L’e-commerce è ancora una opportunità per i giovani imprenditori?
Avviare un e-commerce rappresenta ancora una opportunità per i giovani?
Iniziare una nuova attività commerciale online può portare al successo un giovane imprenditore perché questo canale è in crescita ma è necessario essere preparati e adottare opportune strategie
L’italiano è sempre più propenso ad acquistare online non solo per la comodità e il risparmio di tempo ma anche perché i sistemi di pagamento sono diventati sicuri. Non dobbiamo dimenticare poi che le possibilità di scelta sono moltissime e che i prezzi sono concorrenziali. Le start-up che si sono lanciate nella vendita online e che oggi vantano storie di successo sono numerose, dalle calzature al vino made in Italy all’abbigliamento ai prodotti per gli animali, acquistare in pochi click è un fenomeno che si sta sviluppando sempre di più. La crescita dello shopping online è stata rapida e a molti giovani imprenditori la recente maturità del mercato italiano ha permesso di ottenere un utile in poco tempo. Bisogna però che i giovani, prima di investire il budget a disposizione, conoscano i requisiti minimi necessari per avere successo, perché il livello richiesto per essere competitivi è molto alto. Ma quali sono gli aspetti che imprenditori e imprenditrici devono considerare?
- la vendita online in Italia: stato attuale e previsioni future;
- come avere uno shop online di successo;
- il rapporto tra l’imprenditoria online e le donne.
La vendita online in italia: stato attuale e previsioni future
Sono sempre più numerosi i consumatori che comprano beni e servizi online. I dati del 2019 mostrano che non solo si è verificato un incremento degli acquisti in generale ma che settori come Beauty, Arredamento e Food&Grocery hanno registrato aumenti molto significativi. Questo anche se sono sempre l’abbigliamento e i dispositivi elettronici a trainare il mercato. Secondo il report Casaleggio Associati del 2019, il fatturato e-commerce nel nostro Paese è passato da 1.645,683.000 del 2004 a 41.519.772.000 del 2018, dove il Tempo Libero ha un fatturato del 41,3%, il Turismo del 28% e i Centri Commerciali del 14,5%. Rilevanti anche le performance del settore Beauty che registra un +23% come crescita (anno su anno) mentre aumenta del 18% la Moda e del 17% Elettronica, Arredamento e Alimentare. Un dato interessante è quello fornito da InfoCamere da cui si apprende che nel 2018 i negozi online iscritti al Registro delle Imprese erano ben 20.100, di cui 19.026 attivi, con un aumento rispetto all’anno prima pari all’11,73%. Il divario tra il numero di imprese italiane che vendono online e quello degli altri Paesi europei sta diminuendo sempre di più: questo dimostra che se fino ad alcuni anni fa poteva sembrare avventato basare i propri introiti su un e-commerce, oggi le cose sono diverse perché i consumatori sono cambiati e i tempi sono maturi per il commercio online. Rispetto al futuro, sempre il report di Casaleggio Associati, permette di capire che il mercato italiano ha grandissime potenzialità, poiché cresce ogni anno a doppia cifra, e che questo trend verrà mantenuto nel tempo.
Come avere uno shop online di successo
Le imprese italiane devono far fronte ad una sfida che vede le vendite online prevalentemente concentrate nell’Asia e nel Sud-est asiatico. Avere un buon indice di penetrazione anche nei mercati stranieri è dunque importante ma per focalizzare l’attenzione sui mercati esteri, oltre che su quelli italiani, è necessario avere un sito che non sia solo in lingua italiana: la disponibilità di più lingue però è data ancora da pochi portali.
È necessario poi saper leggere i dati per capire i trend e anticiparli con investimenti mirati. Per esempio, gli utenti che utilizzano il device mobile piuttosto che il desktop sono sempre più numerosi: secondo l’European Mobile Commerce Study, l’85% dei consumatori si serve di smartphone e tablet per gli acquisti. Poiché con il 5G si prevede un ulteriore incremento di questo dato, avere un sito ottimizzato per il mobile è fondamentale. Bisogna poi ricordare che l’esperienza dell’utente deve essere semplice con pulsanti di facile utilizzo e navigabilità intuitiva e il caricamento veloce, pena l’abbandono del sito. Inoltre la navigazione sul mobile deve essere simile a quella sul desktop perché chi usa entrambi i device, potrebbe lasciare il portale se nota discrepanze o incoerenze. Mettere il cliente al centro risolvendo i suoi problemi si rivela dunque una strategia vincente di cui fanno parte anche i sistemi di pagamento valutati come sicuri dagli utenti, le spedizioni efficienti e i rimborsi per eventuali danni.
Appare evidente che oggi l’apertura di un negozio online deve essere fatto se le idee per fare impresa sono chiare e se si comprende che un sito è vincente quando vi operano dei professionisti. Servono infatti specialisti del web marketing che sappiano comunicare in modo efficace attraverso i social network e le newsletter periodiche, ma anche copywriting che scrivano i testi per il blog aziendale. La presenza online di una impresa necessita di una web strategy per promuovere il sito, intercettare i desideri del target e capire quali sono le pratiche dei competitor. Essere visibili sul web, farsi trovare dai clienti e fidelizzarli sono quindi le priorità se si vuole che l’attività online sia davvero una opportunità per i giovani imprenditori.
Il rapporto tra l’imprenditoria online e le donne
Una interessante ricerca realizzata da Ipsos e commissionata da eBay mette in evidenza che in alcuni settori come ferramenta, bricolage, auto e moto, le donne imprenditrici incontrano ancora dei pregiudizi da parte dell’acquirente. Questo non accade nell’e-commerce dove il cliente non dà alcun rilievo al fatto che il sito sia gestito da un uomo o da una donna, e considera invece prioritari i sistemi di pagamento e le recensioni dei consumatori. Si tratta quindi di una opportunità che permette alle imprenditrici di lavorare in qualsiasi comparto e di vedere abbattuto il divario di genere. Fare impresa e veder riconosciuta la propria professionalità attraverso l’attività online, diventa quindi una ulteriore opportunità anche per quelle giovani imprenditrici che vogliono esprimere le loro competenze nei settori considerati ancora appannaggio del mondo maschile.