Industria 4.0: ancora 686 milioni disponibili. Un’occasione concreta per chi investe in innovazione.

Il Piano Transizione 4.0, cuore della strategia italiana per la digitalizzazione industriale, è ancora attivo e finanziato.  L’ultimo dato rilasciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato che sono ancora disponibili 686.372.544,73 euro per il credito d’imposta destinato agli investimenti in beni strumentali 4.0. Una cifra importante, che rappresenta un’opportunità concreta per le imprese che vogliono innovare, digitalizzare e rendere più efficienti i propri processi produttivi.

In questo scenario, anche chi acquista macchinari industriali usati può trarre vantaggio, soprattutto se si tratta di beni tecnologicamente avanzati, già predisposti per l’interconnessione. Ecco perché, Industrial Discount, vuole aiutarti a capire come cogliere questa occasione.

Cos’è il Piano Transizione 4.0

Il Piano Transizione 4.0 è un pacchetto di incentivi fiscali pensato per sostenere le imprese che investono in:

  • Macchinari e impianti tecnologicamente avanzati;
  • Automazione e digitalizzazione dei processi produttivi;
  • Sistemi interconnessi e intelligenti;
  • Software e tecnologie per l’analisi dei dati.

Il beneficio principale è un credito d’imposta che può arrivare fino al 20% del valore del bene, da utilizzare in compensazione fiscale in tre quote annuali.

Perché ci sono ancora fondi disponibili?

Dopo il primo click-day di giugno 2025, sembrava che i fondi fossero esauriti in poche ore. Tuttavia, molte imprese non hanno confermato le prenotazioni entro i 30 giorni previsti, liberando così una parte consistente delle risorse. Il MIMIT ha quindi riaperto l’accesso al credito d’imposta, rendendo nuovamente disponibili 686 milioni di euro per nuove richieste.

Questa seconda finestra rappresenta un’occasione preziosa per tutte le aziende che non erano riuscite a partecipare in tempo o che hanno deciso solo ora di investire.

Chi può accedere agli incentivi

Tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente da forma giuridica, settore o dimensione, possono accedere al credito d’imposta, a patto che:

  • L’investimento riguardi beni materiali nuovi (non usati);
  • Il bene sia interconnesso al sistema aziendale;
  • Venga rispettata la procedura di comunicazione tramite la piattaforma GSE.

E se il macchinario è usato?

Anche se il credito d’imposta 4.0 è riservato ai beni nuovi, acquistare un bene usato recente può comunque essere una scelta strategica. Ecco perché:

  1. Molti beni usati sono già predisposti per l’interconnessione, perché acquistati nuovi con il 4.0;
  2. Possono essere integrati in progetti di revamping o Transizione 5.0, che premiano l’efficienza energetica;
  3. Costano meno, ma offrono tecnologie avanzate e valore residuo elevato.

Su Industrial Discount, ad esempio, trovi torni, centri di lavoro, presse, carrelli elevatori e impianti completi già dotati di sistemi digitali, pronti per essere integrati in un progetto di innovazione.

Come funziona la procedura

Per accedere al credito d’imposta, l’impresa deve seguire tre passaggi:

  1. Comunicazione preventiva: entro il 31 gennaio 2026, indicando l’investimento previsto e l’importo del credito;
  2. Conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, attestando il pagamento del 20%;
  3. Comunicazione di completamento: entro il 31 gennaio 2026 (o 31 luglio 2026 se l’investimento si conclude nel primo semestre 2026).

Tutte le comunicazioni devono essere inviate tramite la piattaforma GSE, accessibile con SPID.

Quali beni rientrano nel 4.0

I beni agevolabili sono elencati nell’Allegato A della Legge 232/2016 e includono:

  • Macchine utensili a controllo numerico;
  • Sistemi di movimentazione automatizzati;
  • Robot collaborativi (cobot);
  • Impianti di monitoraggio e controllo remoto;

Sistemi di tracciabilità e raccolta dati.

Aliquote e vantaggi fiscali

Il credito d’imposta varia in base all’importo dell’investimento:

  • 20% fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% da 2,5 a 10 milioni;
  • 5% da 10 a 20 milioni.

Il credito è compensabile in F24 in tre quote annuali di pari importo.

L’interconnessione: il nodo cruciale

Uno degli aspetti più critici per accedere agli incentivi è la corretta interconnessione del bene con il sistema aziendale. Non basta che il macchinario sia “tecnologicamente avanzato”: deve essere integrato nei processi produttivi e generare dati utili per il controllo e l’ottimizzazione della produzione.

Molte aziende, purtroppo, vedono l’interconnessione solo come un requisito formale. Ma se non è reale e documentata, l’incentivo decade e si rischiano sanzioni. È quindi fondamentale affidarsi a consulenti esperti e costruire un dossier tecnico completo, fin dall’inizio.

Come Industrial Discount può aiutarti

Nella nostra piattaforma trovi macchinari industriali usati provenienti da fallimenti, dismissioni e surplus aziendali. Molti di questi beni:

  • Sono recenti e in ottimo stato;
  • Hanno già dotazioni tecnologiche compatibili con l’Industria 4.0;
  • Possono essere integrati in progetti di revamping o efficientamento energetico.

Inoltre, grazie alla trasparenza delle aste online, puoi valutare in anticipo le caratteristiche tecniche del bene, verificare la documentazione disponibile e pianificare con precisione il tuo investimento.

Con 686 milioni ancora disponibili, il Piano Transizione 4.0 rappresenta una straordinaria occasione per innovare, digitalizzare e rendere più competitiva la tua impresa.


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