Nuove risorse per olivicoltura e ambiente

Il processo di meccanizzazione nell’olivicoltura è uno dei temi discussi dal Pnrr per quanto concerne la concessione di nuovi finanziamenti, soprattutto a beneficio di alcune regioni cardine in questo settore, come l’Emilia Romagna.
Gli stessi fondi sono stati destinati al Piemonte per ridurre in modo significativo le emissioni di ammoniaca nel processo di coltivazione e lavorazione, al fine di preservare l’ambiente e i consumatori finali.
Vediamo quindi quali sono le ultime novità in materia e le previsioni per il futuro riguardo la modernizzazione dell’olivicoltura e dei frantoi ancora dall’impostazione datata.

Risorse destinate all’olivicoltura dell’Emilia Romagna: quali sono le ultime novità

Le imprese della filiera olearia potranno contare su sostanziosi aiuti da parte del Pnrr, acronimo di Piano di Ripresa e Resilienza, che ha previsto 658.000 euro di contributi a fondo perduto da erogare nei prossimi mesi.
A cosa servirà esattamente questa sovvenzione per la regione Emilia Romagna?

Ammodernamento frantoi

Ammodernamento dei frantoi

I frantoi italiani sono garanzia di qualità e affidabilità, ma spesso non sono al passo con i tempi per quanto concerne le attrezzature.
Lo scopo delle risorse messe a disposizione, tra cui 400.000 euro per la meccanizzazione e 10.000 solo per i frantoi, è proprio quello di consentire alle imprese di acquistare moderne attrezzature e operare un upgrade da questo punto di vista.
L’inserimento di mezzi meccanici consente di massimizzare e velocizzare la produzione, aumentando il business e rendendo l’azienda più funzionale.

Miglioramento della qualità dell’olio extra vergine di oliva

I metodi tradizionali di produzione dell’olio sono sempre attuali e redditizi, ma incentivando la meccanizzazione dei frantoi si auspica di migliorare ancora di più la qualità del prodotto finale.
L’obiettivo è rendere il settore sempre più competitivo, anche a livello internazionale, aumentando la resa annuale e rendendola costante nel tempo.

Investimenti e impiantistica per l’agricoltura a basso consumo

Il Pnrr ha deciso inoltre di destinare all’Emilia Romagna importi pari a 30 milioni di euro per gli investimenti inerenti l’agricoltura di precisione, a patto che macchinari e impianti siano realizzati a basso consumo, per limitare l’impatto ambientale dell’intera filiera sul territorio.

Alessio Mammi, l’attuale Assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, parla con soddisfazione delle risorse in arrivo, evidenziando come la regione sia già da tempo un traino per tutto il Paese dal punto di vista dell’olivicoltura.
Afferma, infatti, che le aree coltivate sono molte e in continua crescita, con prodotti come Dop Brisighella e Colline di Romagna che sono ormai esempi di qualità anche fuori dai confini regionali.
I fondi del Pnrr si pongono in questa direzione e hanno come scopo quello di modernizzare i frantoi, rendere più tecnologici gli impianti di lavorazione e aumentare la redditività delle produzioni.

Leggendo il bando, si coglie come gli interventi siano volti anche a migliorare lo stoccaggio e il packaging dell’olio extra vergine di oliva prodotto, oltre alla sostituzione degli impianti ormai datati con nuove varianti più funzionali e rispettose dell’ambiente.
Per presentare la propria domanda e accedere ai fondi, è necessario entrare sulla piattaforma Sian entro il 15 gennaio 2024, dimostrando di possedere tutte le caratteristiche utili per ottenere il beneficio.

Risorse per ridurre emissioni

Risorse destinate al Piemonte per ridurre le emissioni di gas

Nel caso del Piemonte, è stato il Psr a promuovere un bando valido dal 2023 al 2027, con lo scopo di incentivare le aziende all’acquisto di macchinari e coperture che possano limitare le emissioni di gas considerati climalteranti.
La domanda scade il prossimo 31 gennaio 2024 e prevede 5 milioni di euro fino a esaurimento dei fondi, da richiedere esibendo tutte le caratteristiche richieste dal bando.
Vediamo quali sono gli obiettivi che si desiderano raggiungere tramite l’erogazione di tali risorse.

Realizzazione di coperture anti emissione

I siti di stoccaggio o di lavorazione delle olive nei processi di olivicoltura possono essere inquinanti a causa delle emissioni di gas che vanno ad alterare il clima e sono fortemente impattanti sull’ambienye.
I fondi del Psr sono destinati quindi all’acquisto di coperture realizzate in materiali moderni, che possano risultare durevoli nel tempo ed evitare la fuga dei gas nell’aria.
L’obiettivo è che buona parte delle aziende piemontesi del settore possano modernizzarsi dal punto di vista degli impianti e prevedere delle coperture antiemissione di ultima generazione.

Acquisto di macchinari per la concimazione organica

Il processo di concimazione dovrebbe avvenire nel rispetto dell’ambiente e del territorio, limitando l’uso delle sostanze chimiche sia per non inquinare il terreno sia per preservare la salute del cliente finale.
Per fare in modo che questo accada in ogni stabilimento, il Psr ha destinato i fondi sopracitati anche all’acquisto di macchinari per la concimazione organica, che ha un impatto ambientale ridotto e non pregiudica il lavoro dal punto di vista della resa finale.
Il tutto rientra in un processo di modernizzazione in chiave ecologica, che tiene conto delle esigenze delle aziende impiegate nell’olivicoltura ma anche dell’inquinamento in crescita.
Questo è dovuto pure alle emissioni di ammoniaca che gli stabilimenti del settore emettono tramite la concimazione chimica e l’assenza di coperture idonee ad impedire che tale sostanza si disperda nell’aria e nel terreno.

