Lavoratori del turismo: previsto il Bonus estate

L’8 giugno 2023 la Ministra del Turismo Daniela Santanché ha dichiarato con un comunicato stampa la creazione del Bonus estate. Si tratta di un incentivo previsto per i lavoratori del settore turistico. In particolare, mira a rafforzarne:

  • la competitività;
  • la stabilità, per fornire dei posti di lavoro più stabili;
  • l’attrattività, in modo da aumentare il numero di lavoratori stagionali.

Il bonus è previsto da un emendamento al Decreto lavoro 2023. Questo decreto è stato approvato dalla Commissione Affari sociali del Senato. Dunque, i dettagli non sono ancora stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, ma dovrebbero esserlo presto.

Il settore turistico in Italia: miglioramenti in vista ma con carenze di personale

Il turismo appartiene al settore terziario e include tutte quelle attività relative alla fornitura di servizi di trasporto, di alloggio e altri servizi correlati, come ad esempio le guide turistiche. Questo settore in Italia è da sempre uno dei più trainanti dell’economia del nostro Paese. Con la pandemia da Covid-19, così come molti altri settori, era stato duramente colpito. Gli operatori turistici, infatti, hanno dovuto affrontare sfide difficili per far fronte alla mancanza di turisti e di arrivi, soprattutto nel periodo estivo. Quest’anno però la tendenza sembra essere diversa.

Durante e subito dopo il Covid-19, infatti, il settore turistico aveva faticato a rialzarsi e a ripartire davvero. Ora invece siamo finalmente tornati ai numeri prima della pandemia, quando il nostro Paese era ancora una delle mete estive più scelte dai turisti di tutto il mondo. Infatti, secondo le stime recenti, il turismo organizzato nel 2023 registra un aumento dell’11% rispetto al 2019, in periodo pre-Covid. È un dato molto positivo in quanto maggiore addirittura al periodo precedente alla pandemia. Si prevede dunque un anno di rialzo e di miglioramento per il settore del turismo.

La carenza di personale

Attualmente il problema, dunque, non riguarda il numero di turisti, ma quello dello staff. Il lavoro stagionale è di per sé temporaneo e precario. In questo periodo, però, lo è diventato ancora di più. È sempre più difficile trovare i lavoratori con i requisiti necessari per svolgere le diverse mansioni previste, tra cui ad esempio i bagnini, gli chef, i camerieri, i baristi e molte altre ancora. La difficoltà risiede soprattutto nella ricerca di personale disponibile a lavorare anche negli orari più scomodi, come la notte, oppure durante i giorni festivi e il sabato e la domenica. Confcommercio ha infatti annunciato che nell’attuale mese di giugno mancano all’appello circa 480 mila lavoratori, per rispondere alle esigenze del settore.

La preoccupazione del Governo, dunque, deriva proprio da questi dati. È necessario, infatti, prevedere un numero sufficiente di personale per far fronte all’aumento degli arrivi e dei soggiorni.

Che cos’è il Bonus estate?

Il Bonus estate è un nuovo incentivo previsto dal Governo per favorire il lavoro stagionale e supportare i lavoratori del settore turistico. Uno dei settori italiani più in emergenza è proprio quello turistico. Recentemente, infatti, abbiamo assistito a una carenza di personale in questo settore. Per questo motivo il Ministero del Turismo ha deciso di adottare delle misure specifiche a sostegno del settore.

Questo incentivo è un emendamento del Decreto lavoro 2023, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 4 maggio 2023. In particolare, questo decreto ha l’obiettivo di aumentare l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Soprattutto prevede l’istituzione di percorsi di lavoro, di formazione, di istruzione e di inserimento sociale per contrastare la povertà. Inoltre, mira ad aumentare la sicurezza sul luogo di lavoro. Sono sempre più i casi di incidenti, anche gravi, mentre si sta svolgendo il proprio lavoro. Il Governo, dunque, ha deciso di intervenire per frenare questa tendenza crescente. Infine, l’obiettivo è quello di agire per contrastare le frodi e introdurre maggiori regolamentazioni in materia di contratti di lavoro. Quest’ultimo aspetto è significativo per dare maggiore stabilità al settore, dando la possibilità di fornire contratti più duraturi.

Per il momento, dunque, il Bonus estate è solamente un emendamento. Si tratta di una modifica al Decreto lavoro 2023. Non sono infatti ancora state indicate in dettaglio le modalità previste per presentare la domanda. L’obiettivo è quello di intervenire tempestivamente nella situazione attuale del settore turistico. Inoltre, lo scopo è quello di aumentare l’attrattività di questo settore, ma anche di migliorare le condizioni di lavoro per arrivare dunque a una maggiore stabilità occupazionale.

In che cosa consiste questo emendamento?

La cifra destinata a questo bonus è di 54 milioni di euro, come previsto dal Decreto lavoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Queste risorse finanziarie saranno tratte principalmente da tre fondi:

  • il Fondo per interventi strutturali di politica economica;
  • altri fondi di riserva del Ministero;
  • il Fondo unico nazionale del turismo.

Il bonus prevede un aumento del 15% della retribuzione straordinaria. Si tratta di una misura retroattiva. Questo, infatti, sarà valida per i turni compresi dal 1° giugno al 21 settembre, per gli orari indicati sopra. La somma non concorre alla formazione del reddito. Questo significa che i soldi in più ricevuti dai lavoratori saranno appunto un bonus. Non saranno dunque tassati al momento della dichiarazione dei redditi. I lavoratori stagionali quindi si ritroveranno questo importo direttamente nella busta paga. Attualmente, si attendono notizie per scoprire le modalità esatte per presentare la domanda.

A chi è destinato?

Per ottenere il bonus vi sono due requisiti. In particolar modo:

  • devi essere un lavoratore dipendente di aziende private del settore turistico. Sono inclusi gli impianti termali;
  • devi avere un reddito di lavoro dipendente inferiore o pari a 40 mila euro, nel periodo d’imposta 2022.

Nello specifico, le figure principalmente richieste rientrano nelle seguenti tre categorie. Si tratta di:

  • strutture ricettive, come gli alberghi e i B&B;
  • ristoranti e di altre strutture come i bar;
  • impianti balneari e termali.

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