Ponteggi: guida all’acquisto

normativa ponteggi

Cosa dice la normativa e quali sono le principali tipologie di ponteggi? Ecco tutte le informazioni e alcune dritte per risparmiare sull’acquisto.

Hai un’impresa edile e devi realizzare o ristrutturare un edificio? Allora saprai sicuramente che i ponteggi sono necessari per realizzare la tua opera edile in tutta sicurezza. Queste strutture autoportanti vengono considerate a tutti gli effetti dispositivi di protezione collettiva contro le cadute dall’alto e pertanto sono soggette a una normativa specifica che chiunque voglia acquistare un ponteggio deve conoscere e rispettare.

Prima di comprare un ponteggio, occorre considerare le sue caratteristiche e peculiarità, al fine di comprendere meglio come funziona e quali requisiti deve possedere. Ecco alcuni punti che prenderemo in considerazione in questo articolo:

  • A cosa servono i ponteggi
  • Normativa ponteggi
  • Tipologie di ponteggi
  • Dove acquistare un ponteggio
  • Ponteggi usati per risparmiare sull’acquisto

A cosa servono i ponteggi

I ponteggi per edilizia sono strutture di servizio di tipo temporaneo, provviste di impalcati, allestite per la realizzazione, la manutenzione e il recupero di opere edilizie. Possono essere utilizzati anche per la creazione di palchi, gradinate, affissioni pubblicitarie o altro. I ponteggi edili vengono adoperati nei cantieri e vengono solitamente dotati di un sistema di allarme, inserito nelle pause e disattivato durante i lavori, che si attiva quando si verificano eccessivi movimenti della struttura segnalando dei possibili vandalismi.

Normativa ponteggi

È importante che la scelta, l’uso, ma anche il montaggio e lo smontaggio di un ponteggio seguano le direttive contenute nel Dlgs 81/2008. Per chi acquista dei ponteggi la normativa dice quali sono i requisiti da rispettare, ma occorre sapere che anche il libretto allegato a ogni ponteggio contiene indicazioni fondamentali in tal senso poiché include l’autorizzazione alla costruzione e all’utilizzo del ponteggio stesso rilasciata al fabbricante dal Ministero del Lavoro, e anche la relazione tecnica con le istruzioni per il montaggio, l’utilizzo e lo smontaggio.

Il montaggio di un ponteggio deve essere effettuato rispettando alcune condizioni. Il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) e di assicurare che il ponteggio sia montato, smontato o trasformato sotto la diretta sorveglianza di un preposto, a regola d’arte e nel rispetto delle indicazioni del Pi.M.U.S., da lavoratori che abbiano seguito uno specifico corso per addetto montaggio smontaggio ponteggi.

Il Dlgs 81/2008 prevede che prima del montaggio di un ponteggio fisso debbano essere verificati gli aspetti seguenti:

  • la presenza dell’autorizzazione ministeriale e del libretto;
  • la presenza del PiMUS;
  • l’integrità di tutti i componenti e lo stato di corrosione degli elementi metallici;
  • l’appartenenza a un’unica autorizzazione ministeriale di tutti gli elementi previsti;
  • l’appartenenza a un’unica autorizzazione ministeriale degli elementi in tubo e giunto eventualmente utilizzati (per esempio per la realizzazione di un ancoraggio) sui ponteggi metallici a telai prefabbricati o a montanti e traversi prefabbricati;
  • l’idoneità della struttura di ancoraggio (tipologia del materiale base, dimensioni, spessore);
  • le condizioni atmosferiche (vento, pioggia ecc.);
  • l’idoneità degli ancoraggi (meccanici, chimici) per l’uso previsto.

I ponteggi fissi devono rispettare alcuni requisiti dimensionali stabiliti dal Dlgs 81/08:

  • altezza del corrente principale ≥ 95 cm;
  • altezza della tavola fermapiede ≥ 15 cm;
  • spazi liberi fra i correnti ≤ 60 cm;
  • altezza dell’ultimo montante ≥ 100 cm;
  • distanza tra ponte di servizio e sottoponte di sicurezza ≤ 250 cm;
  • distanza tra tavole dell’impalcato e opera servita ≤ 20 cm;
  • distanza tra ponteggio e recinzione (zona segregata) ≥ 150 cm.

In alcuni casi specifici è prevista la messa a terra dei ponteggi:

  • notevoli dimensioni: in quanto struttura posta all’aperto, è necessario che il ponteggio sia protetto dai fulmini. È necessario stabilire il rischio relativo al fulmine e deve essere eseguita una verifica rispetto alla Norma CEI EN vigente. Tale verifica spetta al Datore di Lavoro, così come sancito dall’art.84 del T.U. Dlgs 81/2008;
  • massa da proteggere: se sul ponteggio sono installati apparecchi o componenti elettrici di Classe II, viene definito una massa e quindi necessita di protezione contro contatti indiretti;
  • massa estranea: se la resistenza a terra – calcolata con idonea misurazione – è ≤ 200 Ω il ponteggio deve essere collegato a terra anche se lo stesso è appoggiato tramite “piedini”. Quando la superficie di calpestio è caratterizzata da asfalto, ghiaia o lastricato in roccia, marmo o simili, la resistenza sarà sicuramente maggiore di 200 Ω e il ponteggio non sarà da considerare massa estranea.