Realizzazione di vasche coperte al posto dei tradizionali lagoni scoperti

L’impiego di vasche coperte si inserisce perfettamente in questo piano di rispetto e recupero ambientale, senza penalizzare il lavoro delle aziende di olivicoltura.
I lagoni usati fino a questo momento non possiedono strutture di copertura e pertanto lasciano via libera ai gas climalteranti.
Le vasche di ultima generazione consentono lo stoccaggio e la lavorazione della materia prima, ma allo stesso tempo assicurano un minore impatto sul territorio.

Per ogni richiesta, la spesa massima consentita è di 100.000 euro, presentando apposita documentazione relativa a uno degli interventi di cui abbiamo appena parlato.
Marco Protopapa, assessore dell’agricoltura per la regione Piemonte, evidenzia come con questi fondi il Psr abbia voluto premiare tutte quelle aziende che ormai da tempo provano a migliorare i propri impianti per limitare le emissioni gassose e rendere l’aria della regione più respirabile.
Si tratta di un processo che ha ancora molta strada davanti a sé, ma che tuttavia è stato ben avviato e prosegue grazie a questi contributi a fondo perduto.

Modernizzare lo stabilimento

Perché richiedere i fondi per l’olivicoltura in Emilia Romagna e Piemonte

Modernizzare il proprio stabilimento

Oltre a rendere un servizio alla collettività e al territorio, inoltrare la propria richiesta per la ricezione degli incentivi a fondo perduto è un ottimo modo per modernizzare a costi più bassi il proprio stabilimento.
Spesso i macchinari per la concimazione organica o per limitare le emissioni gassose sono molto costosi e le aziende rimandano gli interventi di ammodernamento che inciderebbero in modo positivo sulla resa e sulla qualità del prodotto finale.
Sarebbe un peccato non usufruire dei vantaggi economici e pratici che abbiamo citato, a patto di possedere i requisiti necessari per poter partecipare al bando, valido fino all’esaurimento dei fondi.

Contribuire alla salvaguardia dell’ambiente

Un impianto obsoleto e un frantoio datato hanno probabilmente un maggiore impatto ambientale rispetto ad attrezzature di ultima generazione e impianti realizzati di recente a norma di legge.
Partecipare al bando e acquistare nuovi macchinari permette anche di salvaguardare il territorio e di limitare l’inquinamento del terreno, partecipando nel piccolo al miglioramento della salubrità dell’aria.
Si tratta di accorgimenti indispensabili per proseguire verso una svolta ecologica, che spesso sono rimandati per mancanza di fondi personali da destinare a questo ambito.

Migliorare la qualità dei propri prodotti

La tecnologia compie notevoli passi in avanti ogni anno e consente di migliorare sempre di più la produzione agricola e industriale in tutti i settori.
In particolare nell’olivicoltura, l’inserimento di macchinari di ultimissima generazione non solo può massimizzare il business compiendo il consueto lavoro in tempi brevi, ma anche rendere il prodotto finale qualitativamente più elevato.
Questo significa poter potenzialmente allargare il proprio target di clientela, sia nei confini nazionali sia uscendo dal Paese, superando la concorrenza dal punto di vista della bontà della bottiglia di olio venduta.

Incentivare gli olivicoltori che cercano di far crescere le proprie aziende

L’Emilia Romagna e il Piemonte sono regioni ricche di impianti per l’olivicoltura, ma non sempre i proprietari delle aziende riescono a farle crescere per mancanza di fondi.
Il rischio è che le idee non vengano concretizzate e che si rimanga in una situazione di ristagno che non è benefica per l’agricoltura e l’industria italiana.
Si tratta quindi di un modo per aiutare coloro che vogliono compiere passi in avanti, fornendo loro la spinta economica che manca in condizioni di normalità.
L’auspicio è che nei prossimi anni la maggior parte dei frantoi sia più moderna dal punto di vista degli impianti e delle coperture, più attenti all’impatto ambientale e all’emissione di gas climalteranti, così dannosi per gli ecosistemi e per l’allargamento del buco dell’ozono.

Ottenimento di fondi perduti

L’aspetto più positivo del denaro erogato dal Pnrr e Psr è che si tratta di fondi perduti, pertanto non è necessario rimborsarli nel corso del tempo.
Le aziende possono pertanto godere del beneficio senza contrarre alcun debito o doversi impegnare a restituire la somma negli anni a venire.
In questo modo, anche coloro che hanno avviato da poco l’attività possono migliorarla e improntarla subito in maniera moderna ed ecologica, contando su aiuti sostanziosi per ognuna delle due regioni.

Il futuro dell’olivicoltura sembra in via di costruzione, senza tralasciare l’importanza della tradizione che è alla base del successo dei prodotti italiani.
Lo scopo dei fondi che verranno erogati è semplicemente migliorare la situazione dal punto di vista della meccanica e della salvaguardia dell’ambiente, limitando l’inquinamento e aumentando la produttività delle aziende tramite impianti di lavoro più moderni, a basso consumo energetico e dotati di coperture apposite per i gas nocivi e l’ammoniaca.
I risultati dovrebbero essere visibili già dal prossimo 2024, quando terminerà il termine per la presentazione delle domande e i primi aiuti verranno concessi ad entrambe le regioni per favorirne lo sviluppo.


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