Agevolazioni per giovani imprenditori

In Italia l’agricoltura è storicamente un settore trainante, con numerose imprese storiche che si dedicano all’esportazione di prodotti d’eccellenza.
Nell’ultimo periodo, però, si è posta la lente d’ingrandimento sull’imprenditoria giovanile all’interno di questo comparto, focalizzandosi anche sulla componente femminile e sul superamento delle disparità di genere in ambito lavorativo.
È infatti notizia molto recente quella che riporta le modalità per ottenere le agevolazioni previste dall’Ismea, così da alimentare un fenomeno in crescita, cioè quello dei giovani che scelgono di investire nell’agricoltura, portando idee innovative e modernizzando un settore che ha bisogno di novità e spinta creativa.
La materia prima è tra le migliori al mondo, ma per battere la concorrenza servono delle soluzioni tecnologiche, che guardano al futuro e permettono di implementare la qualità e la quantità dell’offerta.
A seguito dell’emanazione, da parte del Ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, del Decreto del 23 febbraio 2024, sono state fissate le regole per la presentazione della domanda e i requisiti per ottenere le agevolazioni, lasciando l’onere dell’accertamento all’Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare.
Troverai tutte le informazioni nella pubblicazione della Gazzetta Ufficiale del 12 aprile 2024 numero 86, ma se vuoi capirne rapidamente di più, leggi il nostro articolo e scopri come avviare o alimentare la tua attività imprenditoriale nel settore agricolo.

Quali sono i soggetti interessati dal Decreto del 23 febbraio 2024?

Le agevolazioni previste dal Ministero dell’Agricoltura riguardano le categorie che di seguito andremo a vedere, che però operano nel settore da almeno due anni e svolgono un’attività inerente.
Si tratta nello specifico di micro, piccole e medie imprese che rilevano un’impresa agricola e subentrano in toto nella sua conduzione, a patto che esercitino la loro attività secondo l’articolo 2135 del C.C.
La loro forma giuridica non è vincolante per accedere alle agevolazioni e questo allarga il campo ad attività di ogni genere.
In secondo luogo, sono ammesse al beneficio le imprese piccole, medie e micro che propongono progetti e iniziative legate allo sviluppo e alla modernizzazione del settore agricolo, sia parlando di produzione e resa, sia di commercializzazione e import-export.
Oltre a idee e proposte, è essenziale che l’amministratore dell’azienda che richiede il bonus sia un giovane che non abbia superato i 41 anni d’età.

Quali sono le agevolazioni finanziarie che è possibile ottenere possedendo i requisiti che abbiamo citato?

Quali sono le agevolazioni finanziarie che è possibile ottenere possedendo i requisiti che abbiamo citato?

Una volta appurato che si posseggono i requisiti per ottenere agevolazioni economiche, vediamo quali sono le possibilità che si aprono davanti agli occhi dei giovani imprenditori.

Mutuo agevolato a tasso zero

Richiedere un mutuo, soprattutto in giovane età e con limitate garanzie, non è affatto un’operazione semplice e talvolta impedisce ai ragazzi di inseguire i propri sogni, nonostante lo spirito imprenditoriale e le idee interessanti.
Facendo richiesta all’Ismea sarà invece possibile ottenere un mutuo a tasso 0, a patto che questo venga rimborsato in un massimo di 10 anni, considerando anche le rate iniziali di preammortamento.
Inoltre, se la richiesta avviene nell’ambito della produzione agricola, i tempi si dilatano ed possibile arrivare fino a 15 anni per il rimborso totale del capitale e del preammortamento.
L’importo del mutuo può essere pari al massimo al 60% della spesa ammissibile, fornendo tutta la documentazione necessaria per la sua quantificazione in sede di istruttoria.
Facendo un esempio pratico, si tratta di un’ottima opportunità per quei giovani che desiderano espandere la loro produzione, acquistando ad esempio macchinari e mezzi moderni di ultima generazione, che in assenza di un mutuo agevolato non potrebbero permettersi in questa fase della loro ascesa imprenditoriale.

Contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto consente di ottenere denaro una tantum per finanziare un progetto o un’iniziativa, che preveda lo sviluppo e la modernizzazione del settore agricolo, dei suoi mezzi di produzione e della sua commercializzazione.
Facendo richiesta per questa agevolazione non sarà possibile ottenere più del 35% della spesa ammissibile, mai superiore a 1.500.000 euro comprensivi di IVA.

Che tipo di progetti è possibile finanziare con le attuali agevolazione Ismea?

Che tipo di progetti è possibile finanziare con le attuali agevolazione Ismea?

I progetti presentati dai giovani imprenditori agricoli devono possedere determinate caratteristiche e promuovere iniziative volte a raggiungere specifici obiettivi.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali idee permettono di ottenere mutuo agevolati o contributi a fondo perduto.

Migliore rendimento e sostenibilità

Tra le tematiche maggiormente trattate e incentivate in ambito imprenditoriale e in particolare nel settore agricolo troviamo appunto quelle legate al rendimento e alla sostenibilità.
Sono infatti numerose le aziende che necessitano di una modernizzazione in tal senso, acquistando strumenti e macchinari che possano aumentare la resa annuale e periodica, senza però pregiudicare la qualità e la riconoscibilità di determinati prodotti italiani, famosi nel mondo per la loro eccellenza.
Gli impianti italiano stanno progressivamente modificando il proprio assetto in senso sostenibile, mostrando una maggiore attenzione per l’ambiente e per l’impatto ambientale.
Affinché questo fenomeno dilaghi in maniera capillare, sono essenziali gli aiuti di questi enti e le agevolazioni fiscali, in quanto spesso i costi da sostenere sono troppo elevati per i giovani imprenditori che operano nel settore.
Inoltre, rientrano nella categoria dei progetti approvati tutti quelli che mirano a una riconversione della produzione, puntando su coltivazioni più moderne e che abbiano attualmente una richiesta superiore sul mercato.

