Legge di Bilancio 2022 e Fondo Garanzia PMI: cosa cambia?
Nella Legge 30 dicembre 2021, n.234, meglio conosciuta come Legge Bilancio 2022, sono presenti molteplici cambiamenti. Alcune misure di agevolazione fiscale si sono mantenute, come il Superbonus 110%, il Bonus per la ristrutturazione edilizia, il Bonus per la prima casa, il Bonus verde. Mentre altre si sono abrogate, come il Bonus psicologo (detto anche Bonus salute mentale). E alcune normative introdotte nelle precedenti legislazioni, come l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, hanno subito delle modifiche (fonte: www.mise.gov.it). E a proposito di cambiamenti, questo articolo tratterà di quelli che riguardano il Fondo Garanzia PMI 2022, a proposito delle sue ammissibilità e disposizioni generali. Il Decreto Ministeriale 13 maggio 2021 ha approvato le suddette modifiche.
Premessa: cosa sono le PMI e che importanza rivestono nell’economia italiana
Le PMI costituiscono più del 75% delle imprese che operano sul territorio nazionale. Quelli piccole dispongono di meno di 50 lavoratori e hanno un fatturato al di sotto dei 10 milioni di euro su base annua. Quelle medie hanno invece meno di 250 lavoratori e guadagnato meno di 43 milioni di euro di fatturato all’anno. Le microimprese costituiscono l’86% delle PMI, presentano un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro su base annua. Pertanto, si può concludere che le PMI sono di fatto la struttura portante del sistema produttivo italiano (fonte: https://www.digital4.biz/).
In cosa consiste il Fondo Garanzia PMI
La Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) ha introdotto questo strumento, operativo dal 2000, il cui scopo è quello di garantire l’accesso alle fonti finanziarie delle PMI per il tramite della concessione di una garanzia pubblica. Quest’ultima si affianca alle garanzie reali delle imprese, quando addirittura non la sostituisce del tutto. Le PMI che non hanno più di 250 persone sotto la propria dipendenza e che non superano i 50 milioni di euro di fatturato all’anno sono i beneficiari di questo Fondo Garanzia. Grazie a esso, le imprese possono avvalersi di un canale preferenziale per richiedere dei finanziamenti. Stando alle ultime rilevazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, più del 99% delle PMI ha avuto accesso al finanziamento con la copertura del Fondo senza che fossero state presentate delle garanzie reali.
Le statistiche più recenti riguardo al Fondo Garanzia PMI
Dal 21 marzo 2020 al 3 febbraio 2022, la sezione del Ministero dello Sviluppo Economico dedicato al Fondo di Garanzia ha stimato che si siano effettuate 2.600.218 domande allo scopo di ottenere un ammontare complessivo di finanziamenti pari a 224.501.842.862 euro. Solo per le operazioni che prevedono una spesa fino alla somma di 30.000 euro, sono state presentate 1.180.060 domande, per un totale complessivo di 22.983.160.883 euro.
I cambiamenti apportati al Fondo Garanzia PMI 2022 dalla Legge Bilancio 2022
Questi si possono essenzialmente riassumere in quattro punti:
- dal 1 gennaio 2022, il Fondo ha la possibilità di intervenire a favore delle operazioni finanziarie che sono state presentante in accordo con l’articolo 13, comma 1, lettera m della Legge 5 giugno 2020 n. 40, conosciuta meglio con la denominazione di “Decreto Liquidità”. Ne consegue che può rilasciare delle garanzie pari all’80%.
- dal 1 aprile 2022, le imprese pagheranno una commissione una tantum al Fondo prima di ottenere le garanzie.
- la misura prevista dall’art.13, comma 12-bis del Decreto Liquidità ha conosciuto una proroga fino al 30 giugno 2022. E pertanto si possono ancora presentare delle richieste di garanzia per gli enti non di natura commerciale, inclusi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e gli enti del terzo settore.
- il Fondo Garanzia PMI 2022 estenderà la garanzia già concessa sui finanziamenti a partire dal 31 gennaio 2020. Ma i suddetti finanziamenti devono rientrare nell’applicazione dell’Addendum all’Accordo per il Credito 2019.