Subfornitura industriale: un’occasione da valutare
La subfornitura cos’è?
La subfornitura è un tipo di rapporto contrattuale stipulato tra due imprese. L’impresa committente, detta anche General contractor, è legata da un contratto di fornitura di prodotti, beni o servizi verso terzi ma demanda tale contratto ad un’altra impresa che viene chiamata subfornitrice. In questo tipo di rapporti, la progettazione e le specifiche tecniche del prodotto sono a carico dell’impresa committente e il subfornitore deve sottostare alle indicazioni impartite dal committente anche nell’impostazione del processo produttivo. A questo scopo, sarà cura del committente fornire tutti i dettagli tecnici necessari alla lavorazione richiesta, compresi disegni, modelli, campioni e tutto quello che si renda necessario affinché il prodotto finito sia conforme alle richieste del cliente finale. Si tratta di un esempio di decentramento produttivo regolamentato dall’ordinamento giuridico italiano grazie al quale alle imprese minori vengono affidate, da parte di aziende più grandi, processi produttivi, parti di essi o fasi ridotte di un certo tipo di lavorazione. Il subfornitore è detto anche terzista in quanto le lavorazioni sul prodotto fornito dal committente al subfornitore verranno poi usufruite dal cliente finale, ovvero la terza ed ultima figura della filiera. Le attività che possono essere affidate in subfornitura ad una ditta subfornitrice sono le più svariate. Montaggi e tarature, trattamenti e manutenzioni, riparazioni ed anche istallazioni vere e proprie. Nel settore meccanico, il terzista effettua solitamente trattamenti termici, galvanici o superficiali. Ecco i punti cardine di un contratto di subfornitura:
- Nero su bianco. Il contratto deve essere stipulato per iscritto. In caso contrario non ha alcun valore legale né commerciale.
- Risarcimento. Nel caso in cui il subfornitore abbia effettuato delle prestazioni lavorative prima della dichiarata nullità del contratto per mancanza della forma cartacea dello stesso, è previsto un rimborso per le spese che ha sostenuto in previsione della stipula. In altre parole, tutto ciò che, in buona fede, ha speso per le presunte richieste del committente, gli verranno corrisposte.
- Termini di pagamento. Le scadenze fissate per i pagamenti sono entro e non otre i 60 giorni dalla comunicazione di prestazione avvenuta o dalla consegna del bene prodotto.
- Subfornitura di una subfornitura. La prestazione in subfornitura può essere affidata in subfornitura ulteriore anche senza la messa al corrente e il consenso dell’impresa committente. Questo ulteriore passaggio di consegne non inficia la validità del contratto.
- Patti nulli. Tutti i patti che modificano il contratto in maniera unilaterale sono nulli. Modifica, preavviso di recesso, cessione di diritti di privativa, sia intellettuale o industriale, devono essere concordati e sottoscritti da ambo le parti. Solo il comune accordo può validare una variazione di contratto.
Subfornitura e subappalto differenze
I contratti di subfornitura e subappalto sono molto simili in quanto, in entrambi i casi, il committente, o appaltatore, affida a terzi una parte delle lavorazioni o delle prestazioni che sono oggetto del contratto. La differenza sostanziale tra le due stipule sta nel fatto che il subappaltatore si incarica di effettuare il totale o una parte della prestazione mentre il subfornitore si impegna a fornire all’appaltatore un prodotto che, oltre ad essere qualitativamente conforme, risponda anche alle specifiche tecniche erogate dall’appaltatore, o committente, stesso. In sostanza la subfornitura è una sorta di cooperazione a livello imprenditoriale in cui l’interdipendenza tra le imprese è di carattere tecnico-commerciale e dove l’aspetto tecnico è quello predominante. Al contrario del subappalto, nella subfornitura si parla anche di concetti come conformità di progetti, tecniche e tecnologie, prototipi e modelli e tutto ciò che concerne l’aspetto produttivo della prestazione. Mentre nel subappalto non si entra nel merito del processo e della sua ingegneria, la subfornitura non lascia adito a variazioni sugli standard produttivi. La forte dipendenza tecnica che caratterizza la subfornitura sta nel fatto che prestazione o lavorazione appartengono, in questo caso, ad un livello di produzione più avanzato. Nella maggior parte dei casi, la subfornitura riguarda tutte quelle attività che precedono la messa ad ordine per il cliente finale.
Contratto di subfornitura di lavorazioni
Tra i contratti di subfornitura di lavorazioni, la subfornitura meccanica è quella più comune e più diffusa. Il settore meccanico, del resto, è quello che più si presta a questo tipo di prassi. Come detto, la subfornitura meccanica concerne essenzialmente attività di lavorazione superficiale del metallo. Queste alcune delle lavorazioni che con maggior frequenza vengono affidate dalle grandi imprese in subfornitura a realtà produttive più piccole. Tornitura, burattatura, sabbiatura, pallinatura con sfere di vetro, rettifica, brocciatura, punzonatura, tranciatura, piegatura, schiacciatura, lucidatura, cromatura, nichelatura, nichelatura chimica, ramatura stagnatura, doratura, ottonatura, Ptfe, dielettrico, zincatura, zinco-ferro, anodizzazione. Si tratta di lavorazioni complesse e raffinate per le quali si necessitano macchinari particolari. Qualsiasi impresa voglia diventare subfornitore nel settore meccanico deve dotarsi di attrezzature efficienti e performanti così da soddisfare a pieno le aspettative del committente che sono, come noto, precise e scrupolose anche nei minimi dettagli. Macchinari dalla tecnologia di ultima generazione e ad alta precisione che non possono fallire neanche un pezzo in lavorazione. Lo stesso dicasi per quanto riguarda quelle imprese che vogliono diventare subfornitrici nel campo dei trattamenti termici. Per effettuare lavori di tempra, di carbonitrurazione, di cementazione, di sbavatura, di saldatura e di saldobrasatura gli investimenti da fare nel campo dei macchinari riguardano cifre importanti che hanno un peso notevole nel budget di ogni impresa. È un dato di fatto che, per entrare nel giro delle grandi aziende del settore meccanico, è utile stare al passo con i tempi e mettersi in condizione di essere professionali e competitivi. Un parco macchinari all’avanguardia è il primo passo per uno start up positivo o per il rilancio di un’impresa che non ha ancora fatto il salto di qualità.
Impianti e attrezzature meccaniche: le occasioni in rete
Per non rimanere fuori dal giro dei numeri che fanno la differenza, diventare subfornitori è un’occasione da non lasciarsi scappare. Ma per rimanere con i piedi per terra, un’azienda non si può permettere di fare il passo più lungo della gamba. Acquistare macchinari industriali è talvolta un’impresa titanica. Affidarsi all’usato è un’opzione percorribile ma non sempre l’offerta garantisce prezzo, efficienza, affidabilità. La rete offre molte opportunità per l’acquisto di macchinari usati in numerosi siti dall’indiscutibile serietà. Tra le offerte da tenere in considerazione, le più competitive sono quelle che vengono dai portali che gestiscono le aste fallimentari.