Adeguamento dell’ambiente alla normativa europea

Nel corso dell’ultimo periodo le associazioni ambientaliste e, in generale, l’opinione pubblica più sensibile, hanno evidenziato la necessità di un netto e univoco miglioramento della gestione degli animali all’interno delle aziende agricole.
I finanziamenti dei quali stiamo parlando, pertanto, sono concessi a coloro che scelgono di promuovere modalità per assicurare agli animali condizioni di vita migliori e un ambiente più salubre anche in termini di igiene, con particolare riferimento alla normativa europea che è molto chiara e trasparente da questo punto di vista.
A titolo esemplificativo, è possibile realizzare nuovi recinti, spazi idonei ad ospitare un congruo numero di animali, un sistema di controllo accurato della loro salute e un’alimentazione migliore, pure ai fini dell’attività di allevamento e della commercializzazione dei prodotti alimentari.
Ricorda che il trattamento corretto degli animali non è solo una questione di umanità e civiltà, ma da questo dipende anche la qualità dei cibi che vengono portati in tavola.

Adeguamento delle infrastrutture

Quante volte si è sentito dire che l’Italia ha un potenziale agricolo enorme ma non riesce a sfruttarlo al meglio proprio per la carenza di infrastrutture adeguate o la mancanza di una loro modernizzazione?
Questo discorso riguarda soprattutto alcune aree collocate nel centro-sud, dove i terreni, i collegamenti e l’approvvigionamento di materie prime non è all’altezza della concorrenza europea.
I fondi di cui abbiamo discusso, quindi, verranno destinati a tutti i progetti che mirano a realizzare nuove infrastrutture o aggiornare quelle già presenti, sempre privilegiando un approccio sostenibile circa le risorse utilizzate e la loro preservazione.
In particolare, tutte le opere che riguardano una sistemazione più funzionale dei terreni agricoli, un riassetto fondiario o macchinari per migliorare l’efficienza energetica saranno considerate idonee all’ottenimento delle agevolazioni, nella misura di cui abbiamo discusso nel paragrafo precedente.
Al centro di questi progetti non può mancare il concetto di risparmio, legato sia alle risorse elettriche sia idriche, rendendo gli stabilimenti industriali meno impattanti sul pianeta.

Controllo delle emissioni a attenzione al problema dei cambiamenti climatici

La questione del repentino cambiamento climatico che sta subendo la Terra è all’attenzione non solo degli esperti, in quanto gli effetti sono visibili e tangibili anche per coloro che non operano in questo ambito.
Il singolo cittadino e le piccole, medie e grandi imprese possono fare il proprio contributo per rallentare il fenomeno e prevenire delle catastrofi ambientali molto pericolose.
Pertanto, le agevolazioni Ismea sono destinate anche a quelle attività che, investendo nella tecnologia, mirano a ridurre la produzione dei gas serra, come il carbonio, favorendo energie alternative e pulite, come quella eolica o fotovoltaica.
Un ambiente meno inquinato è più adatto alla vita e alla coltivazione, dando vita a prodotti di maggiore qualità.

Diminuzione della dipendenza chimica

Riscoprendo le risorse provenienti dalla natura, come il vento e il sole, che non necessitano di essere estratte con metodi invasivi e soprattutto non sono sfruttate in modo intensivo, è possibile limitare di molto la dipendenza dalla chimica che coinvolge ogni comparto dell’industria mondiale, compreso il settore agricolo.
Imparando a gestire e canalizzare in modo tecnologico queste risorse, sarebbe possibile abbattere l’uso massiccio di fertilizzanti e prodotti non naturali, che possono risultare dannosi per l’ambiente e la salute nel medio e lungo termine.
Da una maggiore attenzione verso i prodotti impiegati nasce anche il rispetto e la preservazione dei diversi habitat, animali e vegetali, che con il loro contributo permettono di realizzare alcune produzioni e portare avanti un’agricoltura e un allevamento molto variegati.
Lo scopo è consentire ai giovani imprenditori di investire nella natura, non inteso come un ritorno al passato, ma come una svolta moderna e rispettosa delle risorse e della biodiversità, attualmente destinata a scomparire se si persiste in alcuni comportamenti distruttivi.

Affinché le agevolazioni siano assegnate a coloro che ne posseggono i requisiti, è opportuno che nessuna di queste iniziative abbiano già avuto inizio e che siano messe in atto dopo la presentazione della domanda a Ismea.
Se sei un giovane desideroso di investire nella modernizzazione del settore agricolo, cavalcando il concetto di rispetto del pianeta e delle sue risorse, non lasciarti sfuggire fondi importanti per sovvenzionare le tue idee e rendere questo comparto industriale ancora più competitivo.
In assenza del giusto budget è impossibile migliorare una situazione arretrata, come quella che si respira in alcune zone italiane, quindi approfittare dei fondi Ismea permette di fare un passo in avanti in termini di risorse, infrastrutture, collegamenti e import-export.


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