Fondo Imprese Creative: termini e modalità di presentazione delle domande
Il Fondo Imprese Creative è un incentivo promosso dal MiMit a favore delle piccole e medie imprese. L’ambito d’interesse è quello dell’arte e della cultura. L’obiettivo è consentire lo sviluppo di micro, piccole e medie imprese. Il Fondo offre un capitale per consentire l’avvio o l’accrescimento d’imprese attive nel campo. Le agevolazioni ammontano a un totale di 26,8 milioni di euro. La gestione è monitorata da Invitalia, fortemente sostenuta dal Ministero della Cultura.
Il bando è indirizzato a:
- privati che hanno intenzione di costituire una nuova impresa;
- imprese legate ad attività culturali e artistiche;
- aziende impegnate nella collaborazione con altre imprese creative;
- persone fisiche possono anche formare un team e richiedere tutte le agevolazioni, formando l’impresa entro 60 giorni dall’accettazione del bando;
Insomma, il campo di applicazione è davvero molto vasto. Non sorprende che i fondi abbiano trovato aziende interessate, comportando una chiusura anticipata dal 5 luglio 2022. Da tale data lo sportello non è più attivo perciò non potranno essere inoltrate nuove domande.
Come funziona il Fondo Imprese Creative
Il fondo prevede questa struttura: la richiesta economica può raggiungere i 500.000 € per la creazione e lo sviluppo dell’impresa. Gli obiettivi andranno raggiunti entro 24 mesi dal finanziamento. Il Fondo Imprese Creative prevede un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 40% della somma sostenuta e un contributo fino al 40% della somma. Le restanti somme saranno quindi finanzianti dalle imprese stesse.
Lo scopo è fornire uno strumento utile a tutti coloro che vogliono iniziare un nuovo percorso ed espandersi. L’aumento di capitale permette di acquistare i beni e altri servizi utili alla causa. In questi ultimi rientrano componenti hardware e software, licenze, macchinari, impianti, certificazioni. Sono incluse anche opere murarie, ma con il limite vincolante che rappresentino al massimo il 10% della spesa. Non sorprende che questa agevolazione sia così desiderabile. È un’opportunità specialmente per le imprese che vogliono svecchiare il loro stile, ma non hanno abbastanza denaro per poterlo fare.
Con l’80% totale della somma del capitale, gli utenti potranno anche osare più di quanto dovuto. Pagando di tasca loro solo il 20% e restituendo il 40% dilazionato nel corso degli anni, gli imprenditori hanno un’opportunità singolare per rinnovarsi. Se ad esempio un team di persone fisiche richiede la somma di 100.000 euro per il proprio progetto, allora riceveranno 40.000 euro come contributo a fondo perduto. Invece 40.000 euro verranno finanziati a tasso zero. Per risparmiare è possibile anche pensare a soluzioni alternative come l’acquisto di attrezzature e beni all’asta. Il capitale circolante può essere usato per l’assunzione di dipendenti, materie prime e altri servizi. In linea generale questo fondo è una piccola chiave di accesso per strutturare il corpo dell’impresa e lanciarsi in forma competitiva nel mercato del lavoro.
La modulistica
L’invio della domanda prevede in due fasi: in un primo momento la compilazione online con il piano d’impresa e la creazione di un codice da conservare per la seconda fase. Quest’ultima prevede l’accesso con SPID e l’invio del codice precedentemente conservato. L’invio della domanda comporta l’assegnazione di un numero di protocollo, può essere firmata digitalmente. Insomma, il classico iter burocratico per chi vuole usufruire di un bonus.
In base all’ordine di presentazione, tutte le domande verranno valutate entro i 60 giorni. Questa finestra temporale potrebbe ampliarsi qualora ci fossero delle incongruenze o dei documenti che mancano. L’utente ha infatti la possibilità d’integrare tutto ciò che serve. L’ultimo step prevede la valutazione dei requisiti formali. Quindi l’impresa deve essere a norma di legge e rispondere positivamente ai requisiti richiesti. Segue un esame di merito. Ovvero la considerazione delle caratteristiche del progetto, le possibilità di riuscita, il mercato concorrente. L’azienda riceve il finanziamento se si raggiunge un punteggio che rientra tra i 50 e gli 80 punti.
Perché il FIC è così importante?
L’Italia è uno dei paesi che dispone di un patrimonio culturale estremamente ricco e di pregio, molto spesso non valorizzato. Il Fondo Imprese Creative vuole puntare un riflettore su un settore sottovalutato come quello dell’arte e della cultura. Dalle biblioteche ai festival, dalla musica alla letteratura, tutti possono trovare uno spazio. Tutti possono ricevere finalmente un supporto concreto per sviluppare la propria attività. Anche se l’impresa non nasce nel settore creativo, ma collabora comunque nel campo creativo, può richiedere l’agevolazione.
Negli ultimi anni molte agevolazioni prevedono l’accesso all’utilizzo dei fondi europei. Lo scopo è di consentire all’Italia di progredire al pari degli altri paesi. Si vuole puntare però sullo sviluppo di nuove imprese, sull’imprenditoria femminile o sui giovani. Nonostante l’apertura di moltissimi negozi, alimentari, locali, le attività artistiche e culturali sono rimaste nelle ultime file del banco. Il Fondo Imprese Creative è straordinario proprio per la sua area applicativa e specifica. Il FIC offre la possibilità a chi è nel campo creativo d’ideare un progetto e avere le risorse per realizzarlo. Un po’ di pazienza per preparare i documenti e l’arte e la cultura potranno esprimersi al meglio.