Storia dell’impresa industriale italiana: la famiglia Merloni
“In ogni iniziativa industriale, non c’è valore del successo economico, se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale” (Aristide Merloni,1967)
La storia della famiglia Merloni rappresenta un’eccellenza della storia dell’industria italiana. Protagonista del boom economico degli anni ’50 si è distinta per lungimiranza e imprenditorialità in un momento storico in cui era importante far ripartire l’economia italiana nel dopoguerra. I Merloni erano piccoli proprietari terrieri originari di Albacina, un borgo nell’entroterra marchigiano, nei pressi di Fabriano, in provincia di Ancona.
Nel primo dopoguerra Aristide Merloni (1897-1970) si trasferì in Piemonte come operaio, come spesso accadeva all’epoca, e ben presto divenne direttore di un’impresa che produceva sistemi professionali di pesatura. Dopo questa esperienza, negli anni ’30, ritorna ad Albacina dove fonderà la prima ditta artigianale che ben presto nel secondo dopoguerra diventerà Industrie Merloni specializzata nella produzione di gas liquido, di scaldabagni, fornelli a gas, e di elettrodomestici. La sede si amplia in altre zone delle Marche e diventa un polo di eccellenza del territorio dando lavoro a centinaia di persone. Oltre che come terzista operarono con il proprio marchio Ariston.
Nel 1963 fonda la Fondazione Aristide Merloni con la quale sostenere nuove imprese del territorio. L’istituto si occupava di formare, sostenere e finanziare progetti innovativi. Da allora ad oggi notevoli sono stati gli sviluppi e i contributi dati dai diversi progetti come Osservatorio imprese, Osservatorio Imprenditorialità, Save the Apps, Economia Marche e Formazione.
I tre figli Francesco, Vittorio e Antonio hanno proseguito l’attività imprenditoriale del padre portando avanti l’azienda nella direzione tecnica, nella divisione meccanica e nella direzione commerciale.
Antonio Merloni, nello specifico, fonderà la ARDO e poi la Antonio Merloni S.p.A. suddivisa nel tempo in diversi rami d’azienda tra cui JP Industries, ora Indelfab, Siamo arrivati ad oggi con la crisi del 2008 che ha portato alla liquidazione dell’azienda. La storia di questa eccellenza dell’impresa industriale italiana può continuare ad essere scritta. Perchè non cogliere la possibilità di partecipare all’asta del prossimo 13 maggio 2022?
Un’opportunità su Industrial Discount
La storia della IndelFab potrebbe continuare se hai la possibilità di investire in un progetto ambizioso e che in ottica di riconversione industriale e transizione ecologica potrebbe fare al caso tuo. Pubblichiamo qui di seguito un estratto del disciplinare di gara:
A. beni immobili ove è localizzata l’azienda come segue:
– Fabriano Santa Maria: stabilimento di circa 40.000 m² di area coperta, in cui veniva realizzata la produzione di lavatrici e lavasciuga ubicato in via Dante Alighieri numero 284, nella zona nord est del Comune di Fabriano, composto da: – una porzione di opificio15 di complessivi 38.100 m²; – un immobile destinato a mensa e showroom di ulteriori 1400 m²; – un appartamento per il custode di 122 m²; – un fabbricato destinato a camionisti con una superficie lorda complessiva di 110 m²; – un lotto di 6960 m² a destinazione bosco ceduo;
– Fabriano Maragone :stabilimento di circa 41.000 m² di area coperta, in cui veniva realizzata la produzione di lavatrici e asciugatrici; Lo stabilimento è ubicato in via Achille Grandi 14 nella zona nord del Comune di Fabriano, ha una superficie superiore a 9 ettari ed è costituito da due immobili: lo stabilimento produttivo di 33.400 m² ed un capannone adibito a magazzino di una superficie di 6700 m², oltre alla casa del custode di 166 m²;
– Nocera Umbra località Gaifana: stabilimento di di circa 131.000 m² di area coperta, in cui veniva realizzata la produzione di frigoriferi e lavastoviglie. Lo stabilimento è ubicato sulla strada provinciale numero 271 per Moline al chilometro 1, nei pressi della frazione di Gaifana a nord di Nocera Umbra. Complessivamente il lotto ha una superficie di oltre 34 ha, una superficie coperta di circa 3 ha. Lo stabilimento è costituito dall’opificio principale che periti definiscono “di dimensioni molto importanti” (pag. 82) di una superficie complessiva di 128.075 m², un terreno seminativo di 12.224 m² ed uno edificabile di 3670 m² oltre la casa del custode.
B) Gli impianti, i macchinari, le attrezzature, i beni mobili, gli arredi e le altre immobilizzazioni elencati nell’estratto di inventario fallimentare di INDELFAB spa agli atti della procedura fallimentare e presenti nella data room virtuale.
C) I marchi, i brevetti, i metodi e i processi di produzione, il know how e l’avviamento in genere nonché tutti gli altri diritti di proprietà industriale compresi i software utilizzati nell’ambito dell’attività di produzione di elettrodomestici quali indicati nella documentazione agli atti della procedura.
Come aprire un’attività in proprio: guida all’impresa oggi
Molte persone oggi decidono di mettersi in proprio e di tentare l’avventura imprenditoriale. Spesso la presenza di finanziamenti, agevolazioni ed incentivi che riguardano l’avvio di nuove imprese, incoraggiano a tentare di avviare attività che altrimenti non sarebbero state realizzabili. Ma i dubbi e le incertezze che accompagnano l’avvio di un’attività d’impresa sono molteplici e non debbono essere sottovalutate. L’avvio di una propria attività presuppone uno studio puntuale e preciso del mercato esistente ed una pianificazione attenta e accurata. Il successo di una nuova attività è spesso strettamente correlata ad un’analisi approfondita delle circostanze e delle variabili che si possono eventualmente presentare con la scelta di mettersi in proprio.
Di seguito abbiamo cercato di fare chiarezza in rapporto ad alcune delle questioni più rilevanti per quanto concerne le nuove attività di impresa, cercando di dare una risposta esaustiva a chi si chiede come aprire una nuova attività.
- Che tipologia di azienda avviare;
- Scegliere la forma giuridica;
- Aprire la partita IVA;
- Acquisire i mezzi di produzione
Potrebbe interessarti l’opportunità di acquisire un tassello importante dell’industria italiana, grazie ai sovvenzionamenti, fondi e opportunità di ricostruzione a seguito della pandemia e della crisi climatica in atto. Notevoli sono i supporti che lo Stato e l’Unione Europea fanno in tal senso, per questo acquisire un’azienda come la IndelFab nella sua totalità, o in alcune sue parti potrebbe fare al caso tuo.