Come avviare una nuova attività

avviare una nuova attività

Come aprire un’attività in proprio: guida all’impresa oggi

Molte persone oggi decidono di mettersi in proprio e di tentare l’avventura imprenditoriale. Spesso la presenza di finanziamenti, agevolazioni ed incentivi che riguardano l’avvio di nuove imprese, incoraggiano a tentare di avviare attività che altrimenti non sarebbero state realizzabili. Ma i dubbi e le incertezze che accompagnano l’avvio di un’attività d’impresa sono molteplici e non debbono essere sottovalutate. L’avvio di una propria attività presuppone uno studio puntuale e preciso del mercato esistente ed una pianificazione attenta e accurata . Il successo di una nuova attività è spesso strettamente correlata ad un’analisi approfondita delle circostanze e delle variabili che si possono eventualmente presentare con la scelta di mettersi in proprio.
Di seguito abbiamo cercato di fare chiarezza in rapporto ad alcune delle questioni più rilevanti per quanto concerne le nuove attività di impresa, cercando di dare una risposta esaustiva a chi si chiede come aprire una nuova attività.

  • Che tipologia di azienda avviare
  • Scegliere la forma giuridica
  • Aprire la partita Iva
  • Acquisire i mezzi di produzione

Che tipologia di azienda avviare

L’impresa è sostanzialmente un organismo economico finalizzato alla produzione di beni o all’erogazione di servizi. I settori in cui le imprese possono operare si suddividono infatti in tre grandi categorie. Il settore primario raccoglie tutte quelle attività che riguardano l’agricoltura e l’allevamento, il settore secondario concerne l’industria ed infine, il settore terziario fa riferimento ad attività di servizi.
Le aziende si distinguono altresì in base al lucro. Vi sono infatti aziende che operano per conseguire un profitto che verrà destinato al titolare dell’azienda o ai soci , e aziende “non profit“, ossia senza scopo di lucro. In questa categoria rientrano le Onlus. Esse operano con il vincolo della copertura dei costi ma non distribuiscono utili.

Scegliere la forma giuridica

L’opzione più semplice è quella dell’impresa individuale, che prevede il coinvolgimento di tutto il patrimonio dell’imprenditore in caso di insolvenza.

In generale, si distingue tra società di persone e società di capitali. Nel primo caso il patrimonio dei soci è soggetto a responsabilità illimitata, per cui in caso di insolvenza i creditori potranno rivalersi anche sul patrimonio personale dei soci. Nel caso delle società di capitali la responsabilità è limitata soltanto al capitale investito, senza intaccare in alcun modo il patrimonio personale dei soci.

Nel novero delle società di persone rientrano la società semplice (SS), in cui tutti i soci hanno potere di rappresentanza e potere di amministrazione; la società in accomandita semplice (SAS), dove si prevede la distinzione tra soci accomandanti e soci accomandatari, per cui i primi godono di una responsabilità limitata al solo capitale investito nell’impresa, mentre i secondi hanno responsabilità illimitata; e la società in nome collettivo (SNC), i cui i soci hanno responsabilità illimitata e rispondono dunque con il proprio patrimonio in caso di insolvenza.

Nella categoria delle società di capitali rientrano invece, la società per azioni (SPA), che prevede un capitale sociale minimo di 120.000 euro, costituito da azioni; la società a responsabilità limitata (SRL), il cui capitale, composto da quote liberamente trasferibili, non può scendere sotto i 10.000 euro; e la società a responsabilità limitata unipersonale, dove il socio è unico e le caratteristiche sono quelle di una società a responsabilità limitata.

Aprire la partita Iva

Come avviare un’azienda? Il primo passo da intraprendere al fine di avviare un’attività imprenditoriale è aprire la partita Iva. I soggetti obbligati ad aprire una partita Iva sono tutti coloro che pongono in essere un’attività in forma autonoma. In questa categoria rientrano i liberi professionisti, nonché le imprese di beni o servizi. Questi soggetti infatti, in quanto non soggetti a reddito da lavoro dipendente, sono chiamati ad adempiere ai propri obblighi fiscali attraverso l’imposizione fiscale indiretta (IVA). Non hanno l’obbligo di aprire partita Iva i soggetti che, pur titolari di reddito d’impresa, non superino il reddito annuale di 5 mila euro.
Ma che cos’è nello specifico la partita Iva? Si tratta del regime fiscale al quale sono sottoposti tutti i lavoratori autonomi e gli imprenditori, ovvero chi offre un servizio o un bene per conto proprio e non è titolare di rapporto di lavoro subordinato. Per aprire la partita Iva è sufficiente una comunicazione allo sportello delle attività produttive. Tale comunicazione dovrà essere presentata in via telematica al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio. La comunicazione in questione vale anche ai fini assistenziali, previdenziali e fiscali.

Acquisire i mezzi di produzione

Un aspetto importante dell’avvio di impresa concerne l’acquisto dei mezzi di produzione necessari al fine dello svolgimento dell’attività imprenditoriale. Come investire in un’attività in modo proficuo e conveniente? Si tratta di un aspetto cruciale soprattutto qualora il budget di impresa risulta essere contenuto.
Rivolgersi al mercato dell’usato per l’acquisto dei beni d’impresa può essere una soluzione soddisfacente. In particolare, ricorrere alle aste giudiziarie può rivelarsi una vera e propria carta vincente. Con le aste giudiziarie si procede alla vendita forzata dei beni di un debitore insolvente al fine di monetizzare nel più breve tempo possibile e soddisfare con il ricavato i creditori. Questo implica che spesso i beni siano venduti a prezzi molto più contenuti rispetto ai prezzi di mercato. Esistono siti specializzati in aste giudiziarie che elencano in maniera esaustiva le aste giudiziarie correnti e consentono l’accesso a tutta la documentazione inerente la vendita di un determinato bene. Dunque, partecipando alle aste giudiziarie è possibile acquistare in piena sicurezza e in maniera economica i beni di impresa necessari per la propria impresa.

Ora che alcune delle questioni più importanti inerenti la possibilità di avviare un’azienda sono state chiarite, non resta che realizzare la propria idea imprenditoriale, passando per un’accurata pianificazione della propria attività, per poi godersi i frutti di un’attività svolta in piena autonomia.