Segatrice per legno e metallo: funzionamento e utilizzo
Macchinari di varie dimensioni e attrezzi manuali permettono di suddividere vari materiali in pezzi più piccoli. Ecco come funziona una segatrice e dove conviene acquistarla.
I professionisti che si dedicano alla lavorazione del metallo e del legno sanno quanto è importante avere l’attrezzo giusto al momento giusto e quanto è costoso dotarsi di apparecchiature che permettono lavori di qualità. Spesso qualche informazione in più può fare la differenza tra un’ottimo macchinario acquistato a prezzo pieno e lo stesso macchinario, altrettanto nuovo, comprato a cifre che diminuiscono le spese aziendali. La seconda opzione, decisamente più favorevole, è la scelta di chi sfrutta le possibilità che derivano dalla aste giudiziarie, sistemi di vendita autorizzati in grado di dare un grande aiuto alle imprese. Anche le segatrici sono strumentazioni che è possibile aggiudicarsi a cifre ribassate. Prima di procedere all’acquisto bisogna, però, conoscere i macchinari, sapere a cosa serve una segatrice e per quali operazioni può essere impiegata. L’analisi di alcuni aspetti può aiutare a capire di quali utensili si ha bisogno. Andremo, quindi, a considerare:
- quali sono le caratteristiche strutturali della segatrice
- le tipologie di macchinari
- gli accessori e gli utensili disponibili
- quali sono le seghe a mano in commercio
Segatrice: di che cosa si tratta
Utilizzata per il taglio di profilati e di barre in metallo, la segatrice può essere “a nastro”, “circolare” o “alternativa”. Con la sega a nastro vengono tagliati materiali come plastica, cartone, pvc, metalli e legno: questo strumento è accessoriato con i volani, il piano di appoggio e la lama a nastro. La lama dentata, strumento preposto al taglio, è in acciaio e presenta un margine liscio opposto a quello dentato. Il taglio si effettua facendo scorrere il materiale sul piano di lavoro e la precisione dell’operazione è data dalla possibilità di utilizzare le guide che lo rendono perfetto. Le macchine possono essere molto grandi, per esempio sono di notevoli dimensioni quelle impiegate per segare i tronchi oppure molto piccole, queste ultime sono facilmente utilizzabili collocandole su un tavolo: alcuni modelli, però, non hanno il piano di appoggio. La sega a nastro fissa dispone di una comoda tavola che può essere inclinata fino a 40° e di un motore che attiva l’azione della lama attraverso cinghie e pulegge. Questi macchinari possono avere due o più velocità ed essere alimentati anche da batterie. La lama seghettata è detta anche “nastro” e viene scelta a seconda degli spessori del materiale. Rispetto alle altre tipologie la sega a nastro mobile è più compatta e leggera, dispone di due manici per il trasporto ed è impiegata in quei lavori che richiedono smussature e tagli obliqui. L’altezza del taglio, però, è inferiore a quella della sega a nastro fissa. Per quanto riguarda l’azionamento delle segatrici è importante sapere che possono essere manuali (il pulsante è ad azione mantenuta), semiautomatiche (manualmente si attiva l’inclinazione del taglio) o automatica (il materiale viene alimentato in modo automatico).
La sega circolare e la sega alternativa: funzioni e dettagli tecnici
Se si lavora con una sega circolare si ha a che fare con un macchinario provvisto di disco dentato in metallo. Le segatrici circolari portatili sono poco ingombranti e si spostano con facilità: il pezzo da tagliare viene posto sul banco e l’operatore effettua tagli molto precisi utilizzando la guida e muovendo in avanti la sega. Il diametro della lama determina la profondità del taglio, quindi, a seconda delle necessità, si dovranno scegliere strumentazioni piccole che effettuano tagli da 30 mm o più grandi per tagli da 140 mm. La sega circolare da banco, invece, dispone di un piano di lavoro al cui centro è posizionata una lama che affiora parzialmente: chi effettua il taglio fa scorrere il pezzo verso la lama. Sono in commercio macchinari molto grandi che dispongono di lame con un diametro di oltre 300 mm. La dimensione della lama non è l’unico elemento da valutare perché bisogna considerare anche la potenza del motore e la funzionalità delle regolazioni del taglio e dell’inclinazione laterale. Il professionista che cerca una macchina stazionaria potente può scegliere una squadratice radiale in cui è possibile regolare l’inclinazione del taglio e la larghezza, oltre che la profondità. L’ultimo tipo è la segatrice alternativa: si tratta di una macchina, provvista di sega con una struttura ad arco, che ricorda il seghetto alternativo utilizzato a mano. Per la segatrice gli utensili disponibili sono numerosi e comprendono quelli da taglio per la lavorazione del legno e per la carpenteria ma anche dispositivi che esplicano numerose funzioni tra cui quelle di fresatura, levigatura e piallatura. Non mancano i set di prolunghe, le cuffie di protezione, gli anelli di riduzione, i dischi per diversi tipi di taglio, vari basamenti ed altro.
Altre funzionali seghe per artigiani e manutentori
Tra i tipi di seghe disponibili sul mercato troviamo quelle a lama libera, a telaio e ad arco. Molte di queste sono di uso comune e trovano applicazione nei lavori di bricolage e nella piccola manutenzione. Tra gli strumenti più noti c’è il saracco che si presenta con una impugnatura che spesso è in legno e con la lama libera. Si utilizza per segare tronchi, tavole e per tutti i lavori che non richiedono una eccessiva precisione. Se si desidera una sega manuale che effettui tagli precisi si sceglie la sega a dorso che è accessoriata con apposite guide. La sega giapponese si caratterizza, invece, per il taglio a tiro (e non a spinta) che permette di avere un’accurata finitura del pezzo: oltre ad una grande facilità di utilizzo permette anche una elevata precisione. Tra le seghe intelaiate troviamo quelle a telaio e quelle ad arco: le prime dispongono di una struttura a due bracci verticali ed eseguono la smussatura degli angoli e il taglio lungovena del legno ma anche altro: sono note infatti per il loro utilizzo universale. Le seghe ad arco dispongono di una lama sottile e di una struttura curva: servono a tagliare legno e alluminio con spessori minimi per i quali devono essere selezionate lame adeguate. Le dimensioni di questa tipologia dipendono dal compito che devono assolvere: le più piccole sono perfette per i lavori di giardinaggio perché permettono di potare anche nei punti più angusti mentre quelle di dimensioni maggiori consentono l’abbattimento di grosse piante.