Tipologie di ponteggi

La scelta di una determinata tipologia di ponteggio rispetto a un’altra deve essere fatta sulla base delle caratteristiche del cantiere su cui dovrà essere allestito, della complessità dell’opera da realizzare, dello spazio disponibile. Optare per un determinato ponteggio non è banale ma la scelta deve rientrare all’interno del piano di sicurezza e coordinamento del cantiere. Il ponteggio dovrà essere scelto in base al tipo di carico, alla tipologia degli elementi costruttivi che lo costituiscono e ai requisiti prestazionali e geometrici inclusi nel libretto d’uso.

Ecco le principali tipologie di ponteggi esistenti sul mercato:

  • Ponteggio a tubi e giunti: è la tipologia più duttile e si presta ad essere utilizzata per diverse superfici di facciate. Flessibile, robusto, richiede poca manutenzione ed è pertanto la tipologia che ha soppiantato nel tempo il ponteggio in legno. Tuttavia, è maggiormente pesante e richiede un’elevata competenza per essere utilizzata, maggiori tempi di montaggio e smontaggio e, di conseguenza, ha anche costi più elevati. Inoltre non è modificabile una volta realizzato, pertanto occorre che venga progettato prima dell’installazione, valutando attentamente la superficie di appoggio, l’ancoraggio del ponteggio e l’eventuale presenza o successiva installazione di telai e cartelloni pubblicitari;
  • Ponteggio a telai prefabbricati: è meno robusto, pertanto si può trasportare più facilmente e presenta un montaggio più rapido. Anche i costi di manutenzione sono contenuti. Non è flessibile come il sistema precedente, pertanto è indicato per strutture architettoniche lineari e meno complesse;
  • Ponteggio multidirezionale: è molto flessibile e pertanto viene utilizzato in presenza di angolazioni, curve, balconi. Ha costi più elevati rispetto alle tipologie precedenti, ma può essere montato più rapidamente e pertanto non richiede costi di manodopera elevati;
  • Trabatello o ponte su ruote: è un ponteggio mobile costituito da tubi metallici e tavole per ponteggi prefabbricate. L’altezza varia dai 2 ai 20 metri. L’intera struttura poggia su ruote che hanno forma e dimensione diverse a seconda dell’altezza e del peso della struttura. Visto lo scarso ingombro, il trabatello può essere facilmente spostato quando serve, consentendo di intervenire rapidamente per lavori di finitura e di manutenzione (imbiancatura, intonacatura, ecc.) che non richiedono molto tempo.

Dove acquistare un ponteggio

Chi cerca dei ponteggi può ricorrere al noleggio oppure acquistarli direttamente. Le aziende che producono ponteggi per edilizia sono molteplici e offrono un’ampia gamma tra cui scegliere. Ovviamente sarà necessaria una preventiva analisi dell’attività svolta e delle caratteristiche del cantiere, al fine di individuare la soluzione più adatta per l’opera da realizzare. Queste soluzioni sono spesso altamente personalizzate e costruite nel rispetto della normativa vigente. Quando però si sceglie di acquistare ponteggi per edilizia i prezzi possono essere anche elevati. Sarà importante valutare attentamente le proprie disponibilità finanziarie prima di procedere all’acquisto, oppure optare per i ponteggi usati.

Ponteggi usati per risparmiare sull’acquisto

Se il budget destinato all’acquisto di ponteggi per il proprio cantiere risulta limitato è possibile cercare prodotti più economici. Una valida soluzione è quella di ricorrere al mercato dell’usato, ad esempio acquistando ponteggi in alluminio usato, fissi o mobili, o ancora ponteggi multidirezionali usati. La scelta nel mercato dell’usato è vasta e le imprese edili potranno concludere ottimi affari. Se poi si sceglie il canale online, la convenienza è ancora maggiore perché si potranno acquistare i ponteggi che servono in modo semplice e immediato.

Un’altra opzione da prendere in considerazione è quella delle aste giudiziarie. Si tratta di un mezzo con cui vengono venduti, per ordine del giudice, beni derivanti da fallimenti e procedure concorsuali al fine di liquidare rapidamente i creditori. Per gli acquirenti è un bel modo di risparmiare perché possono trovare ponteggi a prezzi molto più convenienti rispetto ai prezzi di mercato.

Esistono diversi siti specializzati in aste giudiziarie che permettono di conoscere l’elenco completo delle aste, visionare la documentazione delle vendite e partecipare a un’asta direttamente online, in tutta comodità.

In questa guida ti abbiamo illustrato la normativa, le principali tipologie e i canali più interessanti per acquistare ponteggi per edilizia. Ora hai tutte le informazioni che ti occorrono per scegliere la soluzione più economica e risparmiare sull’acquisto.