Nuova Sabatini: come finaziare la propria impresa con tassi agevolati

La nuova Sabatini 2022 prevede uno stanziamento di 900 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise). Tale misura è presente nella legge di bilancio del 2022 e ne prevede l’estensione fino al 2027.

In pratica, all’interno della legge, lo Stato Italiano ha previsto le misure relative ai tassi agevolati PMI e i finanziamenti per l’acquisto di vari beni.

Tra questi figurano:

  • macchinari;
  • forniture;
  • beni strumentali hardware e software;
  • impianti.

L’obiettivo della misura di legge è quello di accrescere la competitività dell’industria del paese e facilitare il credito d’impresa. Un aiuto concreto alle aziende per superare questa fase di crisi.

Chi può usufruire dei tassi agevolati Nuova Sabatini

In linea generale la Nuova Sabatini è pensata per le micro, le piccole e le medie imprese (PMI) che operano in Italia. Tra questi, tutti i settori produttivi compresi quelli relativi al mondo agricolo e della pesca.

Le categorie escluse sono quelle che operano nel mercato finanziario, assicurativo e quelle improntate all’export o che svolgono operazioni a beneficio dell’estero. I tassi agevolati PMI erogati hanno seguito un iter ben definito prima di essere accettati.

Quindi, le regole basilari per richiedere i tassi agevolati PMI sono:

  1. Non si trovano in condizioni di difficoltà o non sono sottoposte a procedure concorsuali.
  2. Possono risiedere in un paese estero ma hanno aperto una sede in Italia entro il termine dell’investimento.
  3. Non hanno mai ricevuto contributi considerati illegali dalla Commissione Europea.
  4. Le aziende sono iscritte regolarmente nel Registro delle Imprese.

Finanziare PMI Italia

La Nuova Sabatini opera su due fronti nei confronti delle aziende: erogando finanziamenti e fornendo tassi agevolati PMI. Abbiamo già indicato quali sono i beni strumentali che vengono finanziati dal progetto. Ora dobbiamo stabilire quali sono i beni non accettati.

Le spese di terreni e fabbricati non rientrano nella misura di legge. Questo perché non fungono da beni strumentali. Ma non sono accettati nemmeno i beni strumenti che non competono all’attività produttiva dell’azienda. Quindi non è consentito acquistare beni se non strettamente funzionali alla produttività. Infine, non è ammesso neanche l’acquisto di beni rigenerati o usati ma solo nuovi macchinari o beni strumentali.

Tassi agevolati Nuova Sabatini

Il Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti S.P.A. e l’Associazione Bancaria Italiana erogano finanziamenti alle piccole e medie imprese.

L’azienda che richiede il finanziamento ha diritto di conseguenza a un contributo di cinque anni per un importo compreso fra i 20.000 euro e il quattro milioni di euro. Ciò equivale all’80% dell’intero finanziamento.

Mentre gli investimenti di beni strumentali che rientrano nella categoria ‘Industria 4.0’ beneficiano di un contributo maggiorato. L’importo è pari al 30% e l’elenco è consultabile nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

I tassi d’interesse relativi ai tassi agevolati Nuova Sabatini sono calcolati in base al valore del finanziamento, perciò suddivisi per l’importo erogato nei cinque anni.

Pertanto, i calcoli sono:

  • 2,75% negli investimenti ordinari;
  • 3,375% negli investimenti di tracciatura e pesatura rifiuti;
  • 3,375% negli investimenti delle tecnologie digitali.

Andamento Nuova Sabatini

Già a febbraio 2022 ci sono i primi risultati delle richieste. A registrare la domanda più alta appare sorprendentemente il leasing. Nel piatto della legge tale richiesta sfiora l’80% delle domande direzionando in questo modo le necessità attuali delle aziende.

In pratica ciò significa che le PMI italiane sono ben pronte a investire nel futuro e non si sono scoraggiate dalla situazione attuale. L’andamento traccia un forte segnale di resilienza e fa ben sperare per la loro competitività a livello mondiale, politica permettendo.

La parte fatta dal Governo per assicurare un sostegno alla produttività nazionale delle micro, piccole e medie imprese sta dando i suoi frutti. Per questo motivo la linea attuale prevede un finanziamento alle imprese di 240 milioni annui. L’importo si ridurrà a 120 milioni per il periodo 2024/2026. Terminerà a 60 milioni annui per l’anno 2027.