si tratta di contributo erogato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, gestito da Invitalia, introdotto per sostenere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.

Sin dal suo varo, sono stati stanziati circa 87 milioni di euro, 70 dei quali per il solo acquisto e installazione delle colonnine aventi un valore complessivo inferiore alla soglia di 375.000 euro a vantaggio delle imprese; i restanti 17 milioni vengono ripartiti destinando 8.75 milioni all’acquisto e installazione delle colonnine con valore superiore ai 375.000 euro e gli altri 8.75 milioni ad appannaggio unico dei professionisti.

Che dire di coloro ai quali spetta la richiesta di tale bonus?

Sostanzialmente, possono fare domanda del bonus colonnine elettriche 2024 le imprese di qualsivoglia dimensione, indipendentemente dal settore nel quale operano e dalla zona geografica nella quale sono operative, purché soddisfino una serie di requisiti, tra i quali si annoverano:

  •  l’avvenuta iscrizione al Registro delle Imprese;
  •  la sede operativa sul territorio nazionale italiano;
  •  la totale assenza di difficoltà economiche o produttive, esattamente come chiarito dal regolamento di esenzione;
  •  l’allineamento con tutti gli adempimenti fiscali;
  •  l’iscrizione presso l’INPS o l’INAIL e il possesso di una posizione contributiva regolare, così come sancito dal documento unico di regolarità contributiva;
  •  l’assenza di procedure concorsuali in corso, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o di qualsiasi altra situazione equivalente alle suddette;
  •  il mancato usufrutto di precedenti aiuti o incentivi che, sommati all’importo delle agevolazioni concesse, contribuisca al superamento dei massimali previsti dal regolamento;
  •  la mancata ricezione di alcun contributo pubblico per le spese di installazione e di acquisto di stazioni di ricarica;
  •  l’assenza di sanzioni interdittive in linea con l’articolo 9, comma 2, del Decreto Legislativo del 2001;
  •  l’assenza dell’obbligo di deposito o rimborso di aiuti in un conto bloccato sul quale vige un ordine di recupero conseguente ad una precedente decisione della Commissione Europea.

Che dire dei requisiti che i professionisti devono soddisfare per poter richiedere il bonus colonnine elettriche 2024?

I professionisti che desiderano accedere a tale incentivo devono:

  •  presentare un volume d’affari non inferiore al valore della colonnina di ricarica per la quale richiedono l’incentivo nell’ultima dichiarazione IVA inoltrata all’Agenzia delle Entrate. Per coloro che applicano regolarmente il regime forfettario, tale valore non può andare al di sopra dei 20.000 euro;
  •  essere in regola con la restituzione di somme conseguenti a provvedimenti di revoca di eventuali agevolazioni già utilizzate;
  •  essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  •  essere allineati con qualsivoglia adempimento fiscale;
  •  richiedere per la prima volta un contributo pubblico;
  •  non aver ricevuto o rimborsato gli aiuti dichiarati illegali dalla Commissione Europea in un conto bloccato.

Una volta chiariti tutti i requisiti che le imprese e i professionisti devono soddisfare per ricevere il bonus, analizziamo da vicino il reale funzionamento di tale incentivo in modo da fornirti un quadro generale chiaro su quali siano le linee guida da seguire per poterlo utilizzare in modo corretto una volta ottenuto.

Bonus colonnine elettriche 2024: come funziona

Bonus colonnine elettriche 2024: come funziona

Come detto precedentemente, il bonus colonnine elettriche 2024 è stato ideato per agevolare l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli di tale tipologia.

Ad ogni modo, non si tratta di un bando totalmente nuovo, ma semplicemente di una riapertura di quello già varato nel 2023; infatti, a poter usufruire del bonus sono coloro che hanno già effettuato le installazioni delle infrastrutture di ricarica nel periodo di tempo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.

Tra le spese che beneficiano di tale bonus rientrano quelle di:

  •  acquisto e installazione effettiva delle colonnine di ricarica;
  •  collegamento alla rete elettrica generale nel limite massimo fissato al 10% sul costo totale della fornitura e della messa in opera del lavoro, così come sancito dal gestore di rete;
  •  gestione, progettazione, direzione dei lavori, sicurezza e collaudo, purché non superi il suddetto 10% del costo totale della fornitura e dell’installazione della colonnina stessa.

Pertanto, l’ammontare totale delle spese coperte dall’incentivo è del 40% circa.

Tuttavia, il contributo non copre alcuni costi aggiuntivi, quali:

  • le imposte, le tasse o gli oneri;
  • le spese per l’acquisto di immobili o terreni;
  • l’acquisto di servizi che non rientrano tra quelli previsti, nonostante siano effettivamente funzionali per l’installazione dell’infrastruttura di ricarica;
  • consulenze di qualsiasi genere;
  • autorizzazioni edilizie all’esercizio e alla costruzione.

Che dire delle caratteristiche che le colonnine di ricarica devono possedere per poter essere vagliate per l’acquisto mediante il bonus?

Esse devono essere assolutamente nuove di fabbrica e avere una potenza nominale non inferiore ai 7,4 kW, in grado cioè di garantire almeno 32 Ampere per ciascuna fase, sia sul territorio nazionale italiano che in aree geografiche differenti, purché soddisfino i requisiti di conformità previsti dalla legislazione.

Il beneficiario del bonus può trarne vantaggio solo una volta e l’incentivo non può essere cumulato con altri vantaggi a carattere economico, come contributi vari, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche già concesse.

A questo proposito Invitalia, sul suo portale ufficiale, mette a disposizione per la consultazione l’elenco dei limiti massimi del bonus relativi all’installazione delle colonnine elettriche ordinate secondo la massima potenza che erogano e il costo complessivo: è previsto, infatti, un tetto di 2.500 euro per le colonnine aventi un solo punto di ricarica e di 8.000 euro per le versioni dotate fino a due punti di ricarica.

Inoltre, le infrastrutture di ricarica in corrente continua prevedono un tetto di 1000 euro/kW fino ad una soglia di 50 kW, di 50.000 euro per le colonnine oltre i 50 kW di potenza e di 75.000 euro per le infrastrutture che superano i 100 kW di potenza totale.

Tieni conto, però, che il prezzo totale di ricarica dell’auto elettrica alla colonnina di ricarica dipende da numerosi fattori, come l’offerta dell’operatore, la capacità della batteria, la presenza eventuale di un servizio di abbonamento, la fascia oraria e il giorno di utilizzo dell’infrastruttura, nonché la posizione in un’area pubblica o privata della colonnina stessa.

A questo punto, alla luce di quanto esaminato finora, è probabile che tu ti stia chiedendo in che modo sia possibile fare domanda per richiedere il bonus colonnine elettriche 2024.

Scopriamolo insieme!

Bonus colonnine elettriche 2024: come richiederlo

Bonus colonnine elettriche 2024: come richiederlo

La domanda per poter usufruire del bonus colonnine elettriche 2024, previo soddisfacimento dei requisiti suddetti, è disponibile nell’Area Personale del sito web ufficiale di Invitalia, al quale è possibile effettuare l’accesso mediante il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta d’Identità Elettronica (CIE) o, in alternativa, tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Non appena sarai entrato nell’area di login, puoi selezionare l’incentivo per il quale presentare la relativa domanda; nel caso tu necessitassi di maggiori informazioni, puoi avvalerti del servizio Parla con Me, uno strumento utile per chiarire eventuali dubbi in merito ai requisiti da soddisfare per poter presentare la domanda o sul funzionamento effettivo del bonus.

Dopodiché, potrai selezionare l’incentivo con la dicitura “Colonnine di ricarica elettrica” selezionandola nell’apposito menu a cascata; immediatamente comparirà la domanda da compilare digitalmente in ogni sua parte inserendo i dati anagrafici, il codice fiscale e il documento d’identità del richiedente, le copie delle fatture elettroniche che attestano l’acquisto e l’installazione della colonnina di ricarica, gli estratti del conto corrente che confermano l’avvenuto pagamento per l’installazione dell’infrastruttura, la certificazione rilasciata dal professionista che si è occupato dell’implementazione della colonnina, nonché il numero del conto corrente sul quale richiedere l’accredito del bonus.

Le domande per poter richiedere il bonus hanno una scadenza fissata alle ore 17 del 20 giugno 2024; tuttavia, eventuali problematiche riscontrate in fase di richiesta della domanda devono essere necessariamente segnalate entro il termine della chiusura del relativo sportello, in modo da garantire la gestione entro e non oltre il 30 giugno.

Il 20 giugno è anche la scadenza per poter presentare la domanda relativa all’incentivo per coprire i costi della connessione alla rete elettrica ma, a differenza della richiesta precedente, l’istanza dev’essere presentata esclusivamente mediante Pec (Posta Elettronica Certificata).

Qualora tu voglia inoltrare la domanda per ottenere quest’ultima tipologia di incentivo, è necessario allegare anche il preventivo di connessione alla rete elettrica accettato dal gestore, l’eventuale certificato antimafia per contributi al di sopra dei 150.000 euro e, in caso di procura speciale, anche la copia dell’atto di procura da aggiungere ai documenti d’identità.

Insomma, le auto elettriche sono senz’altro degli alleati molto potenti per chi desidera ridurre il più possibile l’impatto della propria mobilità sull’ambiente.

Che tu sia un professionista o il proprietario di un’impresa, il bonus colonnine elettriche è sicuramente un grande vantaggio che hai a disposizione per far fronte alle varie spese per installare l’infrastruttura di ricarica e per poterti spostare a impatto zero!